Legendre Adrien-Marie
Legendre 〈lëgŠàndr〉 Adrien-Marie [STF] (Tolosa 1752 - Parigi 1833) Prof. di matematica nell'École militaire di Parigi (1775); passò a dirigere, nel Bureau des longitudes (1787), [...] L.: lo stesso che polinomi di L. (v. oltre). ◆ [ANM] Funzione generatrice della trasformazionedi L.: v. meccanica analitica: III 662 d. ◆ [ANM] Integrali ellittici di L.: v. sopra: Forme canoniche diLegendre. ◆ [ANM] Polinomi, o polinomi associati ...
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Parte dell’analisi matematica che si occupa della ricerca di algoritmi per la risoluzione numerica di problemi quali l’approssimazione di funzioni e l’integrazione di equazioni differenziali ordinarie [...] ottenere i valori delle eventuali radici reali sufficientemente approssimati. A volte conviene trasformare la [2] nella forma g(x)−h(x) = 0 e serie di polinomi ortogonali (per es., diLegendre o di Čebyšev).
Risoluzione n. di equazioni differenziali ...
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Variazioni, calcolo delle
Giuseppe Buttazzo
Gianni Dal Maso e Ennio De Giorgi
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Alcuni esempi storici: a) il problema isoperimetrico; b) il principio di Fermat e le leggi [...] ricavano l'equazione di Eulero e le condizioni necessarie diLegendre e di Jacobi si deduce facilmente di essere invariante per cambiamenti di parametro. Se v è un'altra parametrizzazione della stessa curva ottenuta da u mediante la trasformazione ...
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L'Ottocento: matematica. Analisi complessa
Jeremy Gray
Analisi complessa
Lo sviluppo dell'analisi complessa è una delle caratteristiche salienti della matematica del XIX secolo. Lo studio di funzioni [...] trasformazione razionale delle variabili. Egli fu in grado di dimostrare che la famiglia delle superfici non equivalenti di delle geodetiche di un ellissoide. Il Traité diLegendre è una presentazione sistematica di nuove funzioni di una variabile ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] innanzi tutto l'equivalenza di forme a meno di una trasformazionedi coordinate a coefficienti interi, p non divide b, e si ritrova il simbolo diLegendre se p=b. Le leggi di reciprocità si esprimono allora in una forma particolarmente interessante ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria dei numeri
Günther Frei
La teoria dei numeri
La teoria dei numeri (o aritmetica) tratta delle proprietà dei numeri. Lungo tutta la sua storia, un tema dominante [...] Quest'ultimo risultato si ricava dal polinomio di Euler x2−x+41 mediante la trasformazione lineare x → x+1. Legendre indicò anche il modo in cui applicare trasformazioni lineari per costruire polinomi generatori di secondo grado. Questi polinomi, che ...
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L'Ottocento: matematica. Calcolo delle variazioni
Craig Fraser
Calcolo delle variazioni
Il problema di Euler
Nel 1744 Leonhard Euler formulò il problema principale del calcolo delle variazioni nei [...] approfondito questi problemi, non sviluppò però alcuna teoria sulla variazione seconda che indicasse quando poterla trasformare nell'espressione diLegendre.
Jacobi
Nel 1837 il matematico tedesco Carl Gustav Jacob Jacobi pubblicò, un articolo molto ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Calcolo delle variazioni
Craig Fraser
Mario Miranda
Calcolo delle variazioni
Tra il 1870 e il 1920 si assiste al consolidamento degli argomenti [...] Jacobi era soddisfatta, allora si poteva ottenere un'opportuna trasformazione della variazione seconda e ritrovare la condizione diLegendre. Il lavoro di Mayer ebbe un'importanza teorica fondamentale. Le ricerche successive apportarono solo alcuni ...
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Matematica
Calcolo delle variazioni
Ramo della matematica che studia i metodi per ottenere i massimi e i minimi di un insieme di elementi (in generale funzioni) considerati come punti di un opportuno spazio [...] (A.-M. Legendre, 1786), oppure, condizione di Jacobi (1837), trasformazione del problema di massimo (o di minimo) di un funzionale in uno equivalente di estremale di una funzione di più variabili. Nel metodo di Eulero (1768) si sostituisce, nella f di ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si contrappone direttamente a massimo. 1....