COPPINO, Michele
Giuseppe Talamo
Nato ad Alba (Cuneo) il 1°apr. 1822 da famiglia modesta (il padre, Giovanni, era ciabattino e la madre, Maria Mancardi, cucitrice) il C. compì i primi studi, con successo, [...] tempi brevi (15 luglio 1877), una legge che, con tutti i suoi limiti, segnò un momento decisivo nella trasformazione delle istituzioni scolastiche in Italia e rappresentò una delle manifestazioni più concrete di quella volontà di rinnovamento che la ...
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MALVEZZI CAMPEGGI, Alfonso
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Bologna l'11 ag. 1846 dal conte Carlo, facoltoso proprietario terriero, e da Vittoria Ranuzzi. Sin da giovane militò nel movimento cattolico e [...] e iconografia, a cura di G. Malvezzi Campeggi, Roma 1996, p. 268; A. Ciampani, Cattolici e liberali durante la trasformazione dei partiti. La "questione di Roma" tra politica nazionale e progetti vaticani (1876-1883), Roma 2000, pp. 164, 204 ...
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BASTA, Giorgio
Gaspare De Caro
Nacque intorno al 1540 a Rocca, in Terra d'Otranto, benché una tradizione bibliografica lo vo.; glia nato nel Monferrato, a Rocca sul Tanaro.
Era figlio di Demetrio, un [...] spagnola nella campagna per la conquista di Namur, Alessandro aveva infatti deciso di accelerare il processo di trasformazione dell'arma, sostituendo ai vecchi ufficiali giovani elementi le cui qualità militari maggiormente si adattassero alle nuove ...
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PEDROTTI, Giovanni
Mariapia Bigaran
PEDROTTI, Giovanni. – Nacque a Rovereto il 26 maggio 1867 da Antonio e Clotilde Balista.
Il padre Antonio apparteneva a una famiglia benestante imparentata con la [...] e protagonista della vita pubblica. La sua figura fu emblematica del mondo notabiliare e insieme della sua radicale trasformazione nel corso del Novecento. Cultore di botanica e pubblicista, collaborò a riviste locali e nazionali, dedicandosi a studi ...
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DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo [...] controllare da vicino la direzione dell'Istituto proprio nel periodo di massima espansione dei suoi investimenti e di più rapida trasformazione di tutta l'economia lombarda" (cfr. M. G. Rossi, Le origini del partito cattolico, Roma 1977, p. 290). Si ...
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GENTILE, Tommaso
Norbert Kamp
Figlio di Bernardo di Simone, appartenente a una nobile famiglia la cui presenza è attestata nel Salento a partire dall'ultimo decennio del XII secolo, dovette nascere [...] determinante a ristabilire la supremazia sveva in Puglia. Il suo stretto legame con Federico II comportò per Simone la trasformazione dei beni della sua famiglia in feudi dipendenti direttamente dalla Corona, ma anche la scelta di uno dei suoi ...
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DORIA PAMPHILI LANDI, Filippo Andrea
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 28 sett. 1813, secondogenito del principe Luigi Giovanni Andrea e di Teresa Orsini dei duchi di Gravina. Nel 1839 sposò Mary [...] della villa sul Gianicolo, con l'acquisto anche di villa Giraud, di villa Ferroni e di villa Corsini, e alla trasformazione di alcune parti delle costruzioni e dei giardini, che subirono gravi danni con l'assedio francese del 1849, il D. dedicò ...
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CAMPELLO, Francesco
Ugolino Nicolini
Figlio di Buonconte dei conti di Campello di Spoleto, appartenne a quella nobiltà che, durante l'esilio dei papi in Avignone, si distinse, salvo rare eccezioni, [...] . L'ufficio a cui era stato destinato il C., che succedeva a Iacopo "de Agusellis" da Cesena, aveva subito una grande trasformazione tra il 1353 e il 1354, ad opera dell'Albornoz, non solo nel nome ma anche nelle attribuzioni. Le competenze ordinarie ...
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GATTI, Gerolamo
Giuseppe Sircana
Salvatore Vicario
Nacque il 16 luglio 1866 a Gonzaga, in provincia di Mantova, da Federico e da Zeffira Sofia Orsi. Laureatosi nel 1891 in medicina e chirurgia all'Università [...] tipici del capitalismo. Dopo che al congresso socialista di Firenze del 1896 venne riaffermata la tesi della inevitabile trasformazione dei piccoli proprietari in proletari, nel successivo congresso di Bologna del 1897 proprio il G. fu chiamato a ...
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COSTAMAGNA, Carlo
Marco Cupellaro
Nacque a Quiliano (Savona) il 24 sett. 1881 da Eligio e da Emma Perdusio. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nella magistratura, arrivando fino al grado di consigliere [...] moderno" (cfr. Professori ebrei e dottrina ebraica, ibid., IX [1938], pp. 490-93; La mentalità borghese e la trasformazione fascista dello Stato, ibid., pp. 676 ss.); ma criticò il concetto deterministico di razza proprio del nazional-socialismo, che ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...