DEL BORRO, Alessandro
Gino Benzoni
Nacque il 25 apr. 1600 ad Arezzo, in una famiglia di lontana ascendenza milanese, quivi riparata, dopo varie vicissitudini connesse col suo proclamato ghibellinismo, [...] , l'investe del castello del Borro, del feudo di Castiglion Fibocchi e della pieve di San Giustino "con facoltà" di trasmissione ai figli "secondo la sua volontà".
Inoltre, poiché il D. è rimasto vedovo della contessa Caterina Cunegonda Schlick (zio ...
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FAVA (Faba), Guido (Guido Bononiensis)
Francesco Bausi
Figlio di Niccolò, nacque a Bologna non oltre il iigo. La congettura (in mancanza di una più sicura documentazione) è autorizzata da un atto del [...] causa della loro destinazione eminentemente "pratica", i suoi scritti sono andati infatti incontro a svariati accidenti di trasmissione: alcuni testi sono stati rimaneggiati, interpolati, sunteggiati o volgarizzati; da altri sono stati ricavati degli ...
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GIACOMELLI, Mario
Marco Andreani
Nacque il 1° agosto 1925 a Senigallia (Ancona), da Alfredo e da Libera Guidini. Ebbe due sorelle, Maria e Jole (un fratello nato prima di lui e chiamato Mario morì nel [...] furono infine filmate, accompagnate da una traccia audio e mandate in onda dalla RAI nel 1964, all'interno della trasmissione Telescuola. Nel dicembre dello stesso anno Giacomelli inviò a Crocenzi 50 fotografie per illustrate i Cori da "La Rocca ...
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GRIMANI, Marco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia da Girolamo di Antonio e da Elena di Francesco Priuli "scarpon", probabilmente nel 1494. La data si ricava dai Diarii del Sanuto (fonte principale per [...] e Domenico, ma d'ora in poi ognuno prese la sua strada, salvo a ritrovare una convergenza d'interessi nella trasmissione - che assunse connotati estremi - dei benefici ecclesiastici, al punto che nel 1533 lo stesso doge Andrea Gritti li avrebbe ...
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DE FRANCISCI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Roma il 18 dic. 1883 da Virginio, ispettore presso il ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, di antica ascendenza altoatesina, e da Ester Calegari.
Morto [...] nascita di un "diritto nuovo, diverso da quello del cedente"; e, infine, che l'acquisto romano classico era "essenzialmente trasmissione di cosa da un soggetto ad un altro", il quale "afferma la sua signoria sull'oggetto, mentre il primo rinuncia ...
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BANCHIERI, Adriano
Oscar Mischiati
Nacque il 3 sett. 1568 a Bologna, dove fu battezzato il 3 ottobre successivo col nome Tommaso, da Antonio de Banchieri lucchese e da Caterina. A diciannove anni entrò [...] Staatsbibliothek) una Messa a otto voci e due mottetti.
Più lineare e in complesso facilmente ricostruibile la trasmissione delle opere profane: Hora prima di Recreatione. Primo libro delle canzonette a tre voci sotto diversi capricci composte ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] risalenti a un archetipo costituitosi nella cerchia emiliano-romagnola di Giovanni Del Virgilio. La natura stessa di questa trasmissione esclude, cioè, la possibilità di un falso otecnologico" ad opera di un trascrittore in fondo "ingenuo" come il ...
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CALCONDILA (Calcocondila, Χαλκονδύλης Χαλκοκανδύλης), Demetrio
Armando Petrucci
Nacque ad Atene nell'agosto del 1423 da Basilio, di nobile famiglia ateniese; suo zio Giorgio, padre del ben noto storico [...] genere della tradizione letteraria tardobizantina, cui egli apparteneva, ad ogni dimensione di filologia formale e di indagine critica della trasmissione dei testi, estraneità che finì per costituire il limite primo di questa e di altre sue più tarde ...
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CARLO EMANUELE II, duca di Savoia
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 20 giugno 1634, secondogenito di Vittorio Amedeo I e di Cristina di Borbone, sorella di Luigi XIII. Successo al padre (dopo la [...] E. ratificò, anzi, nel 1666 il sistema della vendita al miglior offerente dei principali uffici di giustizia, anche per trasmissione ereditaria, onde soccorrere in qualche modo le casse ducali, e per lo stesso scopo giunse a introdurre nuove imposte ...
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GIROLAMI, Raffaello
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze l'8 marzo 1472 da Francesco di Zanobi e dalla prima moglie di questo, Maddalena di Iacopo Mazzinghi, morta prima del 1485.
I Girolami erano un'antichissima [...] a parlare il nunzio pontificio in sua vece.
Il disaccordo tra gli oratori fiorentini influiva negativamente sulla trasmissione delle informazioni a Firenze e si traduceva in lentezza e mancanza di incisività nell'azione diplomatica: i dispacci ...
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trasmissione
trasmissióne s. f. [dal lat. transmissio -onis, der. di transmittĕre «trasmettere», part. pass. transmissus]. – In genere, l’operazione, l’azione, il fatto di trasmettere. 1. a. Trasferimento, passaggio da un soggetto o da un...
telecomunicazione
telecomunicazióne s. f. [comp. di tele- e comunicazione]. – Nome generico di ogni procedimento che permette di far pervenire a uno o a più corrispondenti delle informazioni di varia natura (documento scritto o stampato, immagini...