LODI
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta sulla riva destra del fiume Adda.L'antico centro abitato, oggi denominato L. Vecchio, situato a km. 7 ca. a O dell'attuale Lodi, [...] si riscontra nella facciata di S. Bassiano a L. Vecchio, modellata nel 1320-1323, data cui va riferita anche la trasformazione di gusto arcaico all'interno dell'edificio. La predilezione per il ricamo policromo in cotto distingue a L. la chiesa di ...
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COIRA
B. Brenk
C. Jäggi
(lat. Curia; Cura nei docc. medievali; ted. Chur)
Città della Svizzera sudorientale, dal 1803 capoluogo del cantone dei Grigioni e sede di vescovado, situata a m. 585 sul livello [...] con un nuovo edificio. La prima menzione del municipio risale al 1386, quando la cittadinanza ne autorizzò la trasformazione in ospedale (Santo Spirito); una nuova sede del potere civile doveva evidentemente essere stata all'epoca già eretta ...
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MANGONE (Mangoni, Manzone)
Isabella Balestreri
Famiglia di ebanisti, carpentieri, architetti e ingegneri, probabilmente originaria di Caravaggio (nel Bergamasco). Il capostipite fu Giovanni Battista, [...] elvetico (Della Torre, 1992). Nel 1614 stimò opere di modifica del palazzo Trivulzio in Porta Tosa, continuando a seguirne le trasformazioni sino a tutto il 1625-26 (Celati - Crosti, pp. 570-584). Nel 1615 fu consultato dai "fabriceri" del civico ...
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GAZOLA (Gazzola), Paolo
Anna Coccioli Matroviti
Figlio di Carlo e Anna Dossena, nacque il 26 ag. 1787 a Piacenza. Ricevette la prima educazione al collegio Clementino di Roma, ove si recò nel 1794 al [...] annesso alla chiesa di S. Rocco.
Dopo l'allontanamento dei gesuiti dal Ducato di Parma e Piacenza, la trasformazione del collegio di S. Rocco in sede universitaria fu la testimonianza eloquente dell'attuazione della costituzione dei Nuovi Regi ...
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SCUDO (scutum, σκύτος; cfr. sanscr. sku "coprire"; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
L'uso dello s., non documentato fino a tutto il neo-eneolitico, è attestato a partire dall'Età del [...] dipinte o a rilievo (s. di Achille nell'anfora vaticana di Exekias). La maschera a rilievo è indubbiamente una trasformazione plastica dell'ὀμϕαλός primitivo. Tali maschere, come le scene figurate, non occupano tutto il campo, ma sono sempre isolate ...
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GONZAGA, Cesare
Molly Bourne
Nacque, probabilmente in Sicilia, il 6 sett. 1536, primogenito di Ferrante I Gonzaga e Isabella di Capua; fu chiamato Cesare in onore di Carlo V. Tra i titoli ereditati [...] che di nuove abitazioni e strade, della chiesa maggiore (poi duomo) di S. Pietro e del palazzo della Comunità, e la trasformazione del palazzo ducale e della chiesa dell'Annunziata dei padri serviti. La Zecca fu realizzata solo nel 1571, anche se ...
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MECLEMBURGO-POMERANIA OCCIDENTALE
A. Tschilingirov
(ted. Mecklenburg-Vorpommern)
Regione amministrativa della Germania settentrionale, confinante a N con il mar Baltico, a E con la Polonia, a S con [...] il suo apice, mai più eguagliato nella regione. Oltre a queste importanti parrocchiali cittadine sorsero, grazie alla trasformazione e al rifacimento di molte chiese rurali, numerose Hallenkirchen divise in tre navate. Nelle chiese dei conventi ...
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BITONTO
P. Belli D'elia
(lat. Butunti, Butuntum)
Centro della Puglia a km. 18 da Bari e a m. 118 di altitudine, situato in un territorio da sempre coltivato a olivi sul primo gradino della bassa Murgia, [...] 'opera di Emile Bertaux, 4 voll., Roma 1978; E. Cardamone, La chiesa di S. Egidio Vecchio di Bitonto in sei secoli di trasformazioni urbane, Studi Bitontini, 1978, 24-26, pp. 5-20; A. Ambrosi, S. Egidio Vecchio, una chiesa a tre cupole in asse nel ...
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GALLO, Francesco
Enrico Mattiello
Nacque a Mondovì il 6 nov. 1672 da Francesco, morto nell'agosto dello stesso anno, e da Bona Maria Ferrero. Dopo aver partecipato, nel 1693, come "seconda insegna", [...] nel 1723 e terminata nel 1741), l'ala sud del convento di S. Domenico per i filippini di Savigliano (1723), la trasformazione dell'abside (opera di Giovenale Boetto) da rettangolare a semicircolare della chiesa del S. Nome di Gesù per i gesuiti di ...
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SULMONA
I. Carlettini
(lat. Sulmo; Solmona nei docc. medievali)
Città dell'Abruzzo (prov. Aquila), collocata su un pianoro al margine meridionale della valle Peligna, in uno snodo vitale delle comunicazioni [...] ); la più accurata, quella di Pacichelli (1703), mostra la città ancora chiusa nelle sue mura, alla vigilia della trasformazione settecentesca, l'ultimo di una serie di rinnovamenti edilizi resi necessari dai terremoti, tra i quali particolarmente ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...