CANTARELLA, Raffaele
Piero Treves
Nato a Mistretta (Messina) il 25 apr. 1898 da Francesco e da Eva Rebeck, trascorse la giovinezza a Salerno, ove il padre fu a lungo insegnante di lettere classiche [...] . perciò è, in fatto di critica e di storia letterafia, decisamente antievoluzionista così come nega l'"oralità", cioè la trasmissione meramente orale, dei poemi omerici. Ricerca in ambito tecnico-culturale "i primordi della tragedia", ma nega vi sia ...
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CARIOLA (Carriola, Carrettola), Giovanni della
Giuseppe Gangemi
Se ne ignorano il cognome ("della Carriola" è un evidente soprannome relativo al veicolo col quale o sul quale, se storpio, si spostava), [...] del C. come "cantatore"). Va comunque notato che il genere "popolaresco", sottraendo i testi a qualsiasi scrupolo di trasmissione fedele, e motivandone anzi la peregrinazione nei secoli di città in città (che non poco incide appunto sull'assetto ...
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ENRICO
Stefano Palmieri
Ben pochi elementi della biografia di E., arcivescovo di Benevento nella metà del sec. XII, ci sono noti. Ignoriamo quando e dove nacque, la sua origine, la Chiesa in cui si [...] stesso anno, diretta al sovrano francese, nella quale precisava di essere costretto a servirsi dei messi di E. per la trasmissione della missiva. Il 25 genn. 1165, infine, Alessandro III scrisse a Luigi VII per avvertirlo che era finalmente giunto ...
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CAPPELLO, Agostino
TTaccari
Nacque ad Accumoli (Rieti) il 15 nov. 1784 da Nicola e da Ancilla Marini. Studiò ad Ascoli Piceno filosofia e storia naturale, e si laureò in medicina il 13 ag. 1807. Dopo [...] cautele prima di frequentare le corsie dopo aver effettuato autopsie di soggetti deceduti per colera, e, sostenitore della trasmissione del contagio per via indiretta, affermò la necessità di vietare la vendita delle verdure e della frutta fresche ...
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Diritto
I. del contratto Ha luogo ogni volta che il contenuto di un contratto sia determinato non solo dalla volontà delle parti, ma anche dalla legge e, in via subordinata, dagli usi e dall’equità (art. [...] dal processo di socializzazione, che consiste in particolare nella formazione della personalità sociale dell’individuo, attraverso la trasmissione dei modelli culturali e di comportamento, cui provvedono la famiglia, la scuola e in genere i gruppi ...
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GRAZIOSI, Franco
Francesco Cassata
(Domenico Pio)
Nacque a Roma il 10 giugno 1923, secondogenito di Elpidio, capodivisione delle Poste di orientamento socialista, nato a Ospedaletto di Romagna, e Irma [...] la città di Napoli. In televisione, oltre alla didattica sui fondamenti di biologia preparata nel 1972 per le trasmissioni di Telescuola, Graziosi partecipò al pionieristico programma RAI Orizzonti della scienza e della tecnica, curato da Giulio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Renato Dulbecco
Fabio De Sio
Renato Dulbecco è uno dei padri della virologia e oncologia molecolari. La tecnica di coltura in vitro da lui sviluppata negli anni Cinquanta per il virus della encefalite [...] Graal della biologia» (Luria 1984, p. 30), soprattutto perché i diversi fenomeni (infezione, immunità, trasmissione ereditaria del virus) erano osservabili al microscopio ottico nelle colture batteriche e interpretabili quantitativamente. Dulbecco ...
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BORGO, Ignazio Solaro di Moretta, marchese del
Valerio Castronovo
Nato intorno al 1662 da Carlo Gerolamo, gran maestro di artiglieria e da Maria Roero di Cortanze, fu avviato in giovane età alla carriera [...] francese Blondel, al pari del veneziano Marco Foscarini) rappresentava, ora, una garanzia per la scrupolosa e fedele trasmissione e attuazione delle direttive del monarca sabaudo, nel momento in cui Vittorio Amedeo si accingeva, con le leggi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Filippo Pacini
Donatella Lippi
Anatomista e istologo, a Filippo Pacini si deve la scoperta dei nervi della percezione tattile e del vibrione del colera, osservato grazie alle innovazioni da lui apportate [...] , pp. 324-32). Contro la teoria allora imperante dei ‘miasmi’, sostenne che il contagio era dovuto alla trasmissione interumana di questo microrganismo, gettando le basi dell’infettivologia. Descrisse la malattia come una perdita massiva di fluidi e ...
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CASTELLANI, Aldo Luigi Mario
Gabriele Amalfitano
Nacque a Firenze l'8 sett. 1874 da Ettore e Violante Giuliani. Sposò nel 1910 l'inglese Josephine Ambler Stead, da cui nel 1916 ebbe un'unica figlia, [...] se debbano considerarsi o no due entità nosologiche distinte. Oltre all'etiologia il C. poté dimostrare la modalità di trasmissione della malattia, costituita dal contagio diretto o dal trasporto a mezzo di insetti (mosche). Al tempo stesso, con l ...
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trasmissione
trasmissióne s. f. [dal lat. transmissio -onis, der. di transmittĕre «trasmettere», part. pass. transmissus]. – In genere, l’operazione, l’azione, il fatto di trasmettere. 1. a. Trasferimento, passaggio da un soggetto o da un...
telecomunicazione
telecomunicazióne s. f. [comp. di tele- e comunicazione]. – Nome generico di ogni procedimento che permette di far pervenire a uno o a più corrispondenti delle informazioni di varia natura (documento scritto o stampato, immagini...