Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] del fenomeno nazionale non è un processo storico unitario, lineare e omogeneo, ma si presenta con una notevole varietà , e di tale coscienza permea lo Stato, se già esiste, trasformandolo appunto in Stato nazionale, come è accaduto in Francia o in ...
Leggi Tutto
Vedi ATENE dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATENE (᾿Αϑῆναι, Athenae)
W. Johannowski
L. Vlad Borrelli
H. A. Thompson
P. Pelagatti
P. Pelagatti
La città moderna occupa tutta l'area dell'antica, fasciandola [...] Fu forse all'inizio venerata nel mègaron stesso del palazzo, trasformato in tempio come a Tirinto e poi sostituito, non sappiamo Micene - provengono preziose serie di tavolette iscritte in "lineare B", la scrittura usata nell'età micenea, propria ...
Leggi Tutto
Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] dell'avvocatura non fu però lineare: non si passò cioè direttamente da un monopolio patrizio a una sorta di sistema misto; un'importante tappa intermedia fu costituita, fra '300 e '400, da una profonda trasformazione dell'avvocatura patrizia, che ...
Leggi Tutto
Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] sempre rivolta al fattore culturale ed educativo nei processi di trasformazione della società di massa. Non ultimo, la Francia fu tuttavia un movimento che sembrava presupporre uno sviluppo lineare della società e la pace internazionale. La guerra ...
Leggi Tutto
La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] hanno un’importanza decisiva. Su questa ancora timida trasformazione incide la parlamentarizzazione del sistema che si registra a di unificazione territoriale e di cui l’azione lineare e condivisa della diplomazia di Visconti Venosta costituisce ...
Leggi Tutto
La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] fantasia letteraria e l’immaginario popolare affidarono la trasformazione giuridica, politica e costituzionale; e, soprattutto, 2009, p. 18).
Si arrivò al nuovo Regno in modo lineare: prima con l’elezione del Parlamento italiano, il 27 gennaio 1861 ...
Leggi Tutto
Il contratto a termine nel 'collegato lavoro'. Rapporti a termine e rimedi
Stefano Giubboni
Il contratto a termine nel «collegato lavoro»
Rapporti a termine e rimedi*
Il contributo analizza gli artt. [...] , non può non tenersi conto della suddetta trasformazione o conversione, come ormai la chiama lo 183/201025; ed è, con ogni probabilità, anche quella più lineare, oltre che maggiormente coerente con il precipitato della voluntas legislatoris. Essa ...
Leggi Tutto
Biodiritto
Eligio Resta
«Che ne è del diritto mentre la tecnica s’impossessa del nascere e morire umano?». La domanda posta da Natalino Irti (2007, p. 41) ci conduce direttamente al cuore del problema [...] specifiche previsioni, questo testo mostra un rapporto, non sempre lineare, tra il diritto e la vita. Lo si può rischi assicurativi. Qui si vede come il dato ‘biologico’ si trasformi in atteggiamento culturale e in pratica sociale, che hanno a che ...
Leggi Tutto
Mauro Beghin
Abstract
Viene esaminata la disciplina fiscale dell’elusione tributaria siccome desumibile dall’art. 37-bis del d.P.R. 29.9.1973, n. 600 soffermandosi altresì sul “prodotto giurisprudenziale” [...] è sottoposta a un limite, oltre il quale essa si trasforma in pianificazione fiscale “illecita” e, pertanto, contrastata dal dovrebbe dire che tanto più l’operazione è diretta, lineare, usuale, tipica e ricadente nel circuito della normalità, ...
Leggi Tutto
Questioni rilevabili d’ufficio e contraddittorio
Luigi Paolo Comoglio
Il nuovo co. 2, inserito nell’art. 101 c.p.c. (con la rubrica Principio del contraddittorio) dalla l. 18.6.2009, n. 69, si propone [...] . Giova, in primis, porre l’accento su di una lineare constatazione, che, malgrado le apparenze, è tutt’altro che chiedere «schiarimenti» alle parti, se ne volle escludere la trasformazione in vero e proprio «dovere», difformemente da quanto aveva ...
Leggi Tutto
trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
sostituzione
sostituzióne (ant. sustituzióne) s. f. [dal lat. tardo substitutio -onis, der. di substituĕre «sostituire»]. – 1. L’azione, l’atto di sostituire; il fatto di sostituirsi o di essere sostituito: nessuno si è accorto della s. dell’originale...