Nazionalsocialismo
Hans-Ulrich Thamer
Introduzione
Il nazionalsocialismo come fenomeno storico ha una duplice dimensione: specificamente tedesca da un lato, europea dall'altro. L'ascesa del movimento [...] % dei voti.Nel giro di due anni la NSDAP si era trasformata da piccolo partito radicale in un movimento di massa, che rivoluzionò , l'ascesa di Hitler al potere non fu un processo lineare né inarrestabile. Il trasferimento del potere a Hitler non fu ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] ormai chiaro che la ricostruzione sarebbe stata assai meno lineare di una restaurazione riveduta del vecchio ordine pre-fascista sapeva vedere oltre il tempo e che, essendo chiamata a trasformare l’uomo, non accettava di piegarsi alle leggi della ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] Italia e anche fuori, e che permette però un'interpretazione lineare di tutta la storia del secolo.
Un'evoluzione del solo nella seconda metà del Duecento, inevitabilmente legata alla trasformazione delle divisioni militari e sociali, in atto nelle ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] hanno un’importanza decisiva. Su questa ancora timida trasformazione incide la parlamentarizzazione del sistema che si registra a di unificazione territoriale e di cui l’azione lineare e condivisa della diplomazia di Visconti Venosta costituisce ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] questi dati numerici (peraltro già molto rilevanti), è la trasformazione del discorso politico che attraversa l’Italia del Risorgimento. Un in altri casi la narrazione ha uno sviluppo più lineare, e l’abietto aggressore dell’onore delle fanciulle ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] ’accento della rilevanza sociale passava, in un percorso non lineare né privo di ostacoli, ma assodato, dall’essere ( più: la constatazione della natura plurale della nazione si stava trasformando in consapevolezza che al suo interno era in atto una ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] G. XIII adottò un atteggiamento decisamente non lineare e, dinanzi all'opposizione che incontrava la piazza Navona (1575-76) e Martino Longhi il Vecchio progettò la trasformazione dell'antico "planetarium" delle terme di Diocleziano in deposito di ...
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Nobiltà
Claudio Donati
Introduzione
Chi si proponga di fornire una definizione della nobiltà che ne consideri al tempo stesso le caratteristiche strutturali e l'evoluzione storica, deve preliminarmente [...] e dell'azione per adeguarsi a un ambiente in rapida trasformazione". È però interessante osservare come il grande dibattito sulla e umanesimo civile ebbero in Italia uno sviluppo lineare e in un tempo relativamente breve approdarono all'accettazione ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] , S. Chialà, Milano 2003, pp. 37-50; Id., Lineamenti di patrologia siriaca, in Complementi interdisciplinari di patrologia, a cura di l’episcopato di Rabbula († 435/436), legato alla trasformazione di una sinagoga nella cattedrale di Santo Stefano, ...
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La scienza in Cina: i Ming. Introduzione
Francesca Bray
Introduzione
Sulla scienza cinese nel periodo Ming (1368-1644) esistono due punti di vista prevalenti e tuttavia discutibili: secondo alcuni in [...] declino.
A partire dal XVI sec. si osserva una trasformazione della scena intellettuale, che scaturisce dalla costante crescita economica nei meridiani del corpo umano, ma anche al ritmo lineare della calligrafia, o alle forme dinamiche delle rocce ( ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
sostituzione
sostituzióne (ant. sustituzióne) s. f. [dal lat. tardo substitutio -onis, der. di substituĕre «sostituire»]. – 1. L’azione, l’atto di sostituire; il fatto di sostituirsi o di essere sostituito: nessuno si è accorto della s. dell’originale...