L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] frequentazione delle catacombe è in effetti legata alla trasformazione di alcuni settori di esse in santuari martiriali. certo, comunque identifica un uso, un sostrato affine alle popolazioni che nell'Alto Medioevo popolarono l'Europa ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] assoluto di verità per assoggettare a sé la fede. Un tentativo affine al m. teologico [terminò così l’autore] è la cosiddetta subita all’inizio degli anni Trenta.
Alle profonde trasformazioni del contesto intervenute dopo la cesura dellaPrima guerra ...
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STRUMENTI MUSICALI
F. Poole
G. Lacerenza
S. Sarti
M. Duchesne Guillermin,C. Lo Muzio
Egitto. - I principali dati per la storia degli s. m. dell'antico Egitto sono forniti dai numerosi esemplari ritrovati, [...] raffigurato sul vaso da Bismaya. E probabile che uno strumento affine fosse retto da tre statuette di pietra reputate provenire dal sua adozione abbia contribuito al lento processo di trasformazione della pratica e dell'estetica musicale in India ...
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Le Americhe e l'Oceania: dal popolamento alla formazione delle società complesse
Duccio Bonavia
Thomas R. Hester
Claude-François Baudez
Krzysztof Makowski Hanula
Gaetano Cofini
Il popolamento delle [...] m rispetto a quello attuale e buona parte dello stretto si era trasformata in un istmo. Prima di questo periodo il livello delle acque fine del I millennio d.C. Notevoli sono le affinità riscontrate nella cultura materiale dei più antichi siti finora ...
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L'autocelebrazione della Repubblica nelle arti figurative
Wolfgang Wolters
Lo Stato veneziano ha sempre fatto tutto il possibile per costruire e divulgare un'immagine di sé in cui il ruolo svolto [...] , il Palma ha rielaborato un suo primo disegno, trasformandolo secondo la concezione del Tintoretto che probabilmente, e non del Tintoretto, anche qui l'esaltazione del doge ha maggiori affinità con gli scritti panegirici che con il testo al quale ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] sentieri e gli accessi più facili. Sarà così possibile trasformare la confusa e oscura dispersione delle conoscenze in un arricchire l'ambito delle conoscenze umane, presentava una notevole affinità con le tesi di Digby, mentre studi più recenti ...
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L'archeologia dell'Iran. La protostoria
Massimo Vidale
Bruno Genito
Raffaele Biscione
Stefano Pracchia
Peter Calmeyer
Robert H. Dyson Jr.
Bruno Overlaet
Sandro Salvatori
William M. Sumner
Carl [...] il crollo dello Stato unitario in Mesopotamia, trasformato in una costellazione di potentati spesso a guida una ceramica grigio-nera e rossa, con decorazione incisa. Materiali affini a quelli di Kh. sono anche quelli rinvenuti a Chandar (Chukandar ...
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L'Eta dei Lumi. Introduzione. L'Eta dei Lumi: tempi, luoghi e modi
John L. Heilbron
Introduzione. L'Età dei Lumi: tempi, luoghi e modi
La divisione del tempo in secoli e della conoscenza naturale in [...] 'abolizione della Compagnia di Gesù, con la chiusura o la trasformazione dei suoi collegi, nei quali buona parte dei filosofi naturali i loro agenti e le particelle di materia ponderabile. L'affinità chimica, o la forza che lega insieme gli atomi, era ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] viventi. Nel 1796 Cuvier aveva negato che vi fosse affinità fra gli organismi del passato e quelli viventi: la ritirate in acque o terre inesplorate o si sono gradualmente trasformate in quelle attuali. L'evoluzione è il processo uniforme grazie ...
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ARCADIA ('Αρκαδία; Arcadia)
F. Carinci
Regione della Grecia, al centro del Peloponneso, confinante a Ν con l'Acaia, a S con la Laconia, a SE con il distretto della Cinuria (per lo più appartenuto, in [...] 6 m; su una delle insulae si è riconosciuta una stoà o una struttura affine. L'intervallo ricorrente è di 36 m tra le linee dei muri N-S fondazione della città, ma il modello di insediamento venne a trasformarsi a lungo termine: nel I sec. a.C. il ...
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processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); già classico invece il sign. anatomico...
stazione
stazióne s. f. (ant. m.: cfr. stazzone) [dal lat. statio -onis «modo di stare; fermata, dimora, riposo», der. di stare «stare, stare fermo, stare ritto»]. – 1. Con riferimento al corpo umano, modo di stare, spec. nella locuz. s. eretta,...