FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] ; nel 1892 aveva visitato Bayreuth con sua madre e sua sorella, riportandone un gran desiderio di lavorare alla trasformazione della scenografia in senso moderno. Nel 1901 brevettò a Parigi un sistema di illuminazione teatrale basato sulle proprietà ...
Leggi Tutto
PALMERINI, Camillo
Giovanni Duranti
– Nacque a Roma, quinto di sei fratelli, il 3 aprile 1893 da Achille, professore di disegno, e da Maria Cappello.
La madre era figlia di Valerio, maggiore dell'esercito [...] s.d. [ma 1928], p. III), con l'intento di immortalare quanto andava scomparendo nella drastica opera di trasformazione urbana.
Alla fine degli anni Venti tornò a occuparsi della Garbatella, intervenendo all'interno del lotto XII. Laddove Sabbatini ...
Leggi Tutto
MARCHETTI, Antonio
Micaela Mander
Nacque a Brescia, nella parrocchia di S. Giovanni, il 12 giugno 1724, figlio terzogenito di Giovan Battista e di Angela Molinari.
Il padre Giovan Battista, architetto, [...] antistante la villa di Rezzato, in cui già aveva operato Giovan Battista oltre vent'anni prima, e affidò al M. la trasformazione in chiave classicista del prospetto della facciata, la creazione di una nuova ala che comprendesse il salone d'onore, la ...
Leggi Tutto
CACIALLI, Giuseppe
Marco Dezzi Bardeschi
Nacque a Firenze nel 1770. Allievo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, riformata da Pietro Leopoldo, compì gli studi unitamente al coetaneo P. Poccianti [...]
Venendo a governare a Firenze, nel 1809, Elisa Baciocchi fece fare al suo architetto Bienaimé diversi progetti di trasformazione del palazzo, eletto a sua nuova residenza e successivamente, quando questi fu richiamato a Parigi dallo stesso Napoleone ...
Leggi Tutto
COLLECINI, Francesco
Giovanna Rosso Del Brenna
Delle sue origini si sa solo che era romano, come egli stesso si definisce firmando nel 1750 i disegni per la sua prima attività professionale: il concorso [...] il palazzo del Belvedere. Ed è ampiamente documentata a partire dal 1778, quando inizia, sotto la sua direzione, la trasformazione del palazzo del Belvedere in "edificio della seta".
A seguito di una serie di lavori di scavo nel fianco della ...
Leggi Tutto
BRECCIA FRATADOCCHI, Giuseppe
Tommaso Scalesse
Nacque a Montefiore dell'Aso (Ascoli Piceno) il 18 nov. 1898, da Ignazio e da Maria Anna Cordella, figlia del pittore Giacomo Cordella, discepolo di F. [...] per il castello di Porto del XVII secolo (Ostia) per la Congregazione dei figli di s.Maria Immacolata con lavori di consolidamento e trasformazione, la chiesa di S. Agostino a Torre di Palme (Ascoli Piceno) del XIII secolo (vedi uno scritto del B. in ...
Leggi Tutto
MANFREDINI, Achille
Raffaella Catini
Nacque il 13 maggio 1869, da Giovan Battista e da Clotilde Gioia, a Catanzaro, ove il padre, funzionario dell'amministrazione finanziaria dello Stato, si era trasferito [...] ideò inoltre un circuito di riscaldamento con doppia caldaia, un impianto di aspirazione delle polveri e un sistema di trasformazione della corrente elettrica ad alta tensione.
Il M. è giustamente annoverato tra gli esponenti di quel "florealismo con ...
Leggi Tutto
PAGANI, Gregorio (Goro). – Figlio del pittore Francesco di Gregorio e di Elena Crocini, nacque a Firenze il 14 luglio 1559 (Firenze, Archivio dell’Opera del duomo, Registro dei battezzati maschi, 1558-59, [...]
In questo decennio, infatti, i due pittori misero in atto il loro rinnovamento espressivo, in un percorso di trasformazione linguistica che portò a una più decisa rottura con la tradizione artistica post-vasariana, rottura sottolineata da Baldinucci ...
Leggi Tutto
MANGONE (Mangoni, Manzone)
Isabella Balestreri
Famiglia di ebanisti, carpentieri, architetti e ingegneri, probabilmente originaria di Caravaggio (nel Bergamasco). Il capostipite fu Giovanni Battista, [...] elvetico (Della Torre, 1992). Nel 1614 stimò opere di modifica del palazzo Trivulzio in Porta Tosa, continuando a seguirne le trasformazioni sino a tutto il 1625-26 (Celati - Crosti, pp. 570-584). Nel 1615 fu consultato dai "fabriceri" del civico ...
Leggi Tutto
GAZOLA (Gazzola), Paolo
Anna Coccioli Matroviti
Figlio di Carlo e Anna Dossena, nacque il 26 ag. 1787 a Piacenza. Ricevette la prima educazione al collegio Clementino di Roma, ove si recò nel 1794 al [...] annesso alla chiesa di S. Rocco.
Dopo l'allontanamento dei gesuiti dal Ducato di Parma e Piacenza, la trasformazione del collegio di S. Rocco in sede universitaria fu la testimonianza eloquente dell'attuazione della costituzione dei Nuovi Regi ...
Leggi Tutto
trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...