ISTOLOGIA (dal gr. ἱστός "tessuto" e λόγος "dottrina"; tedesco Gewebelehre)
Giuseppe LEVI
Antornio CESARIS-DEMEI
Enrico CARANO
È la disciplina che s'occupa degli attributi dei materiali costitutivi [...] F. C. Boll, W. Flemming, W. His analizzarono le trasformazioni che si producono nei tessuti durante lo sviluppo embrionario; si creò (p. es., l'acido osmico) i quali diminuiscono l'affinità dei tessuti per i colori.
La tecnica per la conservazione ...
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VESTI (franc. vêtements, habits; sp. trajes; ted. Kleider; ingl. clothes)
George MONTANDON
Raffaele CORSO
Luigi GIAMBENE
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Alle voci abbigliamento e moda è trattata, nel suo insieme, l'evoluzione [...] Gli elementi di tutte le altre stoffe sono dunque innanzi tutto trasformati in fili per mezzo della filatura; ma di esse non stato introdotto in Cina. In questo paese e in quelli di cultura affine, si ha il sandalo di paglia e anche la scarpa che si ...
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SOCIALISMO
Rodolfo MONDOLFO
. Termine introdotto per la prima volta da R. Owen in un manifesto del 1820 e usato poi con varie gradazioni di significato (che ne rendono difficile una definizione) a indicare [...] delle classi lavoratrici, rende pertanto il socialismo della cattedra affine al socialismo di stato: e non per nulla lo pratici, egli cerca nelle Trade Unions i gruppi da trasformare in associazioni di produttori. Precorre così non solo i disegni ...
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PORTA
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
Gian Giacomo FERRARI FREY
Pietro ROMANELLI
Géza DE FRANCOVICH
. Antichità. - L'uso di ornare le porte delle città e dei grandi edifici con un certo lusso [...] e di Parma.
Il gotico non conduce a una trasformazione radicale degli elementi decorativi delle chiese romaniche. Le porte si di S. Ambrogio e di Santa Sabina, collegate da affinità reciproche nella disposizione generale dei rilievi e da particolari, ...
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MODELLI, teoria dei
Giulio SUPINO
Gino SACERDOTE
Guido OBERTI
Vittorio PEGORARO
La parola "modello" (v. anche modello, vol. XXIII, p. 511) indica generalmente la riproduzione, con dimensioni ridotte, [...] , non una similitudine, ma un'affinità (v. affinità: Matematica, I, p. 678).
Dal punto di vista concettuale si potrebbe pensare ad un collegamento geometrico più generale (che dia luogo ad una trasformazione puntuale biunivoca tra lo spazio occupato ...
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POLINESIANI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Gioacchino SERA
. L'ampia distesa di isole del Pacifico orientale, dal gruppo delle Ellice a O. fino alla sperduta e remota Isola della Pasqua a E. e dall'arcipelago [...] Fornander (1878) affermò che i Polinesiani discendevano da un popolo affine agli Arî, ma molto più antico di questi, che abitava subirono una particolare accentuazione o anche una trasformazione sostanziale, altre invece prima esistenti andarono ...
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INDOEUROPEI
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Gioacchino SERA
. L'espressione "popoli indoeuropei" deve essere intesa come un'abbreviazione di "popoli che parlano lingue indoeuropee", poiché, mentre la derivazione [...] , era giunto alla convinzione che l'indoeuropeo è molto più affine all'ugrofinnico che al semitico (Elementi di glottologia, Bologna 1923 o che esso sia una trasformazione di un tipo precedente, trasformazione accompagnata dalla creazione della nuova ...
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SEMITI
Giorgio Levi Della Vida
. I. Estensione territorriale. - Col nome di Semiti è designato un vasto e compatto gruppo etnico e linguistico dell'Asia anteriore le cui sedi presentavano nell'antichità [...] gli Ebrei stessi appartenevano) avevano tra loro una stretta affinità. Questa affinità, come per gl'Indoeuropei, il gruppo etnico col quale assai per tempo e, perduta la facilità di trasformarsi, offrono molto minor agio all'osservazione comparativa. ...
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ROCOCÒ, Stile
Giuseppe SAMONA'
Rosanna TOZZI
Si diede questo nome nel sec. XVIII a particolari architetture rustiche, dette in Francia rocaille, caratteristiche dei periodi seicenteschi e settecenteschi: [...] Andrea al Quirinale, ma più leggiera e ariosa per la trasformazione in deambulatorio delle varie cappelle, che in S. Andrea recingono esprimono la grazia settecentesca con un colorito delicato, affine a quello francese. Del pari, a pittori decoratori ...
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PIANO REGOLATORE (XXVII, p. 120)
Lodovico QUARONI
Giovanni ASTENGO
REGOLATORE Piano regolatore urbano. - Il progresso dell'interesse per i problemi sociali, la consapevolezza degli errori commessi e [...] di traffico con lo smistamento su piani diversi operi una trasformazione anche nel paesaggio urbano o rurale che non può venir sia possibile ad un architetto d'oggi pensare un edificio affine, nello spirito, a quelli dei secoli passati, o perché ...
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processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); già classico invece il sign. anatomico...
stazione
stazióne s. f. (ant. m.: cfr. stazzone) [dal lat. statio -onis «modo di stare; fermata, dimora, riposo», der. di stare «stare, stare fermo, stare ritto»]. – 1. Con riferimento al corpo umano, modo di stare, spec. nella locuz. s. eretta,...