FERRARI, Luca (Luca da Reggio)
Paola Ceschi Lavagetto
Nato a Reggio Emilia il 17 febbr. 1605 da Battista, orefice, e da tale Bartolomea, venne battezzato due giorni dopo (Balletti, 1886, p. 37).
Un suo [...] anche dalla bottega che, con una vasta produzione, occupò tutto l'arco della sua attività con una progressiva trasformazione dei soggetti in rappresentazioni sontuose, piacevoli e allusive, l'artista impiegò nella parte migliore della sua produzione ...
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GUERRINI, Giovanni
Gloria Raimondi
Nacque a Imola il 29 maggio 1887 da Pietro e Virginia Poggi Pollini.
Compì i suoi primi studi artistici a Faenza, tra il 1902 e il 1905, nella Scuola d'arti e mestieri [...] la Mostra della bonifica integrale. In occasione di queste manifestazioni, seppure nella dimensione effimera di edifici destinati alla trasformazione o alla demolizione, il G. ebbe modo di sperimentare i modi del linguaggio razionalista, superando il ...
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LUXORO, Tammar
Francesca Franco
Nacque a Genova l'11 febbr. 1825, figlio secondogenito di Giovanni Battista e Caterina Semeria. Nel 1842 si iscrisse all'Accademia ligustica di belle arti, frequentando [...] altrettanta consapevolezza partecipò attivamente al dibattito sulla tutela dei monumenti antichi genovesi, proponendo sin dal 1873 la trasformazione del convento di S. Agostino a Sampierdarena in Museo di belle arti e antichità. Iniziò a collaborare ...
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CANTONE (Cantoni), Bernardo (Bernardino)
Angelo Moneta
Figlio di un maestro Taddeo, nacque presso la pieve di Balerna (Valle d'Intelvi) nel 1505.
Il padre apparteneva alla famiglia degli Augustoni, [...] responsabile per la partenza del Castello.
In parallelo con questi impegni privati, il C. curava per il Comune la trasformazione del palazzetto del Molo in sede della magistratura dell'Abbondanza (1565-1568) e faceva uno studio (1568) per raccogliere ...
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CORVI, Domenico
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Giuseppe, nacque a Viterbo il 16 sett. 1721 (O. Aracoeli, in Ferrara, 1974-75, pp. 208 s.). A quindici anni si sarebbe trasferito a Roma dove sarebbe stato [...] Memorie per le belle arti, I [1785], p. 62), restauro che comportò anche il completamento degli affreschi per la trasformazione della loggia stessa. Il C. ebbe talento e vocazione didattica; oltre ad avere vari incarichi nella gestione dell'Accademia ...
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CERVETTO
Graziella Colmuto Zanella
Famiglia di architetti operosa a Genova nei secc. XVIII e XIX.
Capostipite fu Benedetto, figlio di Giacomo, nato a Genova intorno al 1726. Residente a Genova nel quartiere [...] per i Balbi, passato poi ai Casareto: sorgeva sul luogo dove ora è il condominio di via Corsica, n. 10. Pure scomparsa, nelle trasformazioni che subì la zona tra il 1865 e il 1890, la palazzina Rossi che sorgeva presso la porta di S. Bartolomeo di ...
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PASCOLETTI, Cesare
Alessandra Capanna
PASCOLETTI, Cesare. – Nacque a Povoletto, in provincia di Udine, il 1° dicembre 1898, da Francesco, veterinario, e da Ida Dreossi, maestra elementare.
Si trasferì [...] d’Arpino a Roma, e del 1940 il progetto di villa Baiocchi ad Antignano (Architettura, gennaio 1940), esempio di trasformazione di una villa neogotica sul lungomare labronico in una moderna villa moderna e di matrice razionalista con evidenti rimandi ...
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MARCHI, Virgilio
Raffaella Catini
Nacque a Livorno il 21 genn. 1895 da Vittorio e da Zaira Mazzoni. Si formò alla scuola tecnica governativa di Livorno, presso la quale conseguì il diploma nel 1909. [...] . Ancora nel 1930 il M. redasse, per incarico del podestà di Siena, uno studio di fattibilità riguardante la trasformazione del teatro dei Rinnovati.
Respinta l'ipotesi del recupero della struttura esistente, intervento a suo dire di troppo complessa ...
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GASPARONI, Francesco
Alberta Campitelli
, Nacque a Fusignano, in Romagna, il 5 nov. 1802 da Pietro Domenico e Anna Colla. Fu architetto ma soprattutto caustico cronista della Roma dei suoi tempi, spesso [...] sotto forma di dialogo improvvisato con Giuseppe Asprucci, figlio di Antonio e fratello di Mario, i due artefici della trasformazione di villa Borghese su committenza di Marcantonio (IV), dei quali vengono ricordate le opere. Il G. descrive quindi le ...
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GUIDI, Virgilio
Paola Pietrini
Nacque a Roma il 4 apr. 1891, primo di nove figli, da Guido Costantino e da Caterina Rischia. La sua inclinazione artistica si sviluppò già nell'ambito familiare a contatto [...] il pittore allontanarsi progressivamente dall'arte figurativa e in questo cammino verso l'astrazione si compì l'ultima trasformazione della luce nell'opera guidiana: la luce "meridiana" del periodo romano, divenuta "spaziale" a Venezia, si sostanziò ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...