Regione dell’Italia centrale (9.401,38 km2 con 1.512.672 ab. nel 2020, ripartiti in 228 Comuni; densità 160 ab./km2), che dall’Appennino si estende sul versante adriatico, affacciandosi sulla costa per [...] esportazioni regionali. La crisi non ha interessato i comparti connessi all’edilizia (lavorazione del legno-mobilificio e trasformazione dei minerali non metalliferi) e quello alimentare; hanno invece ridotto i livelli di attività le imprese tessili ...
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Malta Stato insulare dell’Europa meridionale. Il suo territorio, un arcipelago esteso per circa 50 km da NO a SE e formato da due isole maggiori (Malta, 245,7 km2 e Gozo, 67,1 km2) e da altri tre isolotti [...] miti ed estati calde e secche; le piogge sono scarse, intorno ai 700 mm annui.
M. è un paese in trasformazione, nel quale alcuni aspetti arcaici, pur sempre meno numerosi, coesistono con forti impulsi alla modernizzazione. La popolazione continua a ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] capitale, molte zone hanno gravitato per secoli, con cospicui fenomeni di inurbamento, che, col tempo, hanno provocato la trasformazione e perfino la ‘degenerazione’, sul piano demografico e urbanistico, della città; la quale, del resto, pur avendo a ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] I (842-850) sono S. Miguel de Lillo (notevole decorazione scultorea), la cappella di S. Cristina de Lena e il palazzo del Naranco, trasformato in S. Maria di Naranco (a due piani, quello inferiore voltato a botte). Un’ultima fase di arte asturiana è ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] più semplici, mentre per le altre è necessario dotare la s. di nuovi strumenti, e cioè le regole di trasformazione. Chomsky, considerando la creatività sintattica il carattere più importante di una lingua, elaborò la s. come il meccanismo capace ...
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GRAMMATICA GENERATIVA
Giulio Lepschy
. La g. g. (di cui la g. trasformazionale è il tipo più importante) costituisce la maggiore novità nella linguistica teorica contemporanea. È stata ideata e costruita [...] nella struttura profonda. La struttura profonda di una frase passiva potrà essere rappresentata come nella fig. 3, e la trasformazione avrà questa forma: GN1 - Aus - V - GN2 - essere - -to - da → GN2 - Aus - essere - -to - V - da - GN1. Il processo ...
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(lat. Italici) Antica denominazione comprensiva delle popolazioni dell’Italia centro-meridionale, eccettuati gli abitanti delle Puglie (Iapigi), gli Etruschi e i coloni greci (Italioti) trapiantatisi nelle [...] .
La fine del 6° sec. a.C. rappresentò per gran parte delle genti italiche un momento di rottura e trasformazione, dovuto a profondi mutamenti politici. Se il territorio della Puglia sembra sviluppare un’edilizia stabile in centri che assumono ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] portato alla scomparsa o alla marginalizzazione di molti altri tipi grafici; esse stesse furono modificate tipologicamente da forti trasformazioni, che portarono in campo latino alla nascita della minuscola (2°-3° secolo) e dell'onciale (4° secolo) e ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] più frequenti nell'uso odierno (1886) di G. Rigutini. L'unità d'Italia coincise con un'epoca di profonda trasformazione della società, nella quale si diffuse progressivamente l'educazione popolare e si avvertì la necessità di una lingua nazionale che ...
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La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del [...] i figli delle classi operaie e contadine, si affacciarono per la prima volta alla scuola superiore, e questa radicale trasformazione nella composizione del pubblico scolastico non fu indolore» (Lo Duca 2003: 22). All’epoca la società italiana era ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...