MODELLO LINEARE
Attilio Gardini
Nella statistica il m.l. è una tecnica per l'analisi delle relazioni tra fenomeni. In generale il modello è costituito da un sistema di equazioni, lineari nei parametri, [...] capitale (k), pur essendo non lineare nei parametri (a, b, c), può essere analizzata col modello statistico lineare, poiché definendo le trasformazioni
la [9] può scriversi:
yi=a+b xi+c zi+vi [10]
e può essere analizzata utilizzando il m.lineare.
L ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] dt2/2=a′3dM′2/Θ. Ponendo S/Θ=μ, J/Θ=μ′, egli ottenne per le equazioni [2] e [3] le seguenti espressioni (per la trasformazione della [4] si veda più avanti):
Le equazioni [8] e [9] contengono nei membri di destra le variabili r, r′, v, θ e ψ. Con ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Dalla prospettiva dei pittori alla prospettiva dei matematici
Pietro Roccasecca
Il progressivo abbandono nei dipinti su tavola dei fondi oro in favore di paesaggi e vedute urbane, l’attenzione al naturale [...] del trattato di Alhacen presso gli artisti fiorentini del Quattrocento non può essere stata senza conseguenze per la trasformazione della rappresentazione pittorica in senso naturalistico avvenuta proprio in quegli anni.
La traduzione volgare del De ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Lo sviluppo della matematica di Apollonio: Desargues, Pascal¿
Paolo Freguglia
Lo sviluppo della matematica di Apollonio: Desargues, Pascal e le [...] delle nozioni primitive euclidee ed era considerata in sostanza la nozione di trasformazione proiettiva; era inoltre messa in luce l'invarianza per tali trasformazioni di relazioni tra punti, come nel caso dell'involuzione, nozione introdotta ...
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PASCAL, Ernesto
Maria Rosaria Enea
PASCAL, Ernesto. – Nacque a Napoli il 7 febbraio 1865 da Stefano, membro di una famiglia francese di commercianti tarasconesi, e da Maria Gaetana Zapegna.
Compì i [...] , i cui elementi si formano con i coefficienti della forma e la cui caratteristica è invariante rispetto alle trasformazioni della forma stessa, alle quali Pascal dedicò anche successivamente alcuni lavori.
La determinazione di ulteriori invarianti e ...
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Termine con cui è anche chiamata l'algebra combinatoria, disciplina che studia, piuttosto che le strutture algebriche classiche (gruppo, anello, corpo, ecc.), le strutture algebriche di tipo più semplice, [...] ; un caso importante è quello in cui lo spazio consta di funzioni sui naturali o sugli interi e la trasformazione è indotta da uno shift. Le iterazioni dello shift descrivono efficacemente la combinatoria dei naturali.
Interazioni come queste, con ...
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GIORDANO, Annibale Giuseppe Nicolò
Giuseppe Fonseca
Nacque ad Astalonga, frazione di San Giuseppe d'Ottajano (oggi San Giuseppe Vesuviano), il 20 nov. 1769 da Michele, medico nella corte di Ferdinando [...] in patria le navi furono costrette da una tempesta a sostare in rada fino al 29 genn. 1793. Questa sosta forzata si trasformò in occasione di contatti tra l'ammiraglio giacobino e i patrioti napoletani. Tra i molti che salirono sulla "Languedoc", la ...
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BELTRAMI, Eugenio
Nicola Virgopia
Nacque a Cremona il 16 nov. 1835. Compiuti gli studi secondari nel ginnasio liceo di Cremona, s'iscrisse nel 1853 alla scuola di matematica dell'università di Pavia, [...] inoltre la superficie e il volume della pseudosfera e viene dimostrato che essa è l'unica superficie di rotazione che, trasformata per via di flessione in un'altra superficie di rivoluzione, dà luogo ad una superficie identica alla prima. Risoluzione ...
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GENOCCHI, Angelo
Livia Giacardi
Nacque a Piacenza il 5 marzo 1817 da Carlo, agiato possidente, e da Carolina Locatelli. Fin da giovanissimo il G. si distinse negli studi, in particolar modo in quelli [...] il G. prende l'avvio da alcuni lavori di K.G.J. Jacobi, in particolare da un teorema relativo alla trasformazione delle funzioni ellittiche. Jacobi era pervenuto a certe equazioni differenziali, la cui risoluzione avrebbe dovuto facilitare il calcolo ...
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Fisico e matematico (Woolsthorpe, Lincolnshire, 1642 - Londra 1727). Di famiglia agiata ma priva di istruzione, N. fu avviato agli studî dal ramo familiare materno, gli Ayscough (o Askew). Frequentò così [...] al loro posto (ma il contenuto venne conservato, con la sola eccezione della terza ipotesi sulla possibilità di trasformazione universale della materia) due sezioni: le Regulae philosophandi e i Phaenomena. Le prime verranno considerate il manifesto ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...