Teologo (Acquasparta metà del sec. 13º - Roma 1302); generale dell'ordine francescano (1287). Dante (Paradiso XII, 124-126) gli rimproverò di aver tollerato il rilassamento della regola di s. Francesco. [...] dovette abbandonare la città, dopo aver lanciato su di essa la scomunica e l'interdetto. Autore di commenti scritturali e trattati teologici di orientamento bonaventuriano (Commentarium in Sentias; Breviloquium de S.ma Trinitate; Quodlibeta; Sermones ...
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Vescovo e teologo (n. 960 circa - m. Chartres 1028). Fu a Roma ove conobbe Gerberto d'Aurillac (papa Silvestro II), poi a Reims, quindi (987 e 992) a Chartres per dirigervi la scuola che sotto di lui acquistò [...] , ne ricostruì la cattedrale che era stata distrutta da un incendio. Uomo di grande dottrina, ci restano di lui alcuni scritti agiografici, componimenti poetici, trattati e 128 lettere, importanti come modelli di stile e per la storia della liturgia. ...
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Arcivescovo melchita (Damasco 1648 - ivi 1723) di Sidone e Tiro (1683), fu anche amministratore (1701) dei cattolici melchiti nel patriarcato di Antiochia. Favorevole all'unione con Roma, intraprese riforme [...] liturgiche eccessive nel senso del rito latino, poi non approvate da Roma. Scrisse, oltre lettere e trattati, un'opera ispirata dal suo maestro gesuita, J. Queyrot, sugli elementi comuni nelle chiese occidentale e orientale (Liber sideris fulgentis ...
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Gesuita (Chieri 1794 - Roma 1876). Già sacerdote, si aggregò alla Compagnia di Gesù (1815). Prof. di teologia dogmatica al Collegio Romano, del quale fu rettore (1853-55) e prefetto agli studî (1855-56). [...] Fece parte di molte Sacre congregazioni e della commissione nominata da Pio IX (1848) per definire il dogma dell'Immacolata Concezione; fu teologo del concilio Vaticano I. Scrisse trattati teologici e opuscoli apologetici e storici. ...
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Diacono a S. Sofia (Anaplusa sul Bosforo 1175 circa - Nicea 1240), eletto patriarca nel 1222, affrontò complessi problemi di ordinamento ecclesiastico, sancì l'indipendenza della Chiesa bulgara creandovi [...] il patriarcato di Tirnovo (1235) e intavolò, benché personalmente contrario, trattative per una intesa con Roma (1232-34), che però fallirono. Ha lasciato alcune epistole, trattati polemici contro i latini, poemi religiosi, omelie e discorsi. ...
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Ecclesiastico (Breda, Brabante, metà sec. 14º - Tongeren 1403). Iniziò gli studî in Olanda e li compì a Roma e Bologna. Prese parte attiva alla vita ecclesiastica del tempo; nel 1397 fu creato rettore [...] dell'università di Colonia. È autore di scritti grammaticali e ditrattati liturgici (un Martyrologium in versi; Calendarius ecclesiasticus generalis; De psalterio observando; Liber de officiis ecclesiasticis). ...
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Ecclesiastico (m. Roma 1459); successo a Metrofane II nel 1446, nel 1451 si rifugiò a Roma. Nel 1438-39 prese parte al Concilio di Firenze sottoscrivendo la Bolla di unione fra la Chiesa cattolica e quella [...] greca. Rimase sempre fedele all'unione che difese con tre trattati apologetici. ...
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Giurista (Roma 1874 - ivi 1935), fratello di Eugenio. Avvocato della Santa Sede, fu plenipotenziario di questa nella stipulazione dei Trattati lateranensi (1929) con l'Italia: nella quale occasione ricevette [...] da Pio XI il titolo di marchese, trasmissibile agli eredi. Si occupò di diritto delle acque pubbliche. ...
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VOTO (fr. voeu; sp. voto; ted. Gelübde; ingl. vow)
Gennaro PESCE
Agostino TESTO
Nicola TURCHI
Emilio ALBERTARIO
Concetto e condizionl- Il voto è una promessa solennemente formulata, in forza della [...] appositi trattati del Talmūd, quello sui voti (Nedarim) e quello sul nazireato sono dedicati a questo argomento.
Grecia e Roma. - Voti pubblici e privati vi si trovano formulati in casi solenni. Così in Omero (Il., VII, 82) Ettore prima di combattere ...
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GNOSTICISMO
Tito Orlandi
(XVII, p. 446)
Fonti. - Fino al 1945 non si conoscevano opere originali delle diverse correnti gnostiche, a eccezione della Lettera di Tolemeo a Flora, ove questo maestro, la [...] dei segreti cosmogonici che formano il soggetto di quei trattati, e che sono in stretto rapporto con Numen, Suppl. 41), a cura di B. Layton, Leida 1980 e 1981; G. Filoramo, L'attesa della fine. Storia della gnosi, Roma-Bari 1983; R. van den ...
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di prossimita
di prossimità loc. agg.le 1. Che comporta la vicinanza, la presenza anche fisica e, nel caso di enti, istituzioni o servizi, l’aiuto e l’assistenza. 2. Detto di dispositivi o sistemi dotati di un microprocessore che può memorizzare...
mondo di mezzo
loc. s.le m. (fig.) Punto d'incontro tra interessi della politica e dell'imprenditoria e interessi della criminalità organizzata, in cui si organizzano e si trattano vantaggiosi affari illegali, che possono anche prevedere il...