Sostanza circolante nel sangue normale, così denominata da W. Howell che la preparò dal fegato; sciolta nel sangue nella proporzione di 1 su 10 o 20 mila, ha la proprietà di renderlo incoagulabile tanto [...] anticoagulante trova utile impiego per analisi chimiche e citologiche del sangue in quanto non ne modifica altrimenti la composizione. L'uso dell'eparina consente la trasfusione diretta disangue dal donatore al malato, nel quale in seguito a questo ...
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. Fattori o sostanze che possono ritardare, inibire o alterare in vario modo il processo della coagulazione del sangue. Fra gli anticoagulanti fisici vi sono la bassa temperatura ed il contatto con pareti [...] le piastrine rendendole più agglutinabili; così il citrato di sodio iniettato nelle dosi impiegate per la pratica trasfusione esplica per un certo tempo azione favorevole sulla coagulabilità del sangue. Una netta azione anticoagulante in vivo non è ...
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È la perdita disangue dall'intestino; avviene prevalentemente nei processi ulcerativi di quello, per ulcera duodenale, dissenteria, tifo, tubercolosi, carcinoma, colite ulcerosa, ma può aversi anche come [...] della coscienza).
La terapia deve anzitutto proporsi di arrestare la perdita disangue, specialmente se è abbondante. A tal fine combattere la causa da cui l'enterorragia è stata determinata. In casi gravissimi può occorrere la trasfusione del sangue. ...
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È il vomito disangue. Si verifica tutte le volte in cui un vaso si rompe, per azione traumatica o per un'altra causa patologica, in quel tratto del tubo digerente che va dalla faringe allo stomaco. Le [...] : latte freddo a cucchiai e in seguito, cautamente, una più ricca alimentazione. Per riparare all'anemia acuta grave che si può avere come conseguenza di un'ematemesi assai copiosa, si ricorre alla trasfusione del sangue (v. anche dieteticoterapia). ...
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Medico, nato a Belluno nel 1558, morto a Padova nel 1631. Si laureò a Padova nel 1583, ed esercitò la professione con grande successo a Venezia per quindici anni; poi per ventitré anni fu medico di Francesco [...] Maria II duca d'Urbino, e infine fu professore di medicina a Padova. È il primo scienziato che abbia parlato chiaramente nelle sue opere della trasfusione del sangue (1628) e con probabilità indipendentemente dagli studî del Harvey. Ha lasciato ...
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Chirurgo, nato a Palermo il 7 marzo 1834, morto ivi il 3 maggio 1889. Laureatosi nel 1855, fu prima assistente e poi professore di clinica chirurgica a Palermo; partecipò alle campagne del 1860, del '66, [...] del '67; curò G. Garibaldi dopo Aspromonte. Scrisse sulla trasfusione del sangue, sulle lesioni violente (fratture, ferite da arma da fuoco), ecc. ...
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Strutture antigeniche di tipo proteico presenti sulla superficie dei globuli rossi e riconosciute da anticorpi specifici. Furono scoperti nel 1900 da K. Landsteiner. Attualmente sono state individuate [...] -E, anti-e, anti-D. Il prodotto dell’allele d, come controparte di D, non è stato identificato da un siero specifico anti-d. Probabilmente il con l’esposizione a sangue incompatibile in seguito a gravidanza o a trasfusione. Non esistono pertanto, ...
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Biomateriali
PPaolo Ferruti
di Paolo Ferruti
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Definizioni: a) biomateriale e dispositivo medico; b) biocompatibilità; c) degradazione dei materiali in ambiente biologico. [...] limitato intervenendo con una trasfusione sanguigna. Nella pratica, però, la trasfusione omologa disangue presenta un gran numero di problemi, causati, ad esempio, dalla mancanza di banche del sangue, dal fatto che il sangue ha scarsa stabilità (può ...
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Immunologia e immunopatologia
GGiorgio Cavallo
Antonio Ascenzi e Cesare Bosman
Jan G. Waldenström
di Giorgio Cavallo, Antonio Ascenzi e Cesare Bosman, Jan G. Waldenström
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
Immunologia [...] non può essere trasferita da un individuo all'altro mediante trasfusionedi siero. Essa è legata agli anticorpi sessili, che la vita. Il solo modo di curare questi pazienti consiste in una massiva sottrazione disangue e nella reinfusione dei loro ...
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Shock e stress
Henri Laborit
SOMMARIO: 1. Definizioni: a) stress e aggressione; b) sindrome lesionale e sindrome da reazione; c) i concetti di omeostasi e di mezzo di difesa; d) il concetto di adattamento; [...] verifica sempre, quale che sia il tipo di shock. Esiste un accumulo disangue nell'area venosa dell'addome e il seconda della natura della lesione, si farà ricorso alla trasfusione, all'arresto delle emorragie, al trattamento chirurgico delle ferite ...
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trasfusione
trasfuṡióne s. f. [dal lat. transfusio -onis, der. di transfundĕre, part. pass. transfusus (v. trasfondere)]. – L’azione, l’operazione di trasfondere; è termine usato soprattutto in due sign. scient.: 1. In botanica, tessuto di...
sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...