DELLA SETA, Alceste
Paolo Tirelli
Nacque a Roma il 13 dic. 1873 da Giona e da Laura Amati, ambedue di origine israelita.
Il padre, Giona, dal giugno al settembre 1866, nel corso della terza guerra d'indipendenza, [...] fu ancora eletto nel 1914 e nel 1920 e vi rimase sino al commissariamento del Comune nel 1923, preludio alla trasformazione, nel 1925, dell'amministrazione in governatorato.
All'XI e al XII congresso nazionale il D. mosse un deciso attacco all ...
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CRISPOLTI, Filippo
Alessandro Albertazzi
Nacque a Rieti il 25 apr. 1857 dal marchese Tommaso (1830-1911) - influente personalità del movimento cattolico bolognese e romagnolo dal 1888, tra l'altro presidente [...] e realizzare le aspirazioni di tutte le componenti cattoliche, si rendeva necessaria, nei tempi e nei modi opportuni, la trasformazione dell'Opera dei congressi in un partito, capace di essere espressione e strumento della vera tradizione del paese ...
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DONATI, Giuseppe
Giuseppe Ignesti
Nacque a Granarolo Faentino (ora frazione di Faenza, prov. di Ravenna) il 5 genn. 1889, da Severo e Domenica Baccarini, terzogenito tra cinque fratelli. Le condizioni [...] nella vita sociale e politica del paese, il D. cominciò a porre all'interno della Lega il problema di una sua trasformazione in un vero e proprio partito con programma democratico cristiano. Fu, tuttavia, solo nel settembre 1918 che, in una riunione ...
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FRACCARO, Plinio
Emilio Gabba
Nacque a Bassano del Grappa l'8 genn. 1883 da Antonio, falegname, e da Maria Marostica; nel 1897 il padre emigrava in America, senza più dare notizie. Del F. si può dire [...] del F. privilegiò l'area padana dove la sistemazione agrimensoria romana ha lasciato tracce meglio rilevabili e ha trasformato il paesaggio antico.
Il F. si trovò in difficoltà durante il periodo fascista. Di tendenze socialiste, aveva firmato ...
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PICO
Bruno Andreolli
– I Pico sono un ramo del più vasto consorzio parentale detto dei Figli di Manfredo, dal nome di un vassallo dei Canossa vissuto nella seconda metà dell’XI secolo e probabilmente [...] III, nel 1551-52: assedi che resero celebre in tutta Europa la piccola fortezza padana e che imposero la trasformazione del borgo fortificato a pianta quadrangolare nella più nota città bastionata a stella ottagonale.
Nel 1597, sotto il governo ...
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BENINCASA, Bartolomeo
Gian Franco Torcellan
Nato a Modena nel 1746, cadetto di una nobile famiglia originaria di Montegubbio e iscritta al patriziato modenese, venne avviato alla carriera del sacerdozio, [...] settecenteschi e le aspirazioni e le lotte dei nuovo secolo, sono in fondo espressione di un complesso momento di trasformazione politica e morale, la cui esperienza fu vissuta e sofferta da un'intera generazione.
Scioltasi nel 1806 la redazione ...
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LAMA, Luciano
Giuseppe Sircana
Nacque a Gambettola, in Romagna, il 14 ott. 1921 da Domenico, ferroviere e militante del Partito popolare italiano (PPI), e da Noemi Paganelli. A Bologna, dove il padre [...] e nella relazione all'VIII congresso volle ribadire che la realizzazione di un programma di sviluppo e di trasformazione della società non poteva essere affidata soltanto all'iniziativa della classe operaia, ma richiedeva la ricerca di alleanze ...
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FERRARIS, Dante
Elisabetta Orsolini
Nacque a Viarigi (Asti) il 7 giugno 1868 da Francesco e Anna Brusa. Dopo essersi diplomato in scienze matematiche e fisiche presso l'università di Torino, frequentò [...] cui il F. e l'armatore L. Parodi erano proprietari da aprile; a novembre il giornale fu rilevato da C. Bazzi e trasformato nel filofascista Il Nuovo Paese, che fu poi sovvenzionato dalla Società editrice La Vita d'Italia, di cui faceva parte anche il ...
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GARIBALDI, Ricciotti
Giuseppe Monsagrati
Quartogenito di Giuseppe e di Anita Ribeiro da Silva, nacque a Montevideo il 24 febbr. 1847 e, come già il fratello Menotti, fu battezzato con il nome di un [...] formazioni democratiche.
Significativo - in questi anni tra il 1882 e il 1883 in cui si pose alla testa dei "programmi di trasformazione edilizia" della capitale (Cafagna, p. 732) -, è il vincolo che lo legò a un avventuriero privo di scrupoli come F ...
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FORGES DAVANZATI, Roberto
Silvana Casmirri
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1880 da Domenico, la cui famiglia apparteneva da secoli al patriziato pugliese, e da Virginia Folinea. Ultimo di otto figli, di [...] del congresso di Roma dell'ANI (20-22 dic. 1911), che era stato preceduto da un vivace dibattito sulla trasformazione dell'Associazione in vero e proprio partito politico e sulla posizione che i nazionalisti avrebbero dovuto assumere nei confronti ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...