Cromwell, John (propr. Elwood Dager)
Lorenzo Esposito
Regista e attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Toledo (Ohio) il 23 dicembre 1887 e morto a Santa Barbara (California) il 26 settembre [...] la tensione drammatica e sensuale su cui si fonda la dialettica tipica di C. tra direzione degli attori e trasfigurazione della messa in scena. Le trame eccessive e tutte giocate sulla funzionalità filmica dell'inverosimile di cui si compone ...
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VYSOCKIJ, Vladimir Semenovič
Nicoletta Marcialis
Poeta, cantautore e attore russo, nato a Mosca il 25 gennaio 1938, morto ivi il 25 luglio 1980. Trascorsi alcuni anni con il padre vicino a Berlino, [...] rauchi dell'alterco tra ubriachi, V. mette in scena dialoghi di grande movimento, riproduce in una sua trasfigurazione artistica brani di conversazione colti per strada, nelle file davanti ai negozi, nei ricoveri notturni degli ubriachi, alterna ...
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Musuraca, Nicholas (propr. Nicola)
Stefano Masi
Direttore della fotografia, naturalizzato statunitense, nato a Ria-ce (Reggio Calabria) il 25 ottobre 1892 e morto a Los Angeles il 3 settembre 1975. Maestro [...] ; e soprattutto il gotico The spiral staircase (1946; La scala a chiocciola) di Robert Siodmak, film psicanalitico basato sulla trasfigurazione chiaroscurale della realtà e su un bianco e nero manierista. M. tentò di portare il gusto delle luci basse ...
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Garbuglia, Mario
Marco Pistoia
Scenografo e arredatore cinematografico, teatrale e televisivo, nato a Fontespina (Macerata) il 27 maggio 1927. Tra i maggiori scenografi della seconda metà del Novecento, [...] ), rappresentano l'esito più intenso di una sospensione tra realtà e immaginazione, tra mimesi di luoghi reali e loro trasfigurazione, di gusto marcatamente onirico. Il quartiere livornese detto 'di Venezia' nel primo film, la casa-museo di grande ...
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La Belle et la Bête
Jean Douchet
(Francia 1945, 1946, La bella e la bestia, bianco e nero, 100m); regia: Jean Cocteau; produzione: André Paulvé; soggetto: dall'omonimo racconto di Madame Leprince de [...] , uguale eppure autonomo rispetto all'uomo che l'ha creato. In Cocteau il meraviglioso si produce laddove interviene una trasfigurazione del reale attraverso la macchina.
Nella sua opera, quindi, la macchina sarà onnipresente. In La Belle et la Bête ...
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The Night of the Hunter
Mario Sesti
(USA 1954, 1955, La morte corre sul fiume, bianco e nero, 93m); regia: Charles Laughton; produzione: Paul Gregory Productions; soggetto: dall'omonimo romanzo di Davis [...] di una plasticità visionaria e allucinatoria in cui la sessualità angosciosa, l'aggressione patriarcale, la trasfigurazione fiabesca della natura sembrano proiezione di un conflitto edipico infantile al massimo della sua pressione soggettiva ...
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Fantômas
Monica Dall'Asta
(Francia 1913, colorato, 54m a 16 fps); regia: Louis Feuillade; produzione: Société des Établissements Gaumont; soggetto: dall'omonimo romanzo di Pierre Souvestre e Marcel [...] opera, vengono qui calati in un contesto urbano del tutto familiare e riconoscibile.
Più ancora che nel primo episodio, la trasfigurazione della Parigi reale in un universo onirico e pieno di sorprese trova i suoi momenti più efficaci nel secondo e ...
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Zerkalo
Paolo Vecchi
(URSS 1974, Lo specchio, colore/bianco e nero, 105m); regia: Andrej Tarkovskij; produzione: Erik Waisberg per Mosfil′m; sceneggiatura: Andrej Tarkovskij, Aleksandr Mišarin; fotografia: [...] ossessivo della donna, reminiscenza ancor viva dell'atmosfera degli orrendi anni dello stalinismo. Al secondo, la visionaria trasfigurazione dei soldati cinesi sul fiume Ussuri, in un filmato di repertorio che materializza l'incubo di una nuova ...
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Ferretti, Dante
Stefano Masi
Scenografo cinematografico, nato a Macerata il 26 febbraio 1943. Sostenitore di una estetica del 'meraviglioso', si è mosso attraverso le diverse epoche con una libertà [...] fantasy The adventures of Baron Munchausen (1989; Le avventure del barone di Munchausen) di Terry Gilliam, la capacità di trasfigurare città e quartieri nelle ricostruzioni realizzate per i film di Martin Scorsese hanno fatto di lui uno dei più ...
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Canonero, Milena
Stefano Masi
Costumista cinematografica, nata a Torino nel 1952. È considerata una delle artefici del successo della cultura figurativa italiana a Hollywood. Celebre per il gusto iperrealista [...] . Con i costumi disegnati per Titus (1999) di Julie Taymor ha raggiunto un punto di equilibrio fra la trasfigurazione teatrale e il realismo del cinema, creando figure nelle quali è impossibile distinguere corpi e costumi, perfettamente fusi in ...
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trasfigurazione
trasfigurazióne (ant. transfigurazióne) s. f. [dal lat. transfiguratio -onis]. – L’atto, il fatto di trasfigurare, di trasfigurarsi; mutamento di figura o di aspetto o di espressione: molte di queste donne, accorgendosi de...
trasfiguramento
trasfiguraménto (ant. transfiguraménto) s. m. [der. di trasfigurare], non com. – Il trasfigurare, il trasfigurarsi: propuosi di dire parole, ne le quali ... significasse [= significassi] la cagione del mio trasfiguramento (Dante),...