UMBRIA
L. Bonomi Ponzi
D. Manconi
È la Regio VI della suddivisione augustea dell'Italia antica (Plin., Nat. hist., XI, 112) che comprendeva un territorio corrispondente solo in parte all'U. attuale. [...] è composto da una sola olla di impasto, la cui tipologia è affine a quella di Terni II, e da pochi oggetti ornamentali di bronzo pocula, p.es., a Spello o a Norcia). La trasformazione non risalta solamente nell'assetto dei centri abitati e del ...
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La neologia
Bernard Quemada
La neologia, fenomeno linguistico e disciplina recente delle scienze del linguaggio, è un settore della lessicologia moderna che, dalla fine del 20° sec., accompagna lo sviluppo [...] la neologia risponde alla necessità di denominare le trasformazioni del mondo, i progressi della conoscenza, il venire riuscire a integrarsi con l’insieme dei termini di significato affine, dei quali viene a completare il campo semantico, ma deve ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Medicina e farmacologia
Philippe Gignoux
Medicina e farmacologia
La medicina
È da lungo tempo riconosciuta la funzione di mediazione svolta dai Siri tra la scienza greca [...] sgorga il desiderio, e salgono fino a raggiungere il cuore, affine al cervello, a somiglianza di un vapore" (Bettiolo 1992, affetto da ulcere o da idropisie, causate da un difetto nella trasformazione del chimo in sangue o in un eccesso di freddo o, ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] antiquata (probabilmente a causa di preesistenze), è affine al tradizionale palazzo di campagna veneto più di quanto il 16 settembre, ma prefigurò i decenni successivi dedicati a trasformare la gotica Vicenza in una nuova Roma.
Alla liquidazione ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] Più spesso l'armatura è meno completa e la trasformazione di Z. in guerriero meno consistente: in seguito tempio di Kronos a Lindos (Paus., ix, 39, 4). Di tipo affine doveva essere un immagine arcaica di Z. Kithairònios che doveva riferirsi ad una ...
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essere
Riccardo Ambrosini
1. Le circa 7780 attestazioni dei quasi 125 tipi formali del verbo e. - incluse le forme polisillabiche con apocope della vocale finale, quelle monosillabiche con epitesi di [...] di condizione del soggetto, in cui il participio ha funzione qualificante, affine a quella di un aggettivo (v. 5.). Cfr. Pd VII individuare di qual aggettivo in particolare il sintagma sia la trasformazione. Tra i casi più ovvi si ricordi Vn XV 2 ...
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in
Aldo Duro
Sotto l'aspetto formale, la preposizione è presente in D. sia nella sua forma semplice in - aferetica ('n) dopo e, che, ché e altre preposizioni, pronomi, congiunzioni desinenti in vocale [...] VIII 12); in unione con ‛ stato ' e altri sostantivi di significato affine, come in Vn XIII 7 in questo stato dimorando, mi giunse volontade di '.
2.4. Altre volte esprime più decisamente trasformazione, mutamento, conversione: Surge in vermena e in ...
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La grande scienza: introduzione
Enrico Alleva
Sergio Carrà
Gilberto Corbellini
Giorgio Parisi
La grande scienza
Le attività di ricerca scientifica abbracciano oggi un enorme numero di settori e di [...] . Il panorama editoriale scientifico ha subito una radicale trasformazione e si è assistito a un aumento esplosivo del un elevato numero di riviste (perlopiù mediche o di argomento affine): alcune informazioni (per es., gli autori, il titolo dei ...
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ELIDE, 1° (Ήλις, Elis)
F. Carinci
Antica regione storica della Grecia, nel Peloponneso nord-occidentale, dai confini rimasti a lungo non ben definiti, soprattutto lungo l'asse N-S, in relazione al complesso [...] , rispondenti in parte a tipologie locali, talora fortemente affini a esempi della vicina Arcadia (cfr. in particolare i di edifici da età arcaica a età romana), a causa delle trasformazioni della linea di costa. Benché più sicuro, il porto restò in ...
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ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] immagini erano probabilmente applicate sul lato esterno si può considerare strettamente affine a quello a cerchio e ad arco. Si accompagna spesso anche il Dodekaoros và inteso come una trasformazione delle stazioni lunari); vanno almeno ricordate ...
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processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); già classico invece il sign. anatomico...
stazione
stazióne s. f. (ant. m.: cfr. stazzone) [dal lat. statio -onis «modo di stare; fermata, dimora, riposo», der. di stare «stare, stare fermo, stare ritto»]. – 1. Con riferimento al corpo umano, modo di stare, spec. nella locuz. s. eretta,...