VALUTAZIONE
Carlo Draghi
. Valutare significa accertare in misura di moneta il valore di un bene economico. La funzione amministrativa della valutazione interessa esclusivamente la ragioneria per quanto [...] che, per il grado di sicurezza, può considerarsi affine agl'investimenti immobiliari, il valore capitale dell'immobile può cui attività è volta al pagamento delle passività e alla trasformazione in danaro di tutte le altre attività, è evidente che ...
Leggi Tutto
PONTANO, Giovanni (Gioviano)
Enrico Carrara
Dalla famiglia dei Pontani, cospicua in Cerreto - un borgo tra Norcia e Spoleto - Giovanni nacque il 7 maggio d'un anno, che le varie fonti fanno variare dal [...] annuncia anche l'inesausto poeta dei rinnovati miti di trasformazioni, cioè delle forme in cui gli antichi espressero il , di A. Ginorri (L'amor coniugale e le poesie d'argomento affine di G. P., Lanciano 1920), ecc. Degli Eridani parecchi carmi trad ...
Leggi Tutto
SINFONIA (gr. συνϕωνία propr. "accordo di voci o di suoni")
Giulio Cesare Paribeni
Nome di una forma di musica strumentale.
Se tale è l'accezione odierna della parola, questa tuttavia ha avuto significati [...] destando nel primo trentennio del Settecento quello per una forma affine, e più pura, germogliata sul terreno, fervido di passione del contrappunto, dell'imitazione e della fuga; ha trasformato l'antico Minuetto nell'agile o irruento Scherzo; infine ...
Leggi Tutto
Io/sé
*
Marco Innamorati
La psicoanalisi è andata elaborando, a partire dalla 'Psicologia dell'Io' di H. Hartmann fino ai contemporanei sviluppi della 'Psicologia del Sé', punti di vista via via più [...] La libido neutralizzata, infatti, deriva dalla possibile trasformazione tanto della sessualità quanto dell'aggressività.
Con il partecipe ('idealizzazione'); di essere sostenuto da un altro affine ('supporto', cui corrisponde la relazione di oggetto- ...
Leggi Tutto
GIGANTI (Γίγαντες)
Alessandro OLIVIERI
Goffredo BENDINELLI
Bruno Vignola
Sono nati dalla Terra (Γῆ), dal sangue dell'evirato Urano, e formano un popolo selvaggio, criminale, affine però, sebbene più [...] dell'età ellenistica. Non è da escludere però che la trasformazione fosse già avvenuta poco prima del sec. III, non sappiamo e il medio ted. hiune: quest'ultimo non ha alcuna affinità col nome degli Unni (medio ted. Hiune), benché sovente confuso ...
Leggi Tutto
PETRARCHISMO
Mario Praz
. La reazione stilnovistica contro l'artificiosità di Guittone d'Arezzo e della sua scuola aveva già esaurito il suo compito allorché il Petrarca scrisse il canzoniere. Egli [...] arrivo, non un principio, il suo canzoniere rappresenta l'ultima trasformazione cui giungono sotto l'azione di un nuovo e tutto Délie rappresentano nella poesia francese una corrente epigrammatica affine a quella degli strambotti di Serafino, benché ...
Leggi Tutto
TRISEZIONE
Luigi CAMPEDELLI
. Il problema della trisezione dell'angolo, cioè della divisione di un angolo in tre parti uguali, costituisce una delle classiche questioni che sono pervenute a noi dall'antichità [...] ultima parola sia sopra questo problema come su quello strettamente affine della duplicazione del cubo (v. cubo), e sull' presenta sotto una forma che può essere più conveniente. Una prima trasformazione in questo senso sembra risalire al sec. V a. C ...
Leggi Tutto
IEFREN (A. T., 113-114)
Attilio MORI
Francesco BEGUINOT
Territorio e villaggio (Gasr Iefren) della Tripolitania settentrionale nel Gebel Nefusa, a 120 km. a SO. di Tripoli, e amministrativamente delegazione [...] allora il paese pacificato ha iniziato la sua trasformazione. Intorno all'antico castello turco presso il villaggio tendere verso l'arabizzamento. Il dialetto berbero di Jefren è strettamente affine a quello di Zuara. Esso è parlato in un gruppo di ...
Leggi Tutto
Sociologia
LLuciano Gallino
di Luciano Gallino
Sociologia
sommario: 1. Quesiti fondativi della sociologia. 2. La natura del legame sociale. 3. Differenziazioni teoretiche e specializzazioni della sociologia. [...] che tiene insieme il corpo sociale? Ovvero, con un concetto affine ripreso da David Hume, qual è il "cemento" che " piano è diretto, che consiste in generale nella trasformazione della situazione esistente; la presenza di diverse alternative che ...
Leggi Tutto
ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] livello più alto, e infine, nell'età di Silla o di Pompeo, trasformato in periptero esastilo.
Il tempio D, in considerazione del suo livello, è da dal Ligorio e dal Montano (v. bibl.). L'affinità di pianta con un edificio della Villa Adriana tra il ...
Leggi Tutto
processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); già classico invece il sign. anatomico...
stazione
stazióne s. f. (ant. m.: cfr. stazzone) [dal lat. statio -onis «modo di stare; fermata, dimora, riposo», der. di stare «stare, stare fermo, stare ritto»]. – 1. Con riferimento al corpo umano, modo di stare, spec. nella locuz. s. eretta,...