rivoluzione permanente
Il predicato «permanente» applicato alla rivoluzione si trova già in scritti di K. Marx del 1844 (Zur Judenfrage), di P.-J. Proudhon del 1848 (Toast à la Révolution), di F.J. Stahl [...] ; di là dal mutamento dell’assetto costituzionale, che è stato visto sovente concludersi in tempi rapidi, la progettata trasformazione dei rapporti sociali ed economici, l’eliminazione di ogni forma di sfruttamento e di alienazione, l’abbattimento ...
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Nzinga (o Joao I)
Nzinga
(o João I) Mwene («re») del Congo (m. 1506). In contatto con i portoghesi dal 1482, N. accettò di essere battezzato il 3 maggio 1491 con il nome di João I, in onore del re [...] ribelli del regno. Al momento della morte N. era tuttavia ritornato da tempo alle pratiche religiose locali. Il processo di trasformazione religiosa fu invece perseguito con maggiore fervore dal figlio di N., Alfonso I nell’intento di rafforzare la ...
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Città dell’Arabia Saudita (918.889 ab. nel 2004), nel Hegiaz, a 402 m s.l.m. in una fertile oasi, al centro di una estesa pianura; capoluogo dell’omonima provincia. Comunica con la costa del Mar Rosso, [...] Stato che, dopo la morte del profeta, assurse a vastissimo impero. Ma la trasformazione politica ed economica che questi eventi produssero nella vita araba, trasformò M. in città di provincia e Damasco in capitale. Circondata di venerazione come ...
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barbariche, invasioni
Chiara Frugoni
La fine del mondo antico
Alla fine del 4° secolo d.C. l'Occidente era povero, in piena decadenza; l'Oriente invece era ricco, con grandi e belle città. Di fronte [...] invasioni si trattò di migrazioni di interi popoli, venuti a occupare un mondo in disfacimento, del quale accelerarono la trasformazione. La fine dell'Impero Romano d'Occidente coincise infatti con il nascere dei regni romano-barbarici: così li hanno ...
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Generale (Bally Longford, Kerry, Irlanda, 1850 - Mare del Nord 1916). Ufficiale britannico, nel 1882 passò nell'esercito egiziano, di cui divenne comandante (1896), e che riorganizzò e inquadrò con ufficiali [...] Australia e Nuova Zelanda. Tornato in patria, fu nominato (1914) ministro della Guerra, e operò la grande trasformazione dell'esercito britannico dal volontariato alla coscrizione: nel maggio 1916 ben 33 divisioni (le cosiddette Kitchener's Divisions ...
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VALSECCHI, Franco
Storico, nato a Milano il 27 ottobre 1903. Dopo aver insegnato storia della cultura italiana nell'univ. di Lipsia dal 1932 al 1934, e, dal 1934 al 1939, storia italiana all'univ. di [...] Roma.
Partito da interessi letterarî (Giosuè Carducci, Bologna 1928), due problemi l'hanno soprattutto attratto: la trasformazione dello stato e della società all'epoca dell'Illuminismo; il Risorgimento italiano come problema europeo. Le fondamentali ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] in Clio, II (1966), p. 314; III (1967), pp. 231-248. Sulla vicenda politica dal '76 all'87 e sulla questione del trasformismo: L. Zini, Dei criteri e dei modi di governo della Sinistra nel Regno d'Italia. Lettere e note, Bologna 1880; N. Marselli, La ...
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Storico inglese (Epsom, Surrey, 1919 - Princeton 1999). Formatosi alla scuola inglese di storia economico-sociale (R. H. Tawney, Ch. Hill, H. R. Trevor-Roper), insegnò nelle maggiori università britanniche [...] The crisis of the aristocracy, 1558-1641 (1965; trad. it. 1972), tentò una ricostruzione globale del processo di crisi e trasformazione subito dall'aristocrazia inglese nel periodo che va dall'ascesa al trono di Elisabetta I allo scoppio della guerra ...
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Comune della prov. di Venezia (151,4 km2 con 11.919 ab. nel 2007). Frequentato centro balneare, è situato presso la foce del fiume Livenza, non lontano dalla confluenza del Lemene, in una zona lagunare. [...] e le basi del commercio veneziano d’oltralpe, ma dopo la seconda metà del 15° sec. decadde per la trasformazione morfologica subita progressivamente dalla laguna veneta che ne rese impossibili le comunicazioni fino a che non fu iniziata l’opera di ...
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. Termine largamente diffuso durante la guerra mondiale per designare, sia gli appartenenti ad armi, corpi o reparti combattenti del R. Esercito o della R. Marina, sia le truppe di terra o di mare mobilitate [...] 'istituto per iniziare, in varie regioni d'Italia, sulle sue tenute o su quelle acquistate o espropriate, le prime trasformazioni fondiarie e per procedere a nuove vaste lottizzazioni di latifondi.
Una più organica e decisiva riforma dell'istituto si ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...