matematica
matematica termine che deriva dal greco mathematiché (sottinteso téchne, dove máthema significa conoscenza, sapere) e dal corrispondente sostantivo neutro plurale latino mathematica (le cose [...] dei metodi infinitesimali e con il progressivo affermarsi, anche in geometria, dell’idea di trasformazione che porterà allo sviluppo della geometria proiettiva. Si assiste quindi nel Settecento a una sistematica applicazione dei metodi dell’analisi ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Ivor Grattan-Guinness
Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Nel presente volume la determinazione cronologica 'Settecento' [...] seguaci la base era fornita da forces vives e dalle loro trasformazioni, che all'inizio del XIX sec. sarebbero state intese come in cui cominciarono a emergere tracce della geometria proiettiva. Il manuale di Euler Introductio in analysin ...
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L'Ottocento: matematica. La geometria non euclidea
Rossana Tazzioli
La geometria non euclidea
Alla base dei suoi Elementi Euclide aveva posto un certo numero di definizioni (o 'termini') e di assiomi [...] Si trattava, dunque, di trovare una legge di trasformazione tra due superfici (per es., tra un ellissoide all'interno del cerchio né sulla circonferenza.
Questo modello proiettivo della geometria iperbolica proposto da Beltrami e ripreso da Christian ...
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Autismo
Salomon Resnik
Paola Bernabei
Il termine tedesco Autismus, dal greco αὐτός, "stesso", coniato dallo psichiatra svizzero E. Bleuler, designa, in senso generale, la patologia caratterizzata dalla [...] latte.
L'esempio si può interpretare come un delegare proiettivamente alla madre l'Io infantile sussidiario che sente il sostenere questi soggetti nell'assumere ruoli sociali in cui le trasformazioni di sé e dell'altro non siano vissute come ...
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CREMONA, Luigi
U. Bottazzini
Lauro Rossi
Nacque a Pavia il 7 dic. 1830 da Gaudenzio, un novarese di famiglia assai agiata poi caduta in rovina, e da Teresa Andreoli. Ebbe tre fratelli tra i quali Tranquillo, [...] dei punti doppi delle curve di una figura che corrispondono nella trasformazione alle rette dell'altra ("curva jacobiana"): essa, scrive il secondari trovarono origine i suoi Elementi di geometria proiettiva (I, Torino 1873), un trattato che fu ...
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L'analisi dell'attività sportiva attraverso strumenti informatici
Anna Ludovico
La rappresentazione computerizzata dei movimenti sportivi
Possiamo considerare l'anglismo ormai universale del termine [...] visivi è di tipo relativo e simile alla geometria proiettiva. In accordo con tale geometria dal flusso ottico globale vengono astratte serie di invarianze relative o trasformazioni prospettiche. Come risultato si ottengono sistemi gerarchici di ...
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MONTESANO, Domenico Alfonso Emmanuele
Romano Gatto
MONTESANO, Domenico Alfonso Emmanuele. – Nacque a Potenza il 22 dicembre 1863 dall’avvocato Leonardantonio, fervente liberale che nel 1860 era stato [...] pp. 1425-1444). Contemporaneamente affrontò il problema della classificazione delle involuzioni dello spazio. Le trasformazioni involutorie nel piano proiettivo erano state completamente studiate e caratterizzate da Eugenio Bertini in una memoria del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La geometria analitica e l’analisi infinitesimale rappresentano i nuovi e più importanti [...] suo tempo, ma lo scarso interesse per la geometria proiettiva è dovuto proprio ai grandi successi che si stanno formula importanti regole operazionali concernenti la soluzione e la trasformazione di equazioni algebriche, come ad esempio la regola ...
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CASTELNUOVO, Guido
Eugenio Togliatti
Nacque a Venezia il 14 ag. 1865 da Enrico ed Emma Levi. Il padre fu apprezzato autore di romanzi e novelle.
Allievo del liceo Foscarini di Venezia, ove ebbe come [...] sistema lineare, ecc. In tal modo la geometria su una curva algebrica passa sempre più dall'indirizzo proiettivo a quello invariante per trasformazioni birazionali. Tra il 1890 ed il 1891 il C. si indirizza decisamente allo studio delle superfici ...
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AMALDI, Ugo
Nicola Virgopia
Nacque a Verona il 18 apr. 1875. A Pavia, dove il padre era presidente del tribunale, fu allievo del ginnasio annesso al liceo "Ugo Foscolo"
ed ebbe come professore L. Berzolari; [...] 'università di Modena come professore di geometria analitica e proiettiva, e vi rimase sino al 1919; insegnò poi ibid., XI (1902), pp. 217-220; I gruppi continui reali di trasformazioni conformi dello spazio, in Mem. d. Accad. d. Scienze di Torino ...
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proiettivo
agg. [der. del lat. proiectus: v. proietto]. – 1. Genericam., che proietta, che ha forza di proiettare, che ha rapporto con una proiezione. In matematica, relativo all’operazione di proiezione (e anche a quella di sezione) e alle...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...