BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] . In considerazione dello svolgimento tutt'altro che lineare ed omogeneo della produzione del B., è in Borgo, successivamente (1517) acquistato da Raffaello e più tardi trasformato e demolito. Su incarico di Enrico Bruno, segretario di papa Giulio ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] va spostato in avanti di un ventennio. L'edificio, trasformato internamente in forme tardobarocche, era ad aula unica e concluso scelta, cioè la trasfigurazione della parete in senso lineare e pittorico, contrapponendo al blocco orizzontale e compatto ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] , Firenze 1990a, pp. 95-97; id., 'Balnea' medievali: trasformazione e continuità della tradizione classica, ivi, 1990b, pp. 98-116; quasi sempre uguali e voltati a botte, si dispongono in successione lineare. Di questo tipo sono il b. di Oujda (1296), ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] naturali, cantine, piccoli magazzini) sia a sviluppo lineare anche per notevole lunghezza (cunicoli naturali o gallerie 10°, rimane l'esempio dove è meglio riconoscibile questa trasformazione: i sostegni, infatti, si dispongono seguendo l'andamento ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] l'11° e la fine del 13° secolo. Diverse trasformazioni, testimoniate da membrature gotiche in laterizio e in pietra bianca 1325), e della moglie Marguerite (m. nel 1350). Lo stile lineare, a volte molto accentuato, di tale scultura funeraria, che si ...
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Cubismo
Nello Ponente
di Nello Ponente
Cubismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Cubismo e tradizione. 3. Il cubismo e le esperienze del Novecento. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Con il termine cubismo [...] può dunque dire che in questo periodo si opera la trasformazione del sistema o della struttura dell'arte da rappresentativa a origini e cioè il chiaroscuro adattato su una costruzione lineare che predomina in tutte le scuole conosciute [...] Questa ...
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Massimiliano Fuksas
Città
La metamorfosi costante dello spazio urbano
La città del nuovo millennio
di Massimiliano Fuksas
17 giugno
Si inaugura a Venezia la settima Mostra internazionale di architettura [...] dall'abbandono della campagna e dalla crescita lineare e non reversibile della popolazione urbana.
L complessa è la fase di sviluppo che porta le società neolitiche a trasformare l'ambiente nel quale vivono secondo un piano progettuale ben delineato: ...
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Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] di creatività come 'progetto laterale'. Respingendo l'immagine lineare del progetto come processo unidirezionato dal generale al particolare, a Parma.
L'auditorium di Parma
Con la trasformazione di un luogo di lavoro in spazio di intrattenimento ...
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Paolo Soleri
Ecoarchitettura
Metamorfosi verdi
E se ci impegnassimo davvero?
di
1° febbraio
La Commissione Europea premia il progetto di edilizia residenziale sociale a basso impatto ambientale SHE [...] nobiltà della sua parte migliore. L’homo faber è sul punto di trasformare il mondo basandosi su comandi ambigui: se ti serve e ce la .
Il parco che corre sull’asse centrale della città lineare è in pratica un ininterrotto paesaggio verde con un clima ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] evidente che il soprannome del sodomita pratese è stato indebitamente trasformato nel cognome di messer Giovanni di Gherardo). Già il la prosa del Trattato risulti assai più limpida e lineare): la tripartizione dell'anima, le due nature dell'uomo ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
sostituzione
sostituzióne (ant. sustituzióne) s. f. [dal lat. tardo substitutio -onis, der. di substituĕre «sostituire»]. – 1. L’azione, l’atto di sostituire; il fatto di sostituirsi o di essere sostituito: nessuno si è accorto della s. dell’originale...