Cugina (n. 1862 - m. Algeri 1917) di R. II, le successe (1883) sposando Rainilaiarivony, primo ministro e vedovo delle ultime due regine del Madagascar. Pur costretta a riconoscere il protettorato francese [...] (trattatodi Tamatave, 1885), con l'aiuto di alcuni ufficiali inglesi organizzò la resistenza armata, provocando una nuova spedizione da Parigi (1895). Dopo l'annessione dell'isola alla Francia (1896), R. fu deposta (1897) e deportata a La Réunion, ...
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(fr. Le Brigue) Stazione climatica estiva e idrominerale della Francia (600 ab. circa), nel dipartimento delle Alpes-Maritimes, situato a 745 m s.l.m. sul rio Levenza (affluente del fiume Roia). Fino al [...] 1947 la sua frazione Morignolo costituiva il comune di B. Marittima, nella provincia di Cuneo. Fu ceduta alla Francia, insieme a Tenda, per il trattatodi pace diParigi. ...
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Musicista (Béziers 1782 - ivi 1849). Studiò il violino al conservatorio diParigi con P.-M. Baillot. Concertista ricercato, fu solista al Palais-Royal diParigi e direttore della scuola musicale di Cambrai. [...] Autore di opere teatrali e da camera, è noto soprattutto per il suo trattato (Méthode) per l'insegnamento del violino. ...
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Scienza che ha per oggetto la descrizione interpretativa della superficie terrestre o di sue parti, intendendo per ‘superficie terrestre’ lo spazio tridimensionale dove la massa solida della Terra (litosfera) [...] di esplorazione e di colonizzazione commerciale e politica. Il moltiplicarsi di scuole superiori comportò anche l’istituzione di cattedre universitarie di geografia. Sorsero le società geografiche (la prima a Parigi si tratti o no di contenuti dovuti ...
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Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto terziarie, [...] del tutto propriamente, di controurbanizzazione, perché di una nuova forma di urbanizzazione comunque si tratta. In definitiva, , Londra, Parigi – sono da considerarsi c. globali: organismi urbani che posseggono la capacità di esercitare influenze ...
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Attività economica che, attraverso operazioni di compravendita, mira a trasferire, nel tempo e nello spazio, beni dal produttore al consumatore, sia direttamente sia soprattutto attraverso l’opera d’intermediari.
Il [...] da parte dello Stato, mediante l’adozione e la manovra di tariffe doganali, l’introduzione di divieti all’importazione o la concessione di premi all’esportazione, la stipulazione ditrattatidi c., il controllo dei cambi ecc. Questo intervento ...
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Filosofo (n. in Scozia, prob. presso Duns, Berwick, 1265-66 circa - m. Colonia 1308). Verso il 1278 entrò nell'ordine dei frati minori; nel 1303 leggeva le Sentenze a Parigi ove divenne poi maestro di [...] teologia; incerta la sua carriera di insegnante che si svolse probabilmente tra Cambridge, Oxford e Parigi e infine a Colonia. Delle opere che vanno sotto il suo nome sono ormai da ritenere sicuramente originali: il trattato De pr¡mo principio, le ...
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(arabo Ṭàngia) Città del Marocco settentrionale (669.685 ab. nel 2004), capoluogo della prov. di T.-Tétouan (11.570 km2 con 2.586.000 ab. nel 2007). Situata allo sbocco occidentale dello Stretto di Gibilterra, [...] o aventi interessi di varia natura nel Mediterraneo, di fronte all’incapacità dei sovrani del Marocco. I trattati franco-inglesi ), lo statuto internazionale di T. fu ripristinato dalla convenzione franco-inglese firmata a Parigi nel 1945: titolare ...
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Filosofo (Grenoble 1714 - abbazia di Flux, presso Beaugency, 1780). Figlio del visconte Mably e fratello di Gabriel de Mably, prese il nome Condillac da una terra di famiglia. Studiò presso i gesuiti a [...] des animaux (1755). Su invito della figlia di Luigi XV, duchessa di Parma, divenne precettore dell'infante don Ferdinando; a Parigi, fu eletto membro dell'Académie Française (1768); partecipò alle polemiche sulla fisiocrazia con il trattato Le ...
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Uomo politico statunitense (contea di Westmoreland, Virginia, 1758 - New York 1831). Abbandonò gli studî (1776) per combattere contro gli Inglesi; poi da Th. Jefferson, allora governatore della Virginia, [...] il più valido luogotenente di Jefferson. La sua simpatia per la Francia rivoluzionaria gli procurò la designazione (1794) a rappresentante diplomatico a Parigi, dove però la sua azione fu compromessa da un trattato commerciale nel frattempo stipulato ...
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COP (Cop) Acronimo di Conference of Parties (‘Conferenza delle parti [che hanno sottoscritto una convenzione]’), che indica la riunione annuale dei Paesi ratificatori della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United...
negazionismo climatico loc. s.le m. L’atteggiamento di negazione del cambiamento climatico prodotto dal riscaldamento globale, per ragioni ideologiche, politiche, d’interesse o per paura. ◆ Non sappiamo ancora se al vertice di Parigi sul clima...