traslazione Trasferimento da un luogo a un altro e raramente da un tempo a un altro.
Trasferimento del procedimento da un ufficio giudiziario a un altro a seguito di un provvedimento del giudice preventivamente [...] investe altri prodotti non tassati, e si possono avere naturalmente forme composte in cui si verificano contemporaneamente più tipi di traslazione. Le t. inoltre si dicono di primo, secondo e ulteriore grado, a seconda che si verifichino al primo, al ...
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Monaco benedettino (sec. 10º), dapprima in Reims, poi (948-981 o 982) abate di Homblières nel Vermandois; narrò in prosa latina la vita della fondatrice del chiostro (Vita sanctae Hunegundis Humolariensis [...] I abbatissae) e descrisse la traslazione delle reliquie di lei e i miracoli avvenuti in occasione della scoperta della sua tomba (946). ...
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Corrado "della Suburra", romano, cardinale vescovo di Sabina dal 1126, e vicario di Innocenzo II per l'Italia (1130), successe, vecchio, il 12 luglio 1153, a Eugenio III. Si mostrò conciliante verso il [...] Barbarossa, acconsentendo alla traslazione di Guitmanno dalla sede di Naumburg a quella di Magdeburgo. Morì il 3 dic. 1154 e fu sepolto in S. Giovanni in Laterano. ...
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Teologo carmelitano (Hildesheim tra il 1310 e il 1320 - Marienau 1375). Maestro alla Sorbona (1358), fu poi priore di Kassel (1361-64) e Marienau (1369); fu anche alla corte di Avignone. Scrisse, tra l'altro, [...] Liber de trium regum corporibus Coloniam translatis (sulla traslazione dei corpi dei Magi), Defensorium ordinis de monte Carmelo (raccolta di leggende carmelitane), Speculum fontis vitae (trattato filosofico di ispirazione platonico-agostiniana). ...
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Monaco benedettino (n. 820 circa - m. 878 o 879), teologo, autore del De corpore et sanguine Christi (nel quale difese la presenza reale eucaristica contro l'interpretazione spiritualistica di Scoto Eriugena) [...] e dei Miracula s. Benedicti, dove tratta dei miracoli avvenuti durante la traslazione del santo al monastero di Fleury; per queste opere si servì, tra l'altro, di una Translatio s. Benedicti, andata perduta, di Adalberto di Fleury (m. 853), con il ...
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Terziaria francescana (Viterbo 1233 circa - ivi 1251 circa). Alla fine del 1250 il suo apostolato pubblico indusse gli eretici patarini, che operavano numerosi allora a Viterbo sotto la protezione dell'autorità [...] imperiale, a provocarne l'esilio dalla città, per due settimane. Festa, 6 marzo; traslazione del corpo, 4 settembre. Entrambe le date, a Viterbo, danno luogo a tradizionali usanze popolari: in particolare, la sera del 3 settembre, 62 "cavalieri di s. ...
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BENVENUTO Scotivoli, santo
Zelina Zafarana
Nacque ad Ancona, non sappiamo in quale anno del sec. XIII. Il cognome Scotivoli non gli viene attribuito dalle fonti a lui contemporanee, ma compariva nell'iscrizione [...] sepolcrale ("S. Benvenutus de Scotivolis Anconitanus"), riportata dal Ferrari, andata però perduta, probabilmente in occasione della traslazione della salma compiuta nel 1590. Una notizia molto tarda lo dice figlio di un Giovanni giurisperito. Studiò ...
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Nome di alcuni santi. 1. Abate del monastero anglosassone di Mayo in Irlanda (m. 732). Festa, 13 (o 12) marzo. 2. Conte (fr. Géraud) di Aurillac (Aurillac 855 circa - Saint-Cirgues 909), fondatore (898) [...] del chiostro benedettino di Aurillac. Festa, 13 ottobre. 3. Arcivescovo di Braga (n. in Guascogna - m. Bornos 1109) con diritto del pallio (dal 1103). Festa, 5 e 9 (traslazione) dicembre. ...
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Martire (ma la Passio è leggendaria) a Nicomedia nella persecuzione dioclezianea, da distinguere, secondo alcuni, da A. detto figlio dell'imperatore Probo e martire a Nicomedia sotto Licinio; festa, presso [...] presso i Latini (per il primo) il 4 marzo e, in alcuni testi, l'8 sett.; ma tale festa non trae origine da una traslazione di reliquie (che è invenzione del martirologio di Adone) ma dal fatto che, dalla fine del sec. 6º, in Roma nelle feste di Maria ...
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Ecclesiastico (n. 1488 - m. Roma 1557), figlio di Federico duca d'Alba; domenicano a Salamanca, cardinale (1538), arcivescovo di S. Giacomo di Compostela (1550), nel 1553 fu chiamato da Giulio III a Roma [...] a Carlo V, sovente in contrasto con Paolo III (specie nella questione della cessione di Parma e Piacenza e della traslazione del concilio di Trento a Bologna), influente, e talvolta forte candidato, nei conclavi, in cui, come seguace del partito più ...
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traslazione
traslazióne (ant. translazióne) s. f. [dal lat. translatio -onis, der. di translatus, part. pass. di transferre «trasferire»]. – L’azione e l’operazione di trasferire o di spostare da un luogo o da un ente a un altro, e il fatto...
antitraslazione
antitraslazióne s. f. [comp. di anti-1 e traslazione]. – In geometria, movimento dello spazio, consistente nel prodotto di una traslazione per una simmetria rispetto a un piano parallelo alla direzione della traslazione.