Unità ereditaria localizzata nei cromosomi, che attraverso l’interazione con ambiente interno ed esterno controlla lo sviluppo di un carattere o fenotipo. Può autoreplicarsi ed essere trasmesso ai discendenti. [...] dei g. o interferendo nella loro espressione. Sempre nei batteri sequenze di DNA più lunghe rispetto a quelle d’inserzione, dette trasposoni, sono portatrici dei g. per la resistenza ai farmaci e possono legare qualsiasi DNA non omologo. ...
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Genoma
Renato Dulbecco
Sommario: 1. Definizioni. 2. Costituzione del genoma nucleare. 3. Il Progetto Genoma. a) Premesse storiche. b) iI nuovo Progetto. 4. Le basi tecnologiche del Progetto. a) La conoscenza [...] molte ripetizioni - incluse quelle di triplette che sono causa di malattie ereditarie nell'uomo e quelle di trasposoni o transgeni prodotte sperimentalmente - probabilmente per l'appaiarsi di segmenti ripetuti del DNA, che impedisce la formazione ...
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Biologia
Sintesi enzimatica di RNA su uno stampo di DNA. Nelle cellule di tutti gli organismi viventi, la t. dell’RNA è una tappa obbligatoria per la sintesi delle proteine e consiste in una reazione di [...] migra all’interno del nucleo cellulare e si integra nel genoma della cellula eucariote con un processo simile a quello dei trasposoni; una volta integrato, prende il nome di DNA provirale o provirus. Il provirus può trascrivere un nuovo RNA che funge ...
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trasposone
traspoṡóne s. m. [der. di trasposizione, col suff. -one]. – In genetica, sequenza di acido nucleico (DNA o RNA) in grado di spostarsi autonomamente da una posizione a un’altra del genoma. I trasposoni, detti anche geni che saltano...
trasponibile
trasponìbile agg. [der. di trasporre]. – Propriam. (non com.), che può essere trasposto. Con sign. specifico, in genetica, elemento genetico t., sinon. di trasposone.