Nencioni, Giovanni
Maurizio Trifone
Storico della lingua, nato a Firenze l'11 settembre 1911. Ha insegnato glottologia nella facoltà di Lettere di Bari (1950-52), storia della lingua italiana nella [...] e moderno nei suoi aspetti sia istituzionali sia stilistici. In particolare, ha analizzato il processo di trasformazione dell'italiano da lingua scritta a lingua diffusamente parlata, ricollegandolo a vicende e mutamenti socioculturali e inserendolo ...
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Vicino Oriente antico. Liste lessicali e tassonomie
Hermann Hunger
Alfonso Archi
Liste lessicali e tassonomie
Mesopotamia
di Hermann Hunge
Evoluzione delle liste lessicali
Le liste costituiscono un [...] partire da questo periodo, anche liste bilingui.
c) La struttura e il contenuto delle liste lessicali subirono un'ulteriore trasformazione verso la metà del II millennio. Ancora una volta, il periodo decisivo non è ben documentato in Mesopotamia, ma ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] con l’ausilio dei loro dipendenti, cioè dei samurai che, nei due secoli e mezzo di egemonia dei Tokugawa, si trasformarono in amministratori. Nei rapporti con l’esterno dal 1641 i Tokugawa misero in atto la politica del sakoku («paese chiuso»). Tutti ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210)
Aldo G. Gargani
Alberto M. Mioni
Luigi Rosiello
Paolo Ramat
Filosofia. - Nel Novecento il linguaggio è divenuto un tema centrale della ricerca filosofica, [...] , elaborava una teoria formale delle forme linguistiche di un sistema simbolico codificando le regole di formazione e di trasformazione delle strutture linguistiche, cioè le definizioni di enunciato e di conseguenza entro il sistema dato, senza fare ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] delle rime impone di leggere peri 'perisce', forma pienamente siciliana, conservata intatta da V […], sia pure con la trasformazione del soggetto da plurale a singolare" (Concordanze, 1992, p. CLXXXVa);
Anonimo, La gran sovrabbondansa (ed. R. Gualdo ...
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(ladino Grischun; ted. Graubünden; fr. Grison) Stato federato della Svizzera (7105 km2 con 188.762 ab. nel 2007; densità 26,5 ab./km2). Il più vasto dei cantoni svizzeri (occupa 1/6 del territorio del [...] fece uno Stato ecclesiastico-feudale sotto il vescovo di Coira. Nella seconda metà del 13° sec. subì una profonda trasformazione per l’immigrazione dei Vallesi, di dialetto tedesco. Nel 1363 le comunità sud-orientali della Rezia si raccolsero nella ...
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Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] La sua abolizione alla Restaurazione e l’integrale incorporazione della S. nel Regno delle Due Sicilie (1816; ➔ Napoli) trasformarono il desiderio di privilegi in un ostinato separatismo, che costituì la nota dominante della storia siciliana dal moto ...
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Logico e filosofo del linguaggio (Vienna 1889 - Cambridge, Inghilterra, 1951). Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'univ. di Manchester, per dedicarsi alla matematica e ai suoi fondamenti logici; [...] pura, non avendo significato empirico, sarebbero pure tautologie, "pseudo-proposizioni", e risulterebbero dalla trasformazione dei segni linguistici. Le proposizioni della filosofia tradizionale, non riconducibili né alle proposizioni elementari di ...
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Linguista francese (Mont-Saint-Aignan 1893 - Montpellier 1954). Studioso delle lingue slave, del tedesco e del francese, scrisse tra le altre opere Éléments de syntaxe structurale (post., 1959), grande [...] frasi hanno una forte somiglianza formale con gli "alberi" di Chomsky, e la sua "traslazione" svolge un ruolo simile alla "trasformazione" dello stesso Chomsky, ma la sua impostazione teorica è fondamentalmente diversa. Non a caso T., con J. O. H ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] elementi che oggi diremmo strutturali della lingua (i quali non possono mutare) e quelli che invece si adattano alle trasformazioni senza danno per il sistema. Il contributo più notevole e più noto di Cesarotti riguarda dunque il funzionamento e la ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...