AZARI, Mario Vittorio Giuseppe
Umberto Coldagelli
Nacque a Pallanza il 14 genn. 1861. Orientatosi verso gli studi scientifici, fu allievo del fisico G. Ferraris, e, nel 1883, si laureò nella Scuola [...] nel cimitero londinese di Kemsal Green.
L'A. volle soprattutto tradurre in pratica la scoperta di G. Ferraris della trasmissione dell'energia a distanza: egli comprese che alla utilizzazione delle grandi masse d'acqua dei fiumi su piccoli salti di ...
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PACCAGNELLA, Ermenegildo
Anna Scalfaro
PACCAGNELLA, Ermenegildo. – Nacque a Salboro, frazione di Padova, il 18 febbraio 1880, da Luigi, fabbro, e da Maddalena Bottaro.
Tra il 1899 e il 1905 studiò pianoforte [...] preparazione pedagogica e didattica, ossia conoscenze di filosofia, storia e psicologia, e padroneggiare le tecniche della trasmissione del sapere.
Paladino dell’idealismo storicistico di Giovanni Gentile, sostenne la necessità di un rinnovo costante ...
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BUERI, Gherardo
Raymond de Roover
Figlio di Nicola e di Filippa de' Mannelli, nacque a Firenze intorno al 1389 nel quartiere di S. Maria Novella. Il nonno paterno, Francesco di Bartolo, era fratello [...] l'opposizione della lega anseatica che difendeva il proprio monopolio commerciale nel Baltico. Il B. si occupò della trasmissione a Roma delle rimesse pontificie dalla Germania settentrionale e dalla Scandinavia: trovò quindi il sostegno del clero ...
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ELEONORA d'Aragona, regina d'Aragona
Marina Scarlata
Primogenita di Pietro Il d'Aragona, re di Sicilia (o Trinacria), e di Elisabetta di Carinzia, nacque forse nel 1325. Ebbe tre fratelli, Ludovico, [...] II di Sicilia. D'altra parte, se il risultato ottenuto fosse stato quello desiderato da Pietro ed E., cioè la trasmissione all'Aragona dei diritti sulla corona isolana, non si comprenderebbe il raffreddamento dei rapporti tra il 1358 ed il 1359, né ...
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BUGATTI, Ettore
Mario Barsali
Nato il 15 sett. 1881 a Milano da Carlo e da Teresa Lorioli, passò l'infanzia e l'adolescenza tra la città natale e la Francia (il padre, artista allora di una certa fama, [...] suo modello (4 cilindri e 8 valvole, albero a camme in testa, 95 per 120, 3.200 cm3, 13 e 25 CV, trasmissione cardanica).
Il B. si era riservata la facoltà di elaborare progetti e modelli in proprio; così nel 1909 disegnò e costruì quel prototipo ...
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DORIA, Sinibaldo
Matteo Sanfilippo
Nacque a Genova il 21 sett. 1664 da Giovan Battista e Benedetta Spinola. Sin da adolescente fu avviato alla carriera ecclesiastica: già nel 1677 gli fu data in beneficio [...] era ad Avignone. I compiti del D. prevedevano la riorganizzazione amministrativa della città e del Contado Venassino e la trasmissione di notizie e plichi segreti da Parigi e dalla Spagna. 1 due compiti furono eseguiti con molta difficoltà: le ...
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GAGLIO, Vincenzo
Rosario Contarino
Nacque nel dicembre del 1735 a Girgenti (l'odierna Agrigento), dove compì i suoi primi studi, allievo, nel locale seminario, del domenicano M. Leonardi di Acireale.
Di [...] encomiastiche e proponendo con la scelta del toscano un umile ma efficace modello di divulgazione. In realtà non si tratta della semplice trasmissione delle idee altrui. Il G. cita un gran numero di fonti (da U. Grozio a S. Pufendorf, da J. Locke a L ...
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CEREBOTANI, Luigi
Enrico Ferri
Nacque a Lonate (Varese) l'11 genn. 1847 e dimostrò ben presto inclinazione particolare per gli studi scientifici. Laureatosi in fisica, seguì la vocazione religiosa e, [...] e multipla. Per superare le difficoltà imposte dalla realizzazione di quel perfetto sincronismo, che la fedeltà della trasmissione chiede, il C., superando i risultati raggiunti sia dal telegrafo Hugues sia dal pantelegrafo Caselli, pensò, anzitutto ...
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ILDERICO di Montecassino
Mariano Dell'Omo
Osta a che si identifichi senza incertezze la figura di I. il fatto che questo nome sia attribuito a più soggetti tutti apparentemente distinti l'uno dall'altro, [...] Settimane di studio del Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo, XIX, Spoleto 1972, pp. 570-572; G. Cavallo, La trasmissione dei testi nell'area beneventano-cassinese, in La cultura antica nell'Occidente latino dal VII all'XI secolo. Settimane di ...
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MANIACUTIA, Nicolò
Paolo Chiesa
Scarsissime sono le notizie sulla vita del M., per lo più ricavate da quanto egli stesso dice nelle sue opere. Era quasi certamente di origine romana e risulta attivo [...] considerata come la più autorevole, è andata soggetta a incroci con traduzioni diverse e a frequenti corruttele di trasmissione, che vengono classificate per tipologia; il testo corretto può essere ripristinato per collazione fra i codici, accettando ...
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trasmissione
trasmissióne s. f. [dal lat. transmissio -onis, der. di transmittĕre «trasmettere», part. pass. transmissus]. – In genere, l’operazione, l’azione, il fatto di trasmettere. 1. a. Trasferimento, passaggio da un soggetto o da un...
telecomunicazione
telecomunicazióne s. f. [comp. di tele- e comunicazione]. – Nome generico di ogni procedimento che permette di far pervenire a uno o a più corrispondenti delle informazioni di varia natura (documento scritto o stampato, immagini...