CAGNOLA, Luigi
Paolo Favole
Nacque a Milano il 9 giugno 1764 dal marchese Gaetano e da Emilia Serponti, appartenenti alla più antica nobiltà milanese.
Studiò lettere a Roma, dal 1776, al collegio Pio [...] . 238 n. 3).
Concludono questo periodo di attività due opere di ispirazione neopalladiana. La prima è il progetto di trasformazione, per Giuseppina Beauharnais, del castello di Malmaison, affidato al C. nel 1810, dopo interventi di Percier e Fontaine ...
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SUMERICA, Arte
G. Garbini
Per arte s. intendiamo l'insieme delle manifestazioni artistiche della regione mesopotamica (all'incirca l'odierno Iraq; v. mesopotamica, arte) del periodo protostorico e di [...] enorme; più che i pregi stilistici, del resto non indifferenti, è la tematica di quest'opera che rivela la profonda trasformazione subita dalla società sumerica. Con la rappresentazione di una scena di battaglia e di una scena di vittoria essa ci ...
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FIGINI, Luigi
Maristella Casciato
Nacque a Milano il 27 genn. 1903 da Alessandro, che si occupava di contabilità e amministrazione, e da Pia Jardini che favorì i suoi interessi per la pittura e la musica [...] puntò sul F. e Pollini, che aveva conosciuto in occasione della V Triennale, per avviare un itinerario di trasformazione dell'area industriale del Canavese da semplice luogo di lavoro a comunità ideale della civiltà contemporanea, arricchita con ...
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DE' ROSSI, Matthia
Anna Menichella
Figlio primogenito dell'architetto Marc'Antonio e della sua prima moglie, Emilia Bertioli, nacque a Roma il 14 genn. 1637. Il padre lo introdusse nell'ambiente della [...] comprendente il dormitorio dei ragazzi, il lanificio ed una cappella dedicata all'arcangelo Michele, venne, in seguito, ampliato e trasformato da Carlo Fontana per Clemente XI.
Negli ultimi anni della sua vita il D. fu sempre più impegnato a livello ...
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COLTELLINI (Cortellini), Michele
Giacomo Bargellesi
Figlio di Luca, apparteneva a famiglia di artigiani ferraresì dediti alla lavorazione dei coltelli e fabbricanti di maschere. Si può ritenere nato [...] ); del 1506 la Madonna in trono e quattro santi oggi nella Walters Art Gallery di Baltimora.
Essa palesa una trasformazione ancor più accentuata nell'arte del pittore, che si sforza di adeguarsi all'atmosfera pietistica che da Bologna il binomio ...
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CHERUBINI, Giovanni
Gaetano Panazza
Nacque a Gottolengo (Brescia) il 16 sett. 1805 da Giambattista e da Maria Chiodi; studiò a Brescia, discepolo apprezzato dell'architetto R. Vantini e dell'architetto [...] nella duplice veste di insegnante e di principale, architetto della città. Da Mantova inviò a Brescia il progetto per la trasformazione del convento di S. Domenico a sede degli Ospedali civili (disegni, presso l'Archivio di Stato di Brescia, Mappe ...
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CUGINI, Antonio Matteo
Deanna Lenzi
Figlio di Biagio, falegname, architetto e topografo, nacque il 23 sett. 1677 a Reggio Emilia.
Secondo il Tiraboschi (1786) sarebbe stato allievo di Ferdinando Galli [...] architetto di corte a Modena, ufficio che mantenne sino al 1759. Per gli Este lavorò all'armeria ducale e attuò la trasformazione del teatro di corte situato in palazzo, ampliandolo e dotandolo di tre ordini di palchi e di locali di servizio mediante ...
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WETZLAR
M. Ibsen
(Wiftlaria nei docc. medievali)
Città della Germania centrale, nella regione dell'Assia, sul corso del fiume Lahn.Il centro urbano medievale di W. si sviluppò come insediamento commerciale [...] lesene absidali - e all'ampliamento del transetto, modificato sul modello del duomo di Spira, in coincidenza con la trasformazione in collegiata (Sebald, 1989).Intorno al 1170-1180, l'edificio lasciò il posto a una struttura notevolmente più ampia ...
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Stato insulare dell’Asia sud-orientale. La denominazione geografica (comp. di indo- e del gr. νῆσος «isola»), cui talvolta viene preferita quella di Insulindia, si riferisce all’insieme di circa 14.000 [...] colture di piantagione (caffè, tabacco, canna da zucchero, tè, piante da caucciù) e con le connesse opere di trasformazione agraria, le tradizionali forme di agricoltura regredirono o scomparvero (l’agricoltura itinerante è ancora praticata, ma in mi ...
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Nome di una zona di Roma, sulla riva destra del Tevere, corrispondente al Colle Vaticano che dai 19 m di piazza S. Pietro sale nel punto più alto a 77 m.
Territorio sul quale è riconosciuta alla Santa [...] cinge il Vaticano: eretta da Leone IV, la cinta fu poi proseguita e ampliata da Niccolò III (cui si deve anche la trasformazione delle mura di Borgo nel cosiddetto corridore, fra il Vaticano e Castel S. Angelo, concluso da Pio IV), Paolo III, Pio IV ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...