Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Africa
Donatella Usai
Rodolfo Fattovich
Il processo di formazione delle società agro-pastorali
di Donatella [...] fu il risultato di una lunghissima serie di trasformazioni sociali, economiche e culturali avvenute in tale lungo la costa dalla Somalia alla Tanzania popolazioni proto-Bantu affini a quelle che occupavano la regione dei Grandi Laghi equatoriali ...
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Il Paleolitico. Il primo popolamento dell'Eurasia
Marcello Piperno
È opinione generalmente condivisa che l'iniziale popolamento dell'Eurasia abbia avuto origini africane (Wood - Turner 1995; Tattersall [...] rispetto a quelli riscontrati in H. erectus asiatico e affinità con i più antichi rappresentanti africani di Homo (H. e a comportamenti afferenti alla sfera sociale, indichi sostanziali trasformazioni culturali intorno a 1,5 m.a. La definizione ...
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Vedi SIRACUSA dell'anno: 1966 - 1997
SIRACUSA (Συρακούσαι; Syracusae)
G. V. Gentili
M. T. Currò Pisanò
L'antica città, sorta nella Sicilia sud-orientale, occupava oltre all'isoletta di Ortigia, lunga [...] salti delle belve, e nel mezzo era una lunga fossa, trasformata in grande vasca in età tarda, comunicante con l'ingresso della giubba; formalmente e stilisticamente queste teste richiamano quelle affini, ma più colossali, del lato S del tempio ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (v. vol. vii, p. 1150)
O. Doppelfeld
F. Coarelli
Una bibliografia completa è presentata annualmente dalla rivista del Corning Museum di New York: Journal [...] di delfino) che è quella più frequente, subisce trasformazioni di ogui genere, assumendo forme schiacciate e completamente piatte ad una produzione propria di Colonia nonostante le sorprendenti affinità con gli esemplari della Siria e dell'Egitto. E ...
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Vedi AQUILEIA dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
AQUILEIA (Aquileia)
V. Scrinari*
Città della provincia di Udine presso il fiume Natissa, che la congiunge alla laguna di Grado.
1. Storia. - Sorse come colonia [...] latina (m 21 × 65) che consta di aggiunte e trasformazioni apportate alla sua struttura originale dal V-VI sec. alla fine arcaica, di espressioni immediate esuberanti e vivacemente realistiche affini a quelle usate dalle maestranze sicule, apule, ...
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Vedi TREVIRI dell'anno: 1966 - 1997
TREVIRI (Augusta Treverorum)
M. Frisina
Città della Germania nella valle della Mosella, sede della tribù dei Treviri. Cesare conquistò il territorio nel 57 a. C.; [...] . Non si conosce con precisione la ragione di tale trasformazione. Il Krencker ha espresso l'ipotesi che la palestra altare, a pilastro e a cippo funerario.
I monumenti a pilastro sono affini a quello di Igel. La forma, a tre piani con nicchie, ...
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GOTI
F. Panvini Rosati
Popolazione germanica insediata all'inizio dell'età augustea nell'area baltica, i G. furono protagonisti della più ampia serie di spostamenti che interessarono le genti indoeuropee [...] Pomerania, avendo come vicini i Gepidi a E, a essi molto affini, i Rugi a O e i Vandali a S. L'interpretazione es. il 526, sembrano meno probabili. Il pezzo, che fu trasformato in fibula dal suo antico possessore, costituisce l'unica moneta con il ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. Gli Slavi orientali e meridionali
Ciro Lo Muzio
Gli slavi orientali e meridionali
Definizione con la quale si designa l’insieme [...] associati agli Anti (o Antes) perché a questi del tutto affini per lingua e aspetto; la sostanziale differenza tra queste due gentes tra il VI e il VII secolo testimoniano di trasformazioni cruciali che, all’interno di diverse comunità tribali, ...
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NEMESI (Νέμεσις, Neměsis)
E. Paribeni
Divinità ellenica che insieme a Themis, Ate, Tyche, Heimarmene e le Moirai, impersona alcuni aspetti del senso di giustizia, della retribuzione e del destino degli [...] uomini. Tra queste figure affini o addirittura parallele, N. sembra abbia riservate le funzioni di giustizia punitiva e arcaico motivo favolistico di inseguimento d'amore attraverso varie trasformazioni animalistiche sino a che la dea in aspetto di ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio II Apulia et Calabria
Ettore M. De Juliis
Regio ii apulia et calabria
Con questa denominazione viene indicata la regio II nella suddivisione augustea dell’Italia [...] labile traccia nel termine latino Apulia, così trasformato attraverso un precedente assorbimento della cultura osca, lungo la valle del Bradano, si sviluppa una cultura abbastanza affine alla precedente, quella enotria. L’alta Irpinia è interessata ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...