CARLO EMANUELE II, duca di Savoia
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 20 giugno 1634, secondogenito di Vittorio Amedeo I e di Cristina di Borbone, sorella di Luigi XIII. Successo al padre (dopo la [...] E. ratificò, anzi, nel 1666 il sistema della vendita al miglior offerente dei principali uffici di giustizia, anche per trasmissione ereditaria, onde soccorrere in qualche modo le casse ducali, e per lo stesso scopo giunse a introdurre nuove imposte ...
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GIROLAMI, Raffaello
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze l'8 marzo 1472 da Francesco di Zanobi e dalla prima moglie di questo, Maddalena di Iacopo Mazzinghi, morta prima del 1485.
I Girolami erano un'antichissima [...] a parlare il nunzio pontificio in sua vece.
Il disaccordo tra gli oratori fiorentini influiva negativamente sulla trasmissione delle informazioni a Firenze e si traduceva in lentezza e mancanza di incisività nell'azione diplomatica: i dispacci ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Federico Caffè
Riccardo Faucci
Personalità complessa e tormentata (Rea 1992), Federico Caffè dispiega una ricca e multiforme operosità scientifica, anche come fondatore di una fiorente scuola di allievi. [...] nel principale sindacato. Caffè non si risparmia nel difendere il sindacato dall’accusa di essere la cinghia di trasmissione del meccanismo inflazionistico tramite la scala mobile. Per lui l’inflazione ha «origini strutturali e sociologiche su cui ...
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DALL'ORTO (de Orto), Oberto
Giancarlo Andenna
Nacque probabilmente a Milano all'inizio del XII secolo; non è altrimenti nota la provenienza sociale della famiglia, né sappiamo ove abbia acquisito i [...] acquisiti i feudi, della forma e dell'effetto dell'investitura, della capacità di concedere e di ricevere i feudi, della loro trasmissione ereditaria e dei diritti e dei doveri di chi investe e di chi è investito di un feudo. La seconda, scritta ...
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GRASSI (Crassus, de Grassis), Giovanni
Gigliola Di Renzo Villata
Figlio di Melchione, nacque verosimilmente agli inizi del Quattrocento; con tutta probabilità era originario di Ivrea (o della vicina [...] del libello e i destinatari dello stesso: si identificano così tre pratiche, di cui la prima prevede una trasmissione del libello da parte dell'attore direttamente al convenuto, la seconda una spedizione al giudice perché costui lo trasmetta ...
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LAMBERTAZZI, Fabruzzo
Armando Antonelli
Nacque a Bologna intorno agli anni '40 del Duecento da Tommasino. Il L. non è quindi da confondere con il contemporaneo Fabruzzo di Guiduccio Lambertazzi, di [...] con un sonetto di Guido Guinizzelli, Omo ch'è saggio non corre leggero; dato, quest'ultimo, che accomuna la trasmissione manoscritta di entrambi i sonetti alle riflessioni dantesche. Il sonetto di Fabruzzo Lambertazzi fu pubblicato più volte, ma non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Leonardo Bruni
Concetta Bianca
La traduzione latina degli Oeconomica attribuiti ad Aristotele, compiuta da Leonardo Bruni nel 1420-21, ha avuto una larghissima diffusione e fortuna, tanto da costituire [...] di Plutarco nella versione di Guarino Veronese, nonché il De ingenuis moribus di Pier Paolo Vergerio.
Anche la tipologia della trasmissione testuale è quanto mai varia: non è infrequente che vengano omessi i due libri di commento voluto dal Bruni per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Girolamo Cardano
Elio Nenci
Autore fra i più letti in Europa nel corso dei secoli 16° e 17°, Girolamo Cardano scrisse numerosissime opere di matematica, medicina, astrologia, filosofia. La sua opera [...] sua opera è l’ampio spazio dato nel primo libro alla descrizione di numerose macchine (pompe idrauliche, sistemi di trasmissione del movimento, bilance ecc.).
Certo, in questo caso non si vede ancora l’elevazione della macchina a modello teorico ...
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CESANO, Secondina Lorenza Eugenia
Nicola Parise
Nata a Fossano (Cuneo) da Carlo Emilio e da Cristina Bianchi il 16 febbr. 1879, compì i propri studi universitari a Roma; e qui si laureò sotto la guida [...] " dello sviluppo di un tipo monetale che come ricerca storica delle ragioni e dei modi della sua adozione, della sua trasmissione e della sua scomparsa. All'Apollo Lyceius del 1915ed allo "studio di tipologia monetale" su Hephaistos-Vulcanus, che gli ...
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FOSCARI, Pietro
Giuseppe Del Torre
Nacque a Venezia nella prima metà del sec. XV dal procuratore Marco di Nicolò e Margherita di Francesco Marcello.
Avviato ben presto alla carriera ecclesiastica, il [...] fatto che Giovanni di Orsino Lanfredini, l'uomo di fiducia del banco Medici a Venezia, era responsabile della trasmissione di segreti di Stato a Firenze.
Di difficile valutazione, nella personalità del F., sono piuttosto gli aspetti della sensibilità ...
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trasmissione
trasmissióne s. f. [dal lat. transmissio -onis, der. di transmittĕre «trasmettere», part. pass. transmissus]. – In genere, l’operazione, l’azione, il fatto di trasmettere. 1. a. Trasferimento, passaggio da un soggetto o da un...
telecomunicazione
telecomunicazióne s. f. [comp. di tele- e comunicazione]. – Nome generico di ogni procedimento che permette di far pervenire a uno o a più corrispondenti delle informazioni di varia natura (documento scritto o stampato, immagini...