MORPURGO, Emilio
Giovanni Favero
– Nacque a Padova il 23 ottobre 1836 da Isacco Vita e da Fiorina (Flora) Treves de Bonfili.
Il padre era un ricco possidente di Padova, mentre il nonno materno, Raffaele [...] e finanziarie, spesso appoggiando le iniziative del nuovo governo guidato da Agostino Depretis e attirandosi così qualche accusa di trasformismo. Fu relatore della legge istitutiva dell’Inchiesta agraria nel 1876 e nel 1877 fu eletto fra i commissari ...
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D'ADDA, Emanuele
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 marzo 1847 da Giovanni e da Maria Isimbardi.
Giovanni nacque a Milano il 5 dicembre del 1808. Dopo l'approdo Moderato dalle posizioni democratiche [...] gruppo agrario lombardo, attento alla crisi imperversante nelle campagne e sensibile al tema della questione sociale. Imperante il trasformismo, come appare confermato dall'andamento delle votazioni per appello nominale, il D. sostenne quasi sempre l ...
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METAXÀ, Luigi.
– N
Ernesto Capanna
acque a Roma nel 1778 da Demetrio, dei conti di Cefalonia – professore di diritto nell’Accademia ecclesiastica, avvocato ed eminente personalità nell’ambiente giuridico [...] atteggiamento filosofico in ambito zoologico fu dunque collocato nel fissismo creazionista linneano e in una posizione contraria al trasformismo lamarckiano, secondo le linee tracciate da Cuvier.
Di questa sua zoologia linneana è un buon esempio la ...
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FARINI, Domenico
Fiorella Bartoccini
Figlio di Luigi Carlo e di Genovieffa Cassani, nacque il 2 luglio 1834 a Montescudolo (oggi Montescudo, in prov. di Forlì), dove il padre, medico condotto, era stato [...] ("l'anarchia dei cervelli": Diario, I, p. 35). Ripiegato sul passato, incapace di cogliere il processo storico delle trasformazioni in atto, tendeva ora a vedere in ambito politico solo scetticismo, decadenza, intrigo. Contrario a una riforma dello ...
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GUARNERI, Andrea
Paolo Alvazzi Del frate
Nacque a Palermo il 15 maggio 1826 da Luigi. Dopo un'educazione classica intraprese studi giuridici, filosofici e storici presso l'Università della città natale. [...] di italianismo fanatico" (p. 41). L'elezione dei senatori sarebbe stata affidata ai Consigli regionali. Ciò avrebbe trasformato il Senato in un organo di rappresentanza delle regioni del Regno e favorito quel processo di decentramento amministrativo ...
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LAZZARO, Giuseppe
Silvana Musella
Nacque a Napoli il 6 apr. 1825 da Gaetano e Marianna Antonucci. Educato dai gesuiti, si dedicò agli studi letterari e fin da giovanissimo operò nel giornalismo. Per [...] ed economico di un gruppo di province importanti. Tra i "rimedi" proposti, il L. riteneva fondamentale la trasformazione dei partiti perché, una volta chiusa con Venezia la questione dell'essere della nazione, bisognava affrontare quella del ...
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NISCO, Nicola
Maria Carmela Schisani
NISCO, Nicola (Niccola). – Nacque a Sant’Agnese, frazione di San Giorgio la Montagna (oggi San Giorgio del Sannio) – nel Regno di Napoli – il 29 settembre 1816, [...] , quando ottenne la deviazione della trasversale appenninica meridionale per Benevento.
Con l’avvento della Sinistra e l’inizio del trasformismo, si ripresentò senza successo alle elezioni del 1876 e del 1880. Nel 1881 si ritirò dalla vita politica e ...
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DEL SANTO, Andrea Carlo
Walter Polastro
Figlio di Angelo, generale dei Regno di Sardegna e allora ufficiale nel battaglione Real Navi, e di Rosa Millelire, che apparteneva ad una famiglia di notevoli [...] di Depretis (N. Ferracciù, E. Di Brocchetti), il D. venne eletto per esigenze e mediazioni politico-parlamentari derivate dal trasformismo del presidente del Consiglio. Questi, nel suo ultimo ministero, si era spostato piuttosto a destra e cercava di ...
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STEFANINI, Antonina
Michele Sancisi
STEFANINI, Antonina (Antonella Steni). – Nacque a Montefiascone, nel Viterbese, il 3 dicembre 1926. Primogenita di quattro sorelle e un fratello, in tenera età si [...] 1973, p. 19).
Si affermò come abile caratterista, dotata di occhi vivacissimi, voce squillante e gusto del trasformismo. Secondo il critico Giuseppe Tabasso «Antonella Steni discende dalla Donnarumma, passando per Gilda Mignonette, Lucy D’Albert e ...
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BONFADINI, Romualdo
Bruno Di Porto
Nato ad Albosaggia, in Valtellina, il 17 sett. 1831, da Giovanni Battista e Marianna Carbonera, seguì gli studi classici a Milano, dove il padre rappresentava nella [...] nel 1886, dopo un'aspra competizione tra conservatori e progressisti. Non ricusò, tuttavia, nel quadro del diffuso trasformismo, di appoggiare il De Pretis. Atteggiamento più intransigente tenne nel confronti del governo Crispi. Alle elezioni del ...
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trasformismo
s. m. [der. di trasformare; nel sign. biologico, dal fr. transformisme]. – La tendenza a trasformare, a trasformarsi. In partic.: 1. In biologia, sinon. (non più in uso) di evoluzionismo. 2. a. Termine affermatosi nella pubblicistica...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...