Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] , reclamanti quanto meno una politica di dispotisino illuminato e l'abbattimento dei privilegi parassitari che impedivano la trasformazione delle antiquate strutture pubbliche romane in uno Stato moderno.
Il primo privilegio abolito dal C. fu quello ...
Leggi Tutto
CAIROLI, Benedetto
Marziano Brignoli
Nacque a Pavia il 28 genn. 1825 da Carlo e da Adelaide Bono. Il padre, professore della facoltà medica e poi rettore dell'università di Pavia, proveniva da una famiglia [...] polacchi e ungheresi per una comune azione contro l'Austria. In quegli stessi anni il Mordini proponeva la trasformazione del movimento garibaldino in un regolare partito; il C. avversò la proposta sostenendo che i garibaldini dovevano continuare ...
Leggi Tutto
INNOCENZO IX, papa
Giovanni Pizzorusso
Giovanni Antonio Facchinetti nacque a Bologna il 20 luglio 1519 da una famiglia di origine ossolana, i Nocetti o della Noce. Il padre, Antonio, proveniva da Cravegna [...] crociata, nel contesto di un papato aggressivo come quello di Pio V, il Facchinetti sognava che la Lega si trasformasse in un fronte stabile antiprotestante sotto l'egida pontificia. Questa posizione intransigente, mantenuta anche con il nuovo papa ...
Leggi Tutto
Nato a Pallanza il 4 sett. 1850, unico figlio maschio del generale Raffaele e di Clementina Zoppi, divenne allievo a dieci anni del Collegio militare di Milano, a quindici dell'Accademia militare di Torino; [...] Libia e in Albania, pari alla forza di circa quattro divisioni, il completamento dell'equipaggiamento e dell'armamento individuale, la trasformazione delle batterie da campagna da sei a quattro pezzi, tutti a deformazione, la creazione di una modesta ...
Leggi Tutto
CONTRUCCI, Pietro
Nidia Danelon Vasoli
Nato il 27 genn. 1788 a Calamecca (frazione di Piteglio), nella montagna pistoiese, da Giovannantonio e Maria Pocci, in una famiglia di condizioni economiche assai [...] carcere presso il convento dei cappuccini. Ma anche questo cambiamento non diminuì la sua angoscia e il suo sgomento che si trasformarono in vera e propria malattia; anzi, in quei giorni, arrivava a maledire la politica e sperava di avere "tempo e ...
Leggi Tutto
FAINA, Eugenio
Carlo Travaglini
Nacque a San Venanzo (Terni) il 2 apr. 1846 da Claudio (conte di Civitella dei Conti dal 1852) e dalla pittrice Giuseppina Anselmi, torinese. Crebbe a San Venanzo nella [...] basi i processi di modernizzazione dell'agricoltura: un'istruzione agraria concepita più come componente essenziale di una trasformazione nel profondo della cultura e della mentalità dei proprietari, degli imprenditori e degli operatori agricoli che ...
Leggi Tutto
FOGLIANI SFORZA D'ARAGONA, Giovanni
Silvio De Majo
Nacque a Piacenza il 3 ott. 1697 dal marchese Giuseppe e da Rosa Malvicini Fontana, ultima della sua casata, ambedue discendenti di nobili famiglie [...] tempo prudenza e fermezza, intraprendenza e sicurezza.
I primi anni del suo mandato coincisero con un importante momento di trasformazione e di riassestamento per il Regno di Napoli, dovuto alla volontà di affrancarsi dall'influenza spagnola e di ...
Leggi Tutto
GAYDA, Virginio
Mauro Canali
Nacque a Roma, il 12 ag. 1885, da Stefano e Clotilde Stratta. Si laureò a Torino in scienze economiche e in seguito frequentò il laboratorio di economia politica Cognetti [...] direttore del Messaggero. In tale veste, contribuì in modo decisivo a condurre a termine la già avviata trasformazione del quotidiano romano da testata liberal-democratica di ispirazione nittiana, quale era stato, in giornale filofascista.
Essendo ...
Leggi Tutto
ANDRYANE, Alexandre-Philippe
Mario Mirri
Nato nei pressi di Parigi, nel 1797, da famiglia belga, era il secondogenito di Gandolfo, ricco possidente e commerciante di Parigi, "in rapporti di amicizia [...] al compito di riprendere i contatti con i centri settari della penisola e di trasmettere i documenti per la trasformazione dei "Sublimi Maestri Perfetti" nei "Veri Architetti", per sfuggire alle conseguenze degli arresti di quegli anni, egli sarebbe ...
Leggi Tutto
CESTARI (Cestaro), Giuseppe
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 12 dic. 1751 primogenito di Serafina de' Sio e di Giacomo Cestaro (questa la forma con cui il C. firmava la corrispondenza privata, [...] le notizie del Moniteur, letto segretamente in casa di E. de Fonseca Pimentel, e si esaltava all'idea di una trasformazione dell'Europa in repubblica universale, auspicando un governo in mano agli "uomini di lettere" come era avvenuto in Francia con ...
Leggi Tutto
trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...