Ceramista inglese, nato nel 1730 a Burslem (Staffordshire) da una famiglia di vasai, morto nel 1795. Fece tirocinio presso la famiglia e dopo essere stato in società con J. Harrison, prima, e quindi con [...] in bianco su azzurro. Produsse anche decorazioni a lustro; ma la sua opera va considerata soprattutto per la trasformazione profondamente impressa al vecchio mondo ceramistico con un'attività veramente ammirevole e con la diffusione della terraglia ...
Leggi Tutto
CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] verso l'esterno.Con il tempo la grande dār a cortile centrale, dimora domestica delle classi più elevate del Cairo, andò trasformandosi sinché il suo centro non fu più il cortile a cielo aperto, già presente nelle prime abitazioni di al-Fusṭāṭ, ma ...
Leggi Tutto
MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] del modello antico del rilievo del sec. 3° è in rapporto alla trasposizione in chiave cristiana della divinità mitologica, trasformata in allegoria della salvazione nel rilievo del sec. 13°, in altri casi la ripresa di modelli classici in figurazioni ...
Leggi Tutto
MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] ogni epoca ha avuto di Dioniso. Così la raffigurazione delle m. seguita attraverso i secoli può mostrare il carattere e la trasformazione della religione di Dioniso.
a) Vasi a figure nere (attici e non attici; M. W. Edwards, 79 ss.). - Uno dei temi ...
Leggi Tutto
BERRETTINI, Pietro (Pietro da Cortona)
Giuliano Briganti
Nacque a Cortona, nella parrocchia di S. Cristoforo, il 1°nov. 1596, da Giovanni Berrettini e da Francesca Balestrari.
La famiglia dei Berrettini [...] nella chiesa il modello di legno e stucco a grandezza naturale, che fu rimosso solo nel 1664 nel corso della trasformazione realizzata dal Borromini. Caratteristico per il progetto del B., come anche per quello suo dell'apparato in S. Lorenzo, era ...
Leggi Tutto
BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] Plautus vortit barbare; più tardi, con il crescere della potenza e della cultura di Roma, la parola subì la stessa trasformazione di significato di quella greca, assumendo però anche una sfumatura di ferocia e di terribilità, per cui b., oltre ad ...
Leggi Tutto
FRANCIA
F. Dumas
(franc. France)
Ridotta a espressione geografica, la F., per la sua forma, è l'Hexagone, come l'Italia è lo Stivale. A dare un nome proprio a questa figura geometrica provvidero i Romani. [...] Linguadoca, come venne chiamata la Narbonese Prima) rispetto alla F. della lingua d'oïl, dove il latino ebbe una trasformazione molto più radicale. Solo nel 1271, dopo che la diffusione massiva dell'eresia catara ebbe creato un ulteriore motivo di ...
Leggi Tutto
ERSOCH, Gioacchino
Alberto Racheli
Nacque a Roma il 6 luglio 1815 da Giuseppe Herzog, funzionario pontificio, e da Teresa Rudolf von Rhor. Fu egli stesso a fare modificare il proprio cognome italianizzando [...] per famiglie non abbienti adiacente alla basilica di S. Crisogono progettate da E. Calderari e ai lavori di trasformazione del palazzo senatorio in Campidoglio per allogarvi la nuova sede degli uffici comunali, sempre su progetto del Calderari, che ...
Leggi Tutto
TICINO
C. Jäggi
Cantone della Svizzera, con capoluogo Bellinzona, il cui territorio, sul versante meridionale svizzero delle Alpi, è attraversato dal primo tratto dell'omonimo fiume e confina a N-O [...] il S. Bernardino, quello di Lucomagno e il S. Gottardo. Tuttavia, nella regione non si giunse mai a una completa trasformazione della cultura autoctona a opera dei Romani, i quali modificarono le esistenti strutture culturali e giuridiche in maniera ...
Leggi Tutto
FALLICA, Alfio
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Paternò (Catania) il 18 apr. 1898 da Salvatore, agricoltore, e Maria Russo. Frequentò la scuola superiore di architettura di Roma e già prima della laurea [...] a Catania (il disegno, che evoca atmosfere dechirichiane, si trova a Catania, presso la figlia del F. Mariela), la trasformazione della casetta di proprietà Cutore e David sull'Etna, la sistemazione del padiglione della Camera di commercio a Milano ...
Leggi Tutto
trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...