Uomo politico (Braunau am Inn, Austria Superiore, 20 aprile 1889 - Berlino 30 aprile 1945). Fondatore e Führer del nazionalsocialismo, per dodici anni cancelliere del III Reich, è annoverato tra i distruttori [...] le clausole del trattatodi Versailles, H. pose le basi per lo scoppio della seconda guerra mondiale. Nel 1936: militarizzazione della Renania; aiuti contro il governo repubblicano nella guerra di Spagna; costituzione dell'asse Roma-Berlino; patto ...
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Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria [...] il trattato e i successivi provvedimenti portano all'Impero francese e ai suoi satelliti. Coronamento della pace, dopo il ripudio della prima moglie, sono le nozze (1° apr. 1810) con Maria Luisa d'Austria e la nascita (20 marzo 1811) del "re diRoma ...
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Condizione di appartenenza di un individuo a uno Stato, con i diritti e i doveri che tale relazione comporta; tra i primi, vanno annoverati in particolare i diritti politici, ovvero il diritto di voto [...] c. romana (exilium). In conseguenza dell’espansione territoriale diRoma, la c. fu estesa ad altre popolazioni: nell’ condizione giuridica propria di ogni persona appartenente a uno Stato dell’Unione Europea. In base al Trattatodi Amsterdam (1997), ...
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(gr. Κρήτη) Isola greca del Mediterraneo orientale (8336 km2 con 606.274 ab. nel 2008), a S-SE del Peloponneso, che si allunga da E a O per oltre 260 km. In gran parte di origine mesozoica, è prevalentemente [...] romana insieme alla Cirenaica (Creta et Cyrenae). Nelle guerre civili diRoma, le città cretesi parteggiarono ora per l’uno ora per 1897. Solo dopo le guerre balcaniche la Turchia, con il Trattatodi Londra (1913), rinunciò a ogni diritto su C., che ...
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Le tre guerre combattute fra Roma e Cartagine, che segnarono l’egemonia diRoma nel Mediterraneo (v. fig.).
Prima guerra (264-241 a.C.)
Roma e Cartagine ebbero inizialmente rapporti amichevoli: il primo [...] le sue provocazioni costrinse Cartagine a dichiarargli guerra (151 a.C.), violando così il trattato con Roma. I Cartaginesi, pur di evitare la guerra con Roma, avrebbero ceduto a tutte le richieste romane, ma non poterono accettare l’intimazione ...
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Figlio primogenito (Wiener Neustadt 1459 - Wels 1519) dell'imperatore Federico III e di Eleonora di Portogallo, sposò (1477) Maria di Borgogna, figlia unica ed erede di Carlo il Temerario. Per queste nozze [...] per riacquistarle, a eccezione della Borgogna, dieci anni dopo (trattatodi Senlis, 1493). Nel frattempo (1486) M. era di Garda e in Friuli. Se l'imperatore M. (assunse quel titolo nel 1508, con il consenso del papa, senza essere incoronato a Roma ...
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Architetto (Modena 1624 - Milano 1683). Esponente del barocco piemontese, formatosi sullo stile borrominiano si distaccò in seguito dall'architettura classica e da quella contemporanea; i suoi edifici [...] trattati, tra cui si ricordano il Modo di misurar le fabbriche e Architettura civile (postumo, 1737).
Vita e opere
Teatino (1639), fece il noviziato a Roma. Tornato a Modena (1649-55) vigilò con il padre Castagnini alla costruzione di S. Vincenzo ...
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Per Patti lateranensi si intendono gli accordi stipulati nel 1929 (e resi esecutivi con la l. n. 810/1929) tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica, con i quali si è posta fine alla c.d. questione romana. [...] uno Stato italiano ed ha accantonato definitivamente ogni pretesa giuridica sul territorio diRoma. I Patti lateranensi si componevano di un Trattato, con il quale si definivano i reciproci rapporti sul piano del diritto internazionale tra lo Stato ...
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Architetto e trattatista (Vicenza 1548 o 1552 - Venezia 1616), tra i maggiori esponenti dell'architettura veneta. Ricevette una prima educazione dal padre, l'architetto-carpentiere Giandomenico (1526 circa [...] ). Sebbene venga ricordato essenzialmente come autore di un ambizioso trattato in sei volumi (Dell'idea dell' antichità diRoma (commento a 40 disegni di B. Pittoni, 1582). I ripetuti viaggi a Roma (1578-81, 1585-86, 1598, dove ebbe modo di studiare ...
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Letterato (n. nel Mugello, o forse a Firenze, 1503 - m. Roma 1556), noto soprattutto per il Galateo (1558), piccolo trattatodi regole universali che valgono ad assicurare il successo nella vita.
Vita
Fu [...] trasferì a Firenze, indi a Bologna e infine a Roma dove si stabilì dal 1532 al 1540. Nel 1544 fu nominato arcivescovo di Benevento, benché non fosse ancora prete (ebbe il presbiterato nel 1547), ma non raggiunse mai la sua diocesi perché fu mandato ...
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di prossimita
di prossimità loc. agg.le 1. Che comporta la vicinanza, la presenza anche fisica e, nel caso di enti, istituzioni o servizi, l’aiuto e l’assistenza. 2. Detto di dispositivi o sistemi dotati di un microprocessore che può memorizzare...
mondo di mezzo
loc. s.le m. (fig.) Punto d'incontro tra interessi della politica e dell'imprenditoria e interessi della criminalità organizzata, in cui si organizzano e si trattano vantaggiosi affari illegali, che possono anche prevedere il...