BIBBIA
H.L. Kessler
L'illustrazione delle Sacre Scritture nacque come risposta alla cultura greco-romana e si sviluppò nel corso del Medioevo fino a divenire un elemento centrale dell'arte cristiana.
Origini
Pressoché [...] piastrella di terracotta del sec. 6°, proveniente da Kasserine (Tunisi, Mus. Nat. du Bardo), che sulla trattadel resto di un metodo di illustrazione del testo che ebbe fortuna durante tutto il Medioevo: in un manoscritto del Libro di Giobbe del sec ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] battesimale di Kelibia (Tunisi, Mus. Nat. du Bardo). Vanno infine ricordati i mosaici funerari, soprattutto della Tunisia indicati alcuni segni di continuità, dopo la rarefazione del 7° secolo. Si tratta di pochi casi, disseminati in un lungo arco ...
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VARCHI, Benedetto
Annalisa Andreoni
– Nacque a Firenze nel popolo di San Pier Maggiore, quartiere di San Giovanni, il 19 marzo 1503, figlio del notaio Giovanni di Guasparri, della famiglia dei Franchi [...] Compì poi studi giuridici nello Studio di Pisa con Bardo Altoviti, apprendendo anche le lettere greche da Donato mesi del suo consolato, Varchi tenne lezioni sui primi due canti del Paradiso dantesco (nelle quali trattò i temi della creazione del ...
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ASTRI
Marco Bussagli
Nell'accezione moderna il termine a. indica genericamente i corpi celesti, senza distinguere fra stelle, pianeti, satelliti, comete o meteoriti. In epoca medievale le conoscenze [...] bibliotecario di Alessandria. Se per le costellazioni si trattò anche di un espediente mnemotecnico, per quanto riguarda i nel mosaico proveniente da Bir Chana, del sec. 2°-3° (Tunisi, Mus. Nat. du Bardo), nel Cronografo del 354 (Roma, BAV, Barb. lat ...
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DALMISTRO, Angelo
Rosalba Galvagno
Nacque a Murano (Venezia), nella calle di S. Bernardo, il 9 ott. 1754, da Bartolomeo e Domenica Morasso originari di Maniago nel Friuli, trasferitisi nell'isola di [...] sonetti che, pur nella stereotipia e convenzionalità del soggetto trattato - per onorare la vergine abitatrice di luce da Angelo Dalmistro, delle quali fanno parte, oltre al riedito Bardo dello stesso D., l'Elegia di T. Gray tradotta dal Torelli ...
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BAFFI, Pasquale
Armando Petrucci
Carlo Francovich
Nacque l'11 luglio 1749 a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza), un villaggio fondato da profughi greco-albanesi alla fine del sec. XV, e l'origine greca del [...] con altri suoi corregionali, fra cui l'abate A. Jerocades, il bardo dei liberi muratori, il B. si affiliò a una delle quattro a comporre un trattato di diplomatica bizantina (Bibl. Naz. di Napoli, XIII. B. 54, lettera a C. Minervini del 20 marzo 1780 ...
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Nacque a Torino il 1° ott. 1872, in una famiglia israelita, unico figlio di Giacomo e di Maria Esmeralda Todros, di nazionalità francese.
Il nonno paterno, Abramo, protomedico del bey di Tunisi, aveva [...] e per speciali benemerenze. Il padre del L., Giacomo, era nato a Bardo, in Tunisia, nel 1844. Ellenista 1920; Le origini economiche e diplomatiche della guerra mondiale, dal trattato di Francoforte a quello di Versailles, I-II, Milano 1926- ...
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Polonia
Mieczyslaw Brahmer
Nessun ricordo diretto della P., della sua storia, delle sue città, delle sue tradizioni politiche, anche in rapporto alle vicende dell'Impero, è da annoverare nell'opera [...] unicamente a illustrare un suo trattato enciclopedico. Proprio alla soglia del secolo successivo, nel 1795, l'anno della terza e definitiva spartizione della Polonia, Adamo Giorgio Czartoryski scrive il suo Bardo polacco (pubblicato però solo nel ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] è trattato con rispetto e ammirazione, non è mai assalito o insultato. Da un certo punto in poi esercitano influsso sulla concezione di Omero le raccolte delle antiche ballate inglesi e più ancora la falsificazione dei canti del preteso antico bardo ...
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TIBET (A. T., 97-98)
Aldo SESTINI
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Alberto BALDINI
A. SeS. Giuseppe TUCCI
L'altipiano del Tibet è il più imponente sistema di alte [...] glossarono con estrema sottigliezza i trattati più celebri e più difficili del mahāyāna ed elaborarono una letteratura nome di Bardo t'os grol. Mentre queste cerimonie essenziali si svolgono, i lama aiutano la buona rinascita del defunto leggendo ...
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ossianico
ossiànico agg. (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce a Ossian, leggendario guerriero e bardo gaelico che si suppone vissuto nel 3° sec. d. C.: poemi, canti ossianici. Ciclo o., denominazione di quelle composizioni di carattere epico...
tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, l’intero numero, il pieno complesso, senza...