FOSCARINI, Giacomo (Jacopo)
Roberto Zago
Primogenito di Alvise di Andrea del ramo di S. Fosca, e di Marietta Donà, nacque a Venezia il 5 apr. 1523, probabilmente a S. Sofia, ove la famiglia dimorava.
Il [...] a compiere il tirocinio d'affari. I due costituirono una compagnia mercantile che prosperò a lungo. Il legame di interessi si trasformò poi in una solida amicizia che durò per tutta la vita. Il F. acquisì ben presto solida reputazione nei circoli ...
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BERTANI, Agostino
Bruno Di Porto
Nacque a Milano, il 19 ott. 1812, da Francesco e da Giuseppina Parravicini. In famiglia si coltivavano i ricordi del periodo francese e del Regno italico, si mantenevano [...] il 21 sul Giornale ufficiale di Napoli, il governo dittatoriale ordinò, oltre alla soppressione dei gesuiti, la trasformazione in patrimonio nazionale dei beni delle mense vescovili, garantendo in cambio emolumenti per i vescovi e un dignitoso ...
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CARLO EMANUELE II, duca di Savoia
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 20 giugno 1634, secondogenito di Vittorio Amedeo I e di Cristina di Borbone, sorella di Luigi XIII. Successo al padre (dopo la [...] soccorrere in qualche modo le casse ducali, e per lo stesso scopo giunse a introdurre nuove imposte ci a trasformare certi gravosi carichi straordinari, come il "sussidio militare", in contributi ordinari.
Tuttavia l'imposizione di nuove gabelle e la ...
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CABRINI, Angiolo
SSantarelli
Nacque a Codogno (Milano) il 9 marzo 1869 da Emilio e da Rosa Pedrazzini. Giovanissimo aderì al partito operaio e nel 1892 fu tra i fondatori del Partito socialista, nel [...] approntati dallo Stato. La sua fiducia quasi illimitata nelle leggi e nelle istituzioni come mezzo principale per la trasformazione della società fa di lui "il più riformista dei riformisti italiani" (F. Manzotti, Il socialismo riformista, p. 99 ...
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CALAMANDREI, Piero
Stefano Rodotà
Nacque a Firenze il 21 apr. 1889 da Rodolfo e Laudomia Pimpinelli. La sua educazione si svolse quieta e severa, in un ambiente in cui le idealità mazziniane del padre, [...] giustizia nella Germania nazista: non le debolezze di un ceto di giuristi traviato da cattive dottrine, ma la brutale trasformazione della magistratura in una polizia politica al servizio del regime.
Nel 1941 il C. aderì al movimento di "Giustizia ...
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GOFFREDO Malaterra
Francesco Panarelli
G. è autore di una cronaca in quattro libri che, nella sua edizione più recente, è intitolata De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti [...] era in mano latina, e G. è attento a ricordare che duca e conte restaurarono l'antica sede arcivescovile, già trasformata in moschea, e reinsediarono l'arcivescovo greco che la città ancora ospitava. Quanto alla divisione delle terre di Sicilia, G ...
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CARLETTI, Francesco
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Nacque presumibilmente a Firenze nel 1573 o 1574, primogenito di Antonio, discendente da una antica famiglia fiorentina di mercanti, e da Lucrezia Macinghi.
Antonio aveva a lungo [...] .
L'importanza dell'opera risiede invece nel suo carattere di testimonianza diretta di una situazione storica ancora largamente in trasformazione, nel fatto che il C. coglie sul nascere una serie di processi e di rapporti sui quali poi si costruirà ...
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BOSCO, Rosario Garibaldi
Bruno Anatra
Nacque a Palermo il 28 luglio del 1866 da Niccolò e Teresa Patorno, in una famiglia della media borghesia di idee democratiche. Conseguito il diploma di ragioniere, [...] , la costituzione di un partito socialista siciliano), e quelli, come Lo Sardo, che si battevano per la "trasformazione economica della società", su posizioni più radicali dello stesso Lazzari. Il contrasto tra "transigenti" ed "intransigenti", in ...
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BAIAMONTI, Antonio
Angela Tamborra
Nato a Spalato in Dalmazia, il 3 sett. 1822, da nobile famiglia probabilmente originaria di Parenzo in Istria, e divenuta spalatina da oltre trecento anni, il B. ricevette [...] su due fronti, ora uniti, rappresentati dalle autorità austriache e dall'elemento slavo. Gli "unionisti" croati, dopo la trasformazione dell'Austria-Ungheria in monarchia costituzionale con l'Ausgleich del 1867, si posero su un piano di stretto ...
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PANUNZIO, Sergio
Fulco Lanchester
– Nacque a Molfetta (Bari) da Vito e Giuseppina Poli il 20 luglio 1886.
Figlio di una famiglia dell’alta borghesia, dopo aver frequentato il locale liceo Leonardo da [...] , come dimostra la consapevolezza dell’incapacità delle facoltà di Scienze politiche di giocare un ruolo decisivo nella trasformazione radicale della nuova classe dirigente.
Panunzio fu anche componente del direttivo dell’Istituto di cultura fascista ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...