PARLAMENTO
Francesco ROVELLI
Camillo MONTALCINI
Pier Silverio LEICHT
Giuseppe ERMINI
Ettore ROTA
Alberto Maria GHISALBERTI
Gaetano MORETTI
. Diritto pubblico. - Nell'organizzazione dello stato [...] e non sul terreno d'una comune fede, ma su quello d'un programma contingente. Al disopra della provenienza politica il trasformismo attenua contrasti, livella fedi, ammorbidisce coscienze. Non tutto sarà male: nuove forze meno legate al passato si ...
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SEISMIT-DODA, Federico
Mario Menghini
Uomo politico, nato a Ragusa, in Dalmazia, il 1° ottobre 1825, morto a Roma l'8 gennaio 1893. Studente all'università di Padova, fece parte attiva del gruppo del [...] infine al Diritto. Per molti anni rimase appartato dalla vita politica, fino a quando (1865) fu eletto deputato per il dicembre successivo. Fu uno degli avversarî del cosiddetto trasformismo organizzato dal Depretis. Andato di nuovo alle finanze ...
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Minghetti, Marco
Uomo politico (Bologna 1818 - Roma 1886). Proveniente da un’agiata famiglia della borghesia agraria, dal 1832 soggiornò con la madre, rimasta vedova, a Parigi presso lo zio Pio Sarti, [...] a Roma al fine di ottenere alcune riforme amministrative e politiche. Dopo l’elezione di Pio IX partecipò attivamente alla promossa da Depretis e che avrebbe preso il nome di trasformismo. Socio nazionale dei Lincei dal 1875, ha lasciato numerosi ...
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MOSCA, Gaetano
Furio Ferraresi
– Nacque a Palermo il 1° aprile 1858 da Luigi e da Maria Camilla Gulì.
Secondogenito di sette figli, oltre a lui tre maschi (Emanuele, Alessandro e Giovanni Battista) [...] , che «possono essere a rigor di termine immortali purché sappiano continuamente trasformarsi senza mai dissolversi» (Scritti politici, 1982, II, p. 1080). Il sistema rappresentativo, infine, può scongiurare le principali minacce che incombono ...
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La classe politica nazionalfascista
Renato Camurri
La ‘strana’ disfatta del sistema liberale veneziano
All’indomani della conclusione della prima guerra mondiale, la ripresa dell’attività politica a [...] a quanto si muoveva all’interno dell’area del combattentismo — che rimaneva l’epicentro delle trasformazioni più significative della politica veneziana nell’immediato dopoguerra — all’interno della quale nell’agosto del ’19 si costituì la ...
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Tiro a segno
Marco Impiglia
La storia
L'evoluzione delle armi da fuoco
Il tiro a segno è stato praticato in Italia fin dal primo apparire delle armi da fuoco, sia per finalità ludiche sia con lo scopo [...] Settanta il declino delle società promosse da Garibaldi fu verticale e irrefrenabile. Mutato il quadro politico con la caduta della Destra e l'avvento del trasformismo di Depretis, ma anche di Crispi e Giolitti, le associazioni di tiro a segno furono ...
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Il dossettismo. Dinamismi, prospettive e damnatio memoriae di un'esperienza politica e culturale
Enrico Galavotti
Prime coordinate: un oggetto complesso
La vicenda storica dell’Italia unita, e particolarmente [...] Cossiga] non diciamo sinceramente che la nostra formula politica è quella classica della borghesia liberale italiana e che la politica nostra è un sapiente adattamento del trasformismo giolittiano ai palati cattolici e alle esigenze del mondo ...
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La stampa
Mario Isnenghi
Due serrate fra guerra e dopoguerra
Quattro quotidiani si contendono i favori del cittadino-lettore ancora alle soglie della Grande guerra: già meno che in passato(1), ma sempre [...] contempo una involuzione. I motivi sono anche di clima e di stretta politica generale, c’è la guerra e il fasc. 31 del settembre- questo un segnale ancora più sinistro dei prìncipi del trasformismo come Ansaldo mandati a Napoli a dirigere il «Mattino ...
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La parrocchia
Sergio Tanzarella
La parrocchia assente
Scriveva Mario Rosa nel 1976 riprendendo il testo di un suo contributo al XIV Congresso internazionale di scienze storiche tenutosi l’anno prima [...] tutti quegli anni – del collateralismo e della pretesa unità politica dei cattolici in Italia. Si tratta della chiave di lettura più efficace per comprendere il prolungamento e la trasformazione della lunga crisi della parrocchia italiana con i suoi ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] sono ritirate in acque o terre inesplorate o si sono gradualmente trasformate in quelle attuali. L'evoluzione è il processo uniforme grazie libero pensiero, il materialismo, il radicalismo sociale e politico, l'ateismo e si scontrarono con una forte ...
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trasformista
s. m. e f. e agg. [der. di trasformare] (pl. m. -i). – 1. Seguace del trasformismo, nel sign. biologico (sinon. di evoluzionista). Come agg., relativo al trasformismo: la teoria trasformista. 2. Chi pratica il trasformismo, in...
trasformismo
s. m. [der. di trasformare; nel sign. biologico, dal fr. transformisme]. – La tendenza a trasformare, a trasformarsi. In partic.: 1. In biologia, sinon. (non più in uso) di evoluzionismo. 2. a. Termine affermatosi nella pubblicistica...