retta
rètta [f. sostantivato dell'agg. retto] [ALG] Ente geometrico fondamentale, in genere assunto come primitivo nelle trattazioni assiomatiche, per il quale valgono alcune proprietà caratterizzanti [...] . di un piano che non hanno un punto comune; (b) nella geometria affine, r. che s'incontrano in un punto improprio. ◆ [ALG] R. [ALG] R. unita: r. corrispondente di sé stessa in una certa trasformazione. ◆ [ALG] Equazione della r.: v. sopra: [ALG]. ◆ ...
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omologia
omologia termine che assume diversi significati a seconda del contesto.
☐ In geometria elementare, si dicono vertici omologhi i vertici di due angoli congruenti in due triangoli simili, e lati [...] dell’omologia. Se il centro appartiene all’asse la trasformazione è detta omologia speciale. Un’omologia piana è univocamente retta propria, l’omologia prende il nome di omologia affine (o affinità omologica). Se la direzione del centro U (improprio ...
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rapporto semplice di tre punti allineati
rapporto semplice di tre punti allineati in geometria, dati tre punti allineati A, B, C di uno spazio affine, è il numero ± AC /BC, ossia il rapporto delle due [...] −1. Il rapporto semplice di tre punti allineati è l’invariante numerico di una → affinità, nel senso che dati tre punti allineati A, B, C e i loro corrispondenti A′, B′, C′ in una tale trasformazione risulta (A′B′C′ ) = (ABC). Se A e B sono due punti ...
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Ramo delle scienze mediche che ha per oggetto le malattie del sistema nervoso a sintomatologia più spiccatamente somatica, decorrenti cioè con disturbi della motilità, della sensibilità, dell’equilibrio [...] e acqua. Le stesse condizioni forzano queste cellule a trasformarsi in astrociti fibrillari (gliosi). Ne consegue l’ipertrofia i fagociti mononucleati del midollo osseo, cui è affine. In seguito assume la forma ramificata della microglia quiescente ...
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(ladino Grischun; ted. Graubünden; fr. Grison) Stato federato della Svizzera (7105 km2 con 188.762 ab. nel 2007; densità 26,5 ab./km2). Il più vasto dei cantoni svizzeri (occupa 1/6 del territorio del [...] seconda metà del 13° sec. subì una profonda trasformazione per l’immigrazione dei Vallesi, di dialetto tedesco. Nel Grigioni (ladìn è il nome locale della parlata engadinese), affine al ladino dolomitico e ai dialetti paleolombardi. Le infiltrazioni ...
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Linguista francese (Mont-Saint-Aignan 1893 - Montpellier 1954). Studioso delle lingue slave, del tedesco e del francese, scrisse tra le altre opere Éléments de syntaxe structurale (post., 1959), grande [...] , e la sua "traslazione" svolge un ruolo simile alla "trasformazione" dello stesso Chomsky, ma la sua impostazione teorica è fondamentalmente J. O. H. Jespersen (cui è per molti versi affine), è ripreso dalle scuole francesi che nascono da una critica ...
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Marini, Marino. - Scultore italiano (Pistoia 1901 - Viareggio 1980). Mosso da un'esperienza classica, in qualche modo affine alla tendenza del "Novecento", se ne andò poi distaccando, per ricollegarsi [...] Torino del 1958-59, e nelle opere successive (Il Grido, 1962; Composizione di elementi, 1965) si nota una trasformazione in senso drammatico nella ricerca formale sempre più schematizzata ed essenziale. La stessa concezione rivelano le sue pitture e ...
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MICHELANGELO Buonarroti
Pietro Toesca
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese la cui podesteria, insieme con quella del vicino castello di Chiusi in Casentino, era allora tenuta per Firenze dal fiorentino [...] trovava riflessi fra gli artisti secondarî, ma era ripreso e trasformato dagli emuli, quasi a gara (lo dimostrano i disegni di Pontormo (la Venere baciata da Cupido, anch'essa affine alle statue delle tombe medicee); disegni e composizioni che ...
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MACEDONIA (gr. classico Μακεδονία; lat. Macedonia; pronunzia loc. Makedonia; A. T., 75-76, 82-83)
Giuseppe CARACI
Pietro ROMANELLI
Secondina Lorenzina CESANO
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Paola [...] stessi: "Filippo, che non solo non è greco, né in nulla affine a noi Greci, ma neanche è barbaro, di quelli che hanno pur , p. 347). Nel sec. VIII si può dire che la trasformazione etnica fosse compiuta: per popolazione, per lingua e per costumi la ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] che di vera e propria intensità, si veniva a trasformare nella parlata degli strati popolari e meno letterarî in accento costruzioni polimetriche a tempo di ballabile, la canzone libera affine al recitativo del dramma pastorale, trovarono il loro ...
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processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); già classico invece il sign. anatomico...
stazione
stazióne s. f. (ant. m.: cfr. stazzone) [dal lat. statio -onis «modo di stare; fermata, dimora, riposo», der. di stare «stare, stare fermo, stare ritto»]. – 1. Con riferimento al corpo umano, modo di stare, spec. nella locuz. s. eretta,...