INTEGRAZIONE E MISURA
Giorgio Letta
. La moderna teoria dell'i. si occupa del concetto generale di "misura" e del concetto di "integrale" relativo a un'arbitraria misura. Essa costituisce una notevole [...] a proposito della m. di Borel-Lebesgue in R3.
8. Misure assolutamente continue. - Siano μ, ν due m. σ-finite nello spazio misurabile ( theory, ivi 1950; G. Fichera, Lezioni sulle trasformazioni lineari, Trieste 1954; C. Carathéodory, Mass und ...
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NUMERICI CALCOLI (XXV, p. 29)
Enzo APARO
Generalità. - Il concetto di calcolo numerico si può introdurre da un punto di vista generale, come segue. Un insieme finito di oggetti, un insieme finito di [...] (i,j) e (j, i). Mediante successive trasformazioni del tipo ora indicato, in numero finito, si riduce ) gi(x1, ..., xn, λ) = 0 (i = 1, ..., n), con le gi continue e parzialmente derivabili in A × I (I intervallo (0,1)), scelte in modo da ridursi alle ...
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OPERATORI; OPERAZIONALE, CALCOLO (od operatorio, calcolo)
Tullio Viola
Riteniamo opportuno aggiungere alle considerazioni svolte nelle voci: operatori (App. III, 11, p. 317) e simbolico, calcolo (App. [...] (scoperte da Sophus Lie che ne fece applicazione, fra il 1880 e il 1890, alla rappresentazione delle "trasformazioni finite" dei gruppi continui di trasformazioni). Queste si riallacciano alle serie di cui sopra, ai nn. 1 e 2: infatti esse sono del ...
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WEIERSTRASS, Carl
Salvatore Pincherle
Matematico, fra i più eminenti della seconda metà del sec. XIX. Nato a Osterfeld, presso Münster in Vestfalia, il 31 ottobre 1815, si iscrisse nel 1834 nella facoltà [...] delle curve algebriche, in riguardo alle singolarità di queste non alterate per trasformazioni birazionali. A lui sono dovute ancora la rappresentazione delle funzioni continue mediante serie di polinomî; la dimostrazione del fatto che, fra i numeri ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La logica e i fondamenti della matematica tra Ottocento e Novecento
Mario Piazza
I fondamenti della geometria
Nella seconda metà dell’Ottocento, in tutta Europa il baricentro delle ricerche geometriche [...] lo ‘spazio logico’ risulta isomorfo a una varietà continua di n dimensioni. A Nagy si deve inoltre il Cosentini, p. 960).
Nel giro di pochi anni, la logica italiana si trasforma in un piccolo mondo autoctono. Geymonat, nel saggio Peano e le sorti ...
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Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] meccanica newtoniana-laplaciana.
È il tempo di una natura che si trasforma, il tempo di un divenire che può essere 'convergente', qualunque tende a concepire il futuro come un passato che continua: un determinismo obbligato e obbligante. Ed è vero il ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I Principia di Newton nel Settecento
Niccolò Guicciardini
I Principia di Newton nel Settecento
Nel 1687 furono pubblicati a Londra i Principia di Newton. Quest'opera è oggi [...] divenne quindi naturale matematizzare la meccanica in termini di accelerazioni continue: egli poté dunque affermare che F=ma è un l'uno rispetto all'altro e a elaborare le necessarie trasformazioni da un sistema all'altro. In questa prospettiva si ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'analisi numerica
Paolo Zellini
L'analisi numerica
L'analisi numerica moderna comincia a delinearsi verso la metà del XX sec., con le prime [...] discretizzazione di problemi differenziali e integrali definiti sul continuo, i metodi di approssimazione di una funzione e FFT (fast Fourier transforms), l'algoritmo veloce che calcola la trasformata discreta di Fourier su n punti in sole O(nlogn) ...
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ASCOLI, Guido
Nicola Virgopia
Nato a Livorno il 12 dic. 1887, studiò a Pisa e ivi si laureò a soli 20 anni (1907) svolgendo con L. Bianchi una tesi di laurea sulle singolarità delle funzioni analitiche. [...] semplicemente infinite; vengono poi caratterizzati i gruppi continui possibili sopra una curva C, razionale o per ν → ∞,
ad integrali estesi ad insiemi arbitrari I; Trasformazioni di Laplace, Torino 1951 (litografia): sono esposte tutta una teoria ...
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generatore 2
generatóre2 [Der. dell'agg. generatore] [LSF] (a) Generic., chi dà origine a qualcosa, in partic. a un ente fisico o matematico: g. di gas, g. di gruppi, ecc. (b) Specific., dispositivo [...] unità immaginaria, è l'operatore hermitiano T, in quanto per trasformazioni infinitesime, cioè per piccoli valori del parametro α, può porsi ) il tipo di corrente o di tensione generata (continua, alternata con determinate forma d'onda e frequenza); ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
forno
fórno s. m. [lat. fŭrnus, affine a formus «caldo»]. – 1. a. Costruzione in muratura a volta, con apertura semicircolare o rettangolare (detta bocca), che viene scaldata con fascine accese o elettricamente (rispettivam., forno a legna...