. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] l'impero arabo allargò ancora di più i suoi confini e trasformò profondamente il suo assetto interno.
Le conquiste sotto il califfato al pari di tutte le altre dinastie che con monotona successione si avvicendano nel dominio del mondo arabo orientale ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] rimase opera e merito del comune di Venezia. Quindi fu trasformata con r. decr. in ente autonomo. Ne è primo la Carta del navegar pitoresco di Marco Boschini, cioè una monotona enorme guida della pittura veneta. Accademismo, svenevolezza e oscenità ...
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(A. T., 44; fiamm. België; fr. Belgique).
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 505); Geologia e morfologia (p. 505); Clima (p. 507); Idrografia (p. 507); Flora (p. 508); Suddivisioni naturali [...] sterili e tristi, vestite di foreste o di monotone lande: particolarmente squallida la zona, tutta torbiere e irriga e si converte in pascoli lungo gli orli vallivi, si trasforma in prati artificiali e terre arabili a forza d'ingrassi forniti ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] formazione della corte francese: ci volle più di mezzo secolo per trasformare i rozzi compagni d'arme di Enrico IV e i cortigiani ai tempi di Carlo II, ma divenne grigia e monotona dopo la rivoluzione del 1688, allorché gl'Inglesi reputarono ...
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. La civiltà e la Storia. - Gli scavi e le scoperte. - La tradizione ellenica additava Creta come culla di una vetustissima civiltà in una cospicua serie di leggende, che si riferiscono al re Minosse e [...] essa e l'arte nuova avviene senza scosse e senza brusche trasformazioni; ci sono delle stazioni, come Vrokastro, a cavallo fra le e dove gli artisti si tengono ben lontani dalla monotona ripetizione di modelli osservata in Egitto. Sino dal periodo ...
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. Quel gruppo di tribù appartenente alla grande famiglia etnica semitica che nell'ultimo quarto del secondo millennio a. C. occupò la Palestina e si costituì in unità nazionale si diede dapprima il nome [...] penetra la luce del sole e dove l'esistenza è monotona e triste. Talvolta gli spiriti dei defunti possono essere evocati che li differenzia dai loro antecessori e mostra una trasformazione profonda nella religione ebraica.
L'esilio di Babilonia. ...
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LEONARDO da Vinci
Enrico CARUSI
Roberto MARCOLONGO
Giuseppe FAVARO
Giovanni GENTILE
Adolfo Venturi
L. fu detto da Vinci dal piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, dove nacque in un giorno non determinato [...] chiuso in un mutismo religioso, sempre delicato nella monotona purezza delle sue pitture, nella calma dell'opera con le vele riunite da una fibula a foggia di stella, fu trasformata in base a effetti pittorici per opera di L., che certamente ideò ...
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STATISTICA
Pietro Muliere
Ester Capuzzo
(XXXII, p. 506; App. I, p. 1018; IV, III, p. 447)
''Statistica'' è un termine con un significato amplissimo sia per la varietà delle applicazioni sia per le [...] è 1−α1−α2. Se h1(θ) e h2(θ) sono funzioni strettamente monotone di θ, allora esistono le funzioni inverse (θ1(T), θ2(T)). Pertanto e nell'uso comune vi sono due funzioni legame.
La trasformazione ''logit'' di pi è definita da loge pertanto la funzione ...
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Nel suo significato particolare la parola Acropoli indica l'acropoli per eccellenza, cioè quella di Atene (v. pianta sotto atene). In contrapposizione ad essa si designava la parte bassa della città come [...] un tempio asimmetrico che è una geniale eccezione alla monotona simmetria periferica dell'architettura greca. Il corpo principale dell tarda epoca l'orchestra del teatro sia stata trasformata in conistra per giuochi gladiatorî con una recinzione in ...
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UMBRIA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Umberto CALZONI
Pietro ROMANELLI
Giorgio CANDELORO
Giulio BERTONI
Giovanni F. CECCHINI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Compartimento [...] tosco-emiliano, e nel complesso è povera di specie e monotona. Solo nel gruppo dei Sibillini, che s'innalzano a e chiostro), e va ricordata ancora Spoleto dove sorgono, si trasformano e si rinnovano molti edifici specie dopo la distruzione della città ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
intonazione
intonazióne s. f. [der. di intonare1]. – 1. a. L’atto, l’operazione d’intonare uno strumento registrandolo, o registrando e accordando tra loro le varie parti (corde, canne, ecc.), nel giusto tono o nel tono desiderato. b. L’essere...