ILLUSTRAZIONE
C. Bertelli
− Le più antiche testimonianze archeologiche di libri illustrati provengono dalla civiltà egizia; nel mondo ellenistico l'i. ebbe origine, sembra, ad Alessandria, ciò che rende [...] attenuarsi del concreto interesse scientifico, la graduale trasformazione del corpus dell'i. dei libri scientifici . Romano) è un altro esempio di questo tipo di decorazione affine all'epigrafia. Il suo monumento maggiore è il Calendario di Filocalus ...
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PIVIALE
A. Lauria
Sopravveste liturgica di forma semicircolare, lunga quasi sino ai piedi, aperta nella parte anteriore e corredata all'altezza del petto da un fermaglio (pectorale), spesso preziosamente [...] riduzione del cappuccio, che nel sec. 13° giunse a trasformarsi in un lembo di stoffa triangolare con funzione esclusivamente decorativa, a immagini di Cristo e della Madonna, il paramento è affine stilisticamente a un altro p. di Anagni (Tesoro del ...
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Vedi ISIDE dell'anno: 1961 - 1995
ISIDE
S. Donadoni
B. M. Felletti Maj
(῏Ισις, Isis). − Dea egiziana, di molto antica origine, probabilmente basso egiziana (v. ISEUM). Il nome sembra significhi "il [...] I.-Nekhbet del Nuovo Museo dei Conservatori a Roma, tipologicamente affine, proveniente dall'Iseo Campense e datata con oscillazioni fra della Gliptoteca Ny Carlsberg di Copenaghen appaiono come la trasformazione di un noto tipo di Atena del V sec. ...
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BONANNO PISANO
J. White
Artista attivo a Pisa nell'ultimo quarto del 12° secolo. Il nome di B. è tramandato solo dalle due iscrizioni con cui firmò le perdute imposte bronzee del portale maggiore della [...] 12°, che, fra gli esempi precedenti, è quello più strettamente affine alle opere di B. almeno per certi aspetti e soprattutto per quanto genio di B.: essa va piuttosto ravvisata nella trasformazione del racconto per immagini da lui operata e ripresa ...
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GUCCIO di Mannaia
M. Di Berardo
Orafo attivo a Siena, ove risulta documentato dal 1291 al 1318, soprattutto come incisore di sigilli.Il nome di G. ricorre, quale unica attestazione esecutiva provatamente [...] ; Hueck, 1969), tutte su rame a figure risparmiate, affini sotto il profilo stilistico e quasi coeve (Cioni Liserani, pp. 117-121, nr. 34; P. Leone de Castris, Trasformazione e continuità nel passaggio dello smalto senese da champlevé a traslucido, " ...
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ZUTPHEN
K. van der Ploeg
(Sutphania nei docc. medievali)
Città dei Paesi Bassi (prov. Gheldria), situata alla confluenza del torrente Berkel nel fiume IJssel.Anticamente parte della regione storica [...] poco successivi da navate alte e larghe come la centrale, trasformando l'edificio in una chiesa 'a sala'. Nel tardo sec punto in cui il torrente Berkel passa attraverso le mura. Di tipologia affine al Pont des Trous a Tournai, del 1300 ca., è composta ...
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GEORGIA, civiltà della
S. J. Amiranasvili
Le ricerche scientifiche degli ultimi anni hanno permesso di stabilire che il nucleo fondamentale della popolazione della Georgia è autoctono ed ha sempre occupato [...] è stata ritrovata una grande quantità di scuri di rame di forma affine a quella della scure di rame del kurgan di Maikop e delle dello sviluppo dell'arte georgiana subirono una radicale trasformazione. Tbilisi (Tiflis) diventò la residenza dell'emiro ...
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CANTONE (Cantoni), Bernardo (Bernardino)
Angelo Moneta
Figlio di un maestro Taddeo, nacque presso la pieve di Balerna (Valle d'Intelvi) nel 1505.
Il padre apparteneva alla famiglia degli Augustoni, [...] quest'ultimo edificio, assai affine a quello di Giambattista Spinola, il C. rimase presto l'unico responsabile per la partenza del Castello.
In parallelo con questi impegni privati, il C. curava per il Comune la trasformazione del palazzetto del Molo ...
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CORVI, Domenico
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Giuseppe, nacque a Viterbo il 16 sett. 1721 (O. Aracoeli, in Ferrara, 1974-75, pp. 208 s.). A quindici anni si sarebbe trasferito a Roma dove sarebbe stato [...] ombre. Nei bozzetti è in evidenza una sensibilità più rococò, affine piuttosto ai napoletani e ai veneziani. Ciò che queste opere che comportò anche il completamento degli affreschi per la trasformazione della loggia stessa. Il C. ebbe talento e ...
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DE ROSSI, Marc'Antonio
Helmut Hager
Figlio di Mattia, nacque nel Bergamasco nel 1607; la sua carriera di architetto si svolse tutta a Roma. L. Pascoli (1730) lo cita con la qualifica di "non mediocre" [...] cui è connesso il nome del D. è l'adattamento e trasformazione del complesso di San Martino al Cimino (concesso da Innocenzo X dei lavori.
Circa una partecipazione del D. nel progetto assai affine di Virgilio Spada, del 1651, di eliminare la spina di ...
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processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); già classico invece il sign. anatomico...
stazione
stazióne s. f. (ant. m.: cfr. stazzone) [dal lat. statio -onis «modo di stare; fermata, dimora, riposo», der. di stare «stare, stare fermo, stare ritto»]. – 1. Con riferimento al corpo umano, modo di stare, spec. nella locuz. s. eretta,...