Švankmajer, Jan
Eusebio Ciccotti
Pittore e regista ceco del cinema d'animazione, nato a Praga il 4 settembre 1934. Autore di grande forza innovativa, fortemente influenzato dal Surrealismo francese [...] di gusto surrealista e grottesco, espresse attraverso il nonsense, la libera associazione di oggetti e azioni, la trasformazione delle misteriose proprietà fisiche degli oggetti, il sogno a occhi aperti. Poetica sviluppata anche nei successivi J.S ...
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Fotografa statunitense (Springfield, Ohio, 1898 - Monson, Maine, 1991), famosa ritrattista. Dopo la prima guerra mondiale visse a New York, dove ebbe contatti con M. Duchamp e Man-Ray. Trasferitasi in [...] parte alla stampa. Di nuovo a New York, lavorò per le riviste Fortune e Life (1930), espose i suoi servizi sulla trasformazione della città (1935, Museum of the city of New York), pubblicandoli nel 1939 (Changing New York), e insegnò alla New school ...
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Drammaturgo (Parigi 1606 - ivi 1658). Fece rappresentare e pubblicò fra il 1628 e il 1655 una ventina di opere drammatiche, che contano nella storia del teatro francese della prima metà del secolo per [...] sono rigorosamente osservate. La sua opera migliore è tuttavia una commedia, Les vendanges de Suresnes (1635), che segna una trasformazione della pastorale in commedia di costumi, anche per l'ambiente parigino che rappresenta, e s'ispira in parte al ...
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Architetto (Stanz, presso Landeck, Tirolo, 1658 - Sankt Pölten, Austria Inferiore, 1726). Tra i principali esponenti del barocco austriaco, fu influenzato dalle opere di H. G. Asam, di J. B. Fischer von [...] le altre opere vanno anche ricordati il rifacimento dei monasteri agostiniani di Sankt Florian (1708-15, iniziati da C. A. Carlone nel 1686) e di Herzogenburg (1725-28); la trasformazione della navata della chiesa romanica di Sankt Pölten (1721-22). ...
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GUIDINI, Augusto
Giuseppe Miano
Ultimo dei cinque figli di Pietro, pittore e decoratore attivo prevalentemente a Venezia, e di Teresa Calloni, nacque a Barbengo, presso Lugano, in Canton Ticino il 1° [...] (1875-80) diventerà in seguito famosa per il parco; ma resero ancor più noto il G. la cosiddetta villa ducale, trasformazione e ampliamento del palazzo Bolongaro a Stresa per Maria Elisabetta di Sassonia-Coburgo e Gotha, duchessa di Genova e madre ...
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PAVONCELLI, Giuseppe
Maria Carmela Schisani
PAVONCELLI, Giuseppe. – Nacque a Cerignola (Foggia), il 24 agosto 1836, primogenito dei due figli di Federico, mercante granista e possidente, e di Antonia [...] «Ben l’intese il Pavoncelli, uomo pratico quanti altri mai, che dopo aver fatto molti quattrini col grano, a tempo trasformò le sue colture e produsse vino invece di grano, ricavandone nuovi ingenti benefizi» (1987, p. 239).
Parallelamente all’ascesa ...
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BUONDELMONTI, Benedetto
Gaspare De Caro
Figlio di Filippo e di Costanza di Marco Parenti, nacque a Firenze il 30 maggio del 1481.
Scarse sono le notizie a lui relative sino a tutto il primo decennio [...] ricorda il Varchi, "poiché fu letta... piangendo la baciò in presenza di tutti" (ibid.). Ma non era che il principio della trasformazione politica che ormai era la principale aspirazione dei Medici e dei loro partigiani e il B. fu tra coloro che più ...
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GIGANTE, Teodoro
Gaetano Bongiovanni
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo architetto, di probabile origine trapanese, attivo in Sicilia tra gli anni Ottanta del Settecento e i primi [...] avuto in Andrea Gigante uno dei principali maestri.
Tra il 1792 e il 1793 il G. si occupò di trasformare l'ex convento dei padri mercedari al Molo in sede dell'Istituto nautico Gioeni-Trabia, oggi completamente ricostruito. Quasi contemporaneamente ...
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FRACCACRETA, Angelo
Rossana Villani
Nacque il 3 nov. 1882 a San Severo, in Capitanata, da Enrico e da Anna Jacobelli. Compì gli studi nell'ateneo di Napoli, dove conseguì la laurea in giurisprudenza [...] per continuare ad avanzare sulla via del progresso.
L'opera maggiore del F., a giudizio unanime degli studiosi, è La trasformazione degli impieghi d'intrapresa (Napoli 1920).
In essa il F. riprende un tema già affrontato quasi trenta anni prima da ...
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CASALI, Gregorio
Claudio Mutini
Nacque a Bologna nel 1652 dal senatore Mario Ignazio e dalla contessa Ippolita Bentivoglio. La nobiltà della madre e il prestigio del padre dovettero procurargli un'infanzia [...] arcadica.
Bologna, del resto, è, nella seconda metà del Seicento, uno dei maggiori centri che operino per la trasformazione del Barocco in Arcadia: la pratica delle numerose accademie cittadine costituisce un indubbio legame tra i due momenti ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...