Vedi AGORA dell'anno: 1958 - 1994
AGORÀ (ἀγορά)
G. Becatti
Il nome deriva dalla stessa radice di ἀγείρω = raduno, e indica nel mondo omerico l'assemblea dei liberi; più tardi passò a significare il luogo [...] frequentare il mercato. I progressi economici, le nuove condizioni di vita sociale e politicà del V sec. si riflettono in questa trasformazione dell'agorà. L'a. di Atene era stata dai primi anni del VI sec. il centro e il teatro della democrazia ...
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VENETO
M. Merotto Ghedini
(lat. Venetus)
Regione dell'Italia nordorientale, parte centrale dell'area già abitata dagli antichi Veneti, dai quali avrebbe preso voce la Venetia romana e, più oltre nel [...] . 12°, di impianto cruciforme caratterizzato da tre absidi semicilindriche inserite su una base quadrangolare.Una lenta ma costante trasformazione dei nuclei urbani si registra a partire dal 10° secolo. Nella regione scarsa fortuna ebbe la struttura ...
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LORINI, Buonaiuto (Bonaiuto)
Gerardo Doti
Non si conosce con esattezza l'anno di nascita di questo ingegnere militare nato a Firenze, da nobile e illustre famiglia, tra il 1537 e il 1538 (Writing on [...] territori della Repubblica veneta, dove era stata avviata dalla metà del Cinquecento una massiccia opera di adeguamento e trasformazione delle piazzeforti, per lo più sotto la direzione di ingegneri esterni, molti dei quali provenienti dal Granducato ...
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ERCOLANI, Giuseppe Maria
Giuseppe Miano
Nacque a Pergola (prov. Pesaro e Urbino) il 20 giugno 1672 da Agostino, marchese di Fornovo e Rocca Lanzona, e da Bianca Vincenti, nobile anconitana. Compì i [...] progetto urbanistico in qualità di sopraintendente generale dell'impresa.
Dal punto di vista architettonico, momento centrale della trasformazione settecentesca di Senigallia fu il progetto della palazzata a portici lungo il fiume; i tre edifici, da ...
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GRAZZINI, Benedetto (Benedetto da Rovezzano)
Gerardo Doti
Scultore, decoratore e architetto, nacque a Pistoia intorno al 1474 da maestro "Bartolommeo di Ricco di Grazino de' Grazini" e da "Francesca [...] ; l'elegante portico a colonne corinzie in sostituzione del più antico ambulacro o vestibolo; la cappella gentilizia, risultato della trasformazione dell'antica chiesetta parrocchiale di S. Stefano del Popolo.
Nel 1502 il G., insieme con Donato Benti ...
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BEAUVAIS
C. Lautier
(lat. Caesaromagus, Bellovacus)
Città della Francia nordorientale, capoluogo del dip. Oise, B. sorge sulla strada che univa Soissons ad Amiens passando per Senlis, nel punto da cui [...] è larga m. 16. Il coro, costituito da tre campate doppie e fiancheggiato da due navatelle per lato, con volte parzialmente trasformate nel sec. 14°, è concluso da un'abside eptagonale, circondata da un deambulatorio semplice e da una corona di sette ...
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BOCOLI (Bocholis)
Alfredo Puerari
Famiglia di ingegneri noti con il soprannome di De Lera (del Hera), probabilmente derivante da una località del territorio cremonese. Attivi a Cremona dalla metà del [...] nel 1496 Bernardino lavorò nella chiesa di S. Agata (Puerari, 1967, p. 143 nota 139; la facciata è stata poi trasformata), costruì il palazzo Meli presso S. Michele e il palazzo Stanga a S. Vincenzo (attuale Istituto tecnico agrario; la facciata è ...
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GUGLIELMELLI, Arcangelo
Mauro Venditti
Non si conosce l'esatta data di nascita - comunque collocabile intorno alla metà del XVII secolo - di questo architetto e pittore napoletano, figlio di Marcello [...] barocca, opera di Bartolomeo e Pietro Ghetti.
Per i domenicani, a partire dal 1691, ampliò la chiesa della Sanità a Barra, trasformando l'impianto ellittico di fra' Nuvolo; ma anche qui, com'era avvenuto nel 1701 in S. Paolo Maggiore, egli venne ...
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ERWIN von Steinbach
V. Ascani
Architetto, capocantiere del duomo di Strasburgo per alcuni decenni, fino alla morte nel 1318.Perduta l'iscrizione - peraltro con buona probabilità apocrifa - su uno dei [...] . risiede nell'elaborazione e sistematizzazione del nuovo partito decorativo della doppia parete 'a schermo', che - anche se trasformazione di tema di origine romanica che conta contemporanei e significativi riferimenti ancora una volta nella Francia ...
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TORTOSA
M. Braune
(gr. ᾽ΑντάϱαδοϚ; lat. Constantia; arabo Ṭarṭūs)
Città della Siria, capoluogo del distretto omonimo, situata nella stretta fascia costiera sovrastata dai monti di al-Nuṣayriyya. Il [...] sono l'unica decorazione di questo semplice edificio dal rigore cistercense. La costruzione originaria appare alterata dalle trasformazioni e dalle aggiunte subìte per adibirlo ad abitazione: le finestre a lancetta appaiono tamponate e i contrafforti ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...