La conservazione e il restauro delle superfici architettoniche
Maria Olimpia Zander
Roberto Nardi - Chiara Zizola
Gli intonaci e i dipinti murali
di Maria Olimpia Zander
Gli organismi architettonici [...] strategie di conservazione dei mosaici, bisogna ricordare che con la "scoperta" ottocentesca dei siti archeologici e la loro trasformazione in miniere di tesori inizia il processo di demolizione. I siti e gli edifici vengono spogliati dei loro ...
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DOMENICO di Paris (detto Domenico del Cavallo)
Massimo Ferretti
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo scultore, originario di Monselice (prov. di Padova), attivo a Ferrara nella seconda [...] al suo interno un polo baroncelliano è compromessa, oltretutto, dalla sensibile trasformazione dello scultore fiorentino rispetto ai suoi esordi padovani. Tale trasformazione si spiega ovviamente con Donatello, a Padova dal 1443, ed implica dunque ...
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NIMBO (νέϕος, nimbus)
M. Collinet-Guérin
Disco luminoso collocato attorno alla testa di alcuni personaggi o di figure allegoriche.
Occorre per prima cosa precisare le diverse interpretazioni del termine [...] 3400-1200 a. C.), nonché affreschi dei paesi iberici e dell'Europa continentale che attestano una fase di trasformazione progressiva delle figure in simboli ideografici; in Africa si ricordano pitture che presentano dischi a code raggianti non ancora ...
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GIULIARI, Bartolomeo
Giuseppe Conforti
Nacque a Verona il 15 ag. 1761 da Federico, di nobile e antica famiglia veronese, e dalla nobildonna veronese Maria Caterina Pellegrini.
Compì i suoi studi a Milano [...] attrezzature collettive per lo svago e la pubblica igiene, il progetto del G. era anche la naturale conseguenza della trasformazione di Verona - dopo la demolizione della cinta sanmicheliana a destra dell'Adige - in città "aperta", espansa verso il ...
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PERUZZI, Sallustio
Maurizio Ricci
PERUZZI, Sallustio (Salustio, Giovanni Salustio). – Nacque probabilmente a Roma nel 1511-12 da Baldassarre e da Lucrezia di Antonio del Materasso. Nell’epitaffio posto [...] (Ricci, 1998-99).
Dal 1° luglio 1566 Peruzzi e Pirro Ligorio furono incaricati del progetto di ampliamento e trasformazione del palazzo del cardinale Lorenzo Pucci presso Porta Cavalleggeri, che il pontefice aveva acquistato il 18 maggio 1566 per ...
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FATTORI, Liborio
Maria Grazia Branchetti
Attivo nel XVIII secolo come mosaicista dello Studio vaticano del mosaico; non si conoscono i suoi estremi biografici mentre della sua attività si possono definire [...] qualche anno prima che avvenisse, grazie alle brillanti capacità artistiche ed organizzative di Pietro Paolo Cristofari, quella trasformazione all'interno del corpo di mosaicisti impiegati della Fabbrica che portò, nel 1727, all'istituzione dello ...
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GIARRÈ (Giarré), Pietro
Susanne Adine Meyer
Non si conoscono né il luogo né la data di nascita del G., la cui formazione si svolse probabilmente nella bottega di Filippo Giarrè (attivo a Firenze fin [...] , nei pressi di Pisa, dal priore Giuseppe Alfonso Maggi, che stava promuovendo un articolato intervento di ampliamento e trasformazione del monastero. È stato ipotizzato che il nome del G., definito da Maggi nel Giornale delle fabbriche della Certosa ...
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PANNONIA, Provincia romana
G. C. Susini
P. Moreno
Con questo nome, derivato da una popolazione locale, fu designata la regione compresa tra il gomito che il Danubio forma col vertice a monte di Aquincum, [...] (Szombathely), dai Flavi a Sirmium (Mitrovica) e a Siscia (Sisak), da Traiano a Poetovio (Ptuj) -, e la graduale trasformazione delle comunità indigene in civitates provviste di diritti municipali: così accadde sotto i Flavi per Neviodunum (Ornovo) e ...
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BARONINO, Bartolomeo
Renata Battaglini Di Stasio
Nato nel 1511 a Casale Monferrato da una famiglia di architetti di origine comasca, si recò giovanissimo a Roma, dove già erano attivi molti casalesi, [...] di S. Antonio a Casale Monferrato (1555) attribuita a un Baronino, e forse Giovanni Francesco fu occupato in lavori di trasformazione della cappella di S. Evasio nella cattedrale di Casale (1563; cfr. N. Gabrielli, pp. 29, 117).
Fonti e Bibl.: G ...
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ABACO
G. Matthiae
Prende questo nome l'elemento a forma di dado o di tavoletta, interposto fra il capitello e la trabeazione, che ha la duplice funzione di ampliare o rafforzare il piano di posa di [...] . Quando infine l'arco si impostò direttamente sul capitello, si rese necessario un irrobustimento dell'a., il che condusse alla sua trasformazione in un dado o in un sopracapitello detto pulvino, i cui primi esempî appaiono già nel sec. V a. C.
Bibl ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...