Matematico, nato a Padova il 15 agosto 1912. Libero docente di Analisi matematica (1942) e professore incaricato di Calcolo numerico (1945-46) all'università di Roma, ha poi insegnato Analisi matematica [...] e poi nazionale (1978) dell'Accademia Nazionale dei Lincei.
Le sue ricerche hanno riguardato in particolare la trasformazione di Laplace, le equazioni lineari a derivate parziali e le equazioni differenziali ordinarie della meccanica non lineare, le ...
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singolare
singolare [agg. Der. del lat. singularis "proprio di uno solo"] [LSF] Di ente che si comporta in modo diverso dal normale, che presenta eccezioni rispetto a qualche proprietà, in contrapp. [...] : II 75 e; (b) di una funzione, punto in cui la funzione non è olomorfa; (c) di una trasformazione, punto in cui la trasformazione non è invertibile; (d) di un sistema di equazioni differenziali lineari, punto in cui la matrice rappresentativa del ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] equivalenza una (o a volte più di una) forma particolarmente semplice e definire i cambiamenti di coordinate che consentono di trasformare in tale forma una forma qualunque della classe. Quando il discriminante Δ è negativo, vi è una sola forma per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La rinascita delle matematiche
Pier Daniele Napolitani
Il problema
Quando, sul finire del 17° sec., nasce il nuovo universo newtoniano, al tempo stesso vedono la luce nuovi oggetti matematici (polinomi, [...] mathematica, ma anche principi di una matematica nuova, inizi e fondamenti di quella che oggi conosciamo.
Questa trasformazione non nasce dal nulla, ovviamente. Ha i suoi antecedenti immediati nelle innovazioni introdotte durante il Seicento – in ...
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Leggi di scala
Luciano Pietronero
Le leggi di scala riguardano il comportamento di una struttura in funzione della scala da cui la si guarda. Per i sistemi regolari, sia matematici sia fisici e naturali, [...] La media si riferisce a tutti i punti della struttura considerati come origine. Da un punto di vista matematico l'invarianza per trasformazioni di scala implica che, cambiando la scala della variabile da r a r′=br, la funzione Γ(r′) sia identica a Γ ...
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reversibile
reversìbile [agg. Der. del part. pass. reversus del lat. reverti "rivolgersi", comp. di re- "indietro" e vertere "volgere"] [LSF] Generic., di dispositivo, macchina o, astrattamente, di processo [...] , macchina sincrona o a corrente continua capace di funzionare sia da motore che da generatore; si dice, anche, di trasformatore relativ. al possibile scambio di ruoli tra primario e secondario. ◆ [FTC] [MCF] Macchina idraulica r.: turbina capace di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La scuola di geometria algebrica italiana
Alberto Conte
Ciro Ciliberto
La scuola di geometria algebrica italiana
Gli inizi: Luigi Cremona e [...] tra curve di genere g e suddivide i campi di funzioni razionali su curve, ossia le curve di genere g a meno di trasformazioni birazionali, in classi, dipendenti da un certo numero di parametri continui o 'moduli', da lui valutati in 0 se g=0 (curve ...
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bilineare
bilineare [agg. Comp. di bi- e lineare "doppiamente lineare"] [ALG] Applicazione b.: se A, B, C sono spazi vettoriali sullo stesso campo K, è un'applicazione f di A╳B in C tale che, per ogni [...] compaiono, al più, al primo grado. ◆ [ANM] Forma b.: v. forme differenziali: II 687 d. ◆ [ALG] Trasformazione b.: lo stesso che applicazione b. (v. sopra). ◆ [ELT] Trasformazione b. di segnali: v. segnali, elaborazione numerica dei: V 132 f. ...
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Nel linguaggio scientifico, si dice di ente o grandezza, e anche di espressione matematica o di espressione indicante un legame tra certe grandezze, che non muti operando particolari cambiamenti di variabili [...] . Un sottogruppo H di un gruppo G si dirà invece i. (o normale) quando è mutato in sé da una particolare classe di trasformazioni: quella degli automorfismi interni di G(H) è i. quando gHg−1=H, qualunque sia g in G. Esempi di invarianti sono: l ...
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spettro In varie discipline scientifiche e tecniche, termine frequentemente usato per indicare la composizione armonica di una grandezza variabile nel tempo.
Botanica
S. biologico Lo s. ottenuto dalle [...] sé, si dice s. di T, e si indica con σ(T), l’insieme dei numeri complessi λ tale che non sia invertibile su tutto B la trasformazione λI−T, dove I è l’identità di B in sé. Si dice invece insieme risolvente di T e si indica con ρ(T) l’insieme di tutti ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...