CAMBIASO, Michelangelo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 21 sett. 1738 da Francesco Gaetano e da Maria Caterina Tassorello, maschio terzogenito dopo Giovan Battista e Carlo. Ascritto il [...] una richiesta perentoria di scarcerazione venne intimata da Napoleone stesso, che pretese anche la punizione degli antifrancesi e la trasformazione immediata del governo. Il Senato non poté che obbedire, e il 2 giugno furono inviati a Montebello il C ...
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DE MARTINO, Domenico
Alfonso Scirocco
Nacque a Napoli il 22 maggio 1813, da Luigi. "scribente", e Michela D'Apuzzo. Della sua vita privata sappiamo quello che risulta dall'atto di morte: proprietario, [...] 23 luglio chiese che non si ricorresse agli ecclesiastici nella istruzione pubblica, poiché si era in un momento di trasformazione in cui era necessario sottrarre il più possibile i giovani alle influenze clericali.
Il tono, politicamente più acceso ...
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CANALETTI GAUDENTI, Alberto
Antonio Parisella
Nato a Sirolo (Ancona) il io maggio 1887 dal conte Giulio e da Lidia Gaudenti in una famiglia di nobili benestanti, compì gli studi universitari a Roma, [...] 1953 al 1966 fu presidente dell'Automobil Club di Roma e vicepresidente di quello nazionale.
Negli ultimi anni, la profonda trasformazione dei paese mise a seria prova la sua cultura economica, sociale e politica che non sempre si rivelò capace di ...
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LANTINI, Ferruccio
Benedetta Garzarelli
Nacque a Desio, in provincia di Milano, il 24 ag. 1886, da Giuseppe, funzionario delle Ferrovie dello Stato, repubblicano e massone, e Rosa De Medici.
Ancora [...] dell'Istituto nazionale fascista per la previdenza sociale (INFPS), organismo istituito nel marzo 1933 in seguito alla trasformazione della Cassa nazionale per le assicurazioni sociali. Negli anni della sua presidenza, che si protrasse fino al ...
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GORINI, Paolo
Fulvio Conti
Nacque a Pavia il 28 genn. 1813 da Giovanni, professore di matematica, e da Martina Pelloli. Compì gli studi nella città natale, prima presso il ginnasio del collegio di S. [...] non aveva mai condiviso apertamente gli ideali del movimento socialista. Da liberale evoluzionista, convinto che la trasformazione della società potesse avvenire soltanto attraverso un'accorta opera di riforme promosse dalle classi dirigenti e non ...
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GUERCI, Cornelio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Langhirano (Parma) il 25 apr. 1857 da Michele e da Elena Sandri. Cresciuto in una famiglia di modesta condizione (ma dal padre, un "conservatore della vecchia [...] locale, mentre da un lato tornava a occuparsi dell'attività bancaria, dall'altro si dedicava con passione alla trasformazione della proprietà paterna in podere modello specializzandosi nella produzione granaria e in quella enologica: di quest'ultima ...
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BUONDELMONTI, Filippo
Gaspare De Caro
Figlio di Lorenzo di Andrea e di Francesca di Giovanni Del Bene, nacque in Firenze il 3 ag. 1434. Si addottorò in diritto civile e canonico ed esercitò per qualche [...] il B. non fu soltanto un puntuale esecutore: egli viene ricordato anche come uno dei più ostinati sostenitori della trasformazione della preminenza cittadina dei Medici in aperta signoria e pare che fosse tra quelli che nel 1515 confortarono Lorenzo ...
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GALLI (Galletti, Galletto), Enrico
Isabella Lazzarini
Figlio di ser Oliviero di Enrico, padovano, nacque intorno alla metà del Trecento.
Non sappiamo molto della famiglia, che pure, se non fece parte [...] di G.B. Verci, a cura di G. Ortalli - M. Knapton, Roma 1988, pp. 56, 60; S. Collodo, Una società in trasformazione. Padova tra XI e XV secolo, Padova 1990, p. 293; D. Gallo, Appunti per uno studio delle cancellerie signorili venete del Trecento, in ...
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CORVETTO, Luigi Emanuele
Giovanni Assereto
Nacque a Genova l'11 luglio 1756 (l'atto di nascita lo registra come "Crovetto", poiché tale era il nome, solo in seguito "italianizzato", della sua antica [...] ; ma voleva per esso il controllo statale, l'eliminazione di ogni intreccio tra funzioni pubbliche e private, la trasformazione in istituto di credito, quale mai era stato. Le motivazioni erano politiche: S. Giorgio doveva concentrare "le private ...
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BOBBA, Marcantonio
Lino Marini
Figlio primogenito di Alberto, conte palatino, e di Margherita Santamaria, nacque a Casale, nel marchesato di Monferrato, agli inizi del Cinquecento; ma non si sa con [...] particolare le sollecitazioni che avevano già avuto modo di farsi sentire al concilio di Trento. Sarebbe occorsa una trasformazione, allora impensabile, del modo stesso di governare gli Stati nei quali quel duplice lavoro si svolgeva. L'inevitabilità ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...