Scrittore italiano (Terranova da Sibari 1908 - Roma 1990). I suoi primi romanzi, Inverno in palude (1936) e Oroverde (1940), per la trasfigurazione favolosa o allegorica, in modi corali, di una realtà [...] legata ai ricordi della nativa Calabria, risentono della lezione di C. Alvaro, ma vi predominano la sensualità e il colore: note che rimarranno anche nei romanzi e racconti successivi, variamente ambientati ...
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Pittore bizantino, attivo alla fine del 14º e all'inizio del 15º sec. soprattutto in Russia. Della sua opera rimangono i frammenti degli affreschi nella chiesa della Trasfigurazione di Novgorod (1378), [...] esseri viventi. Dopo aver decorato numerose chiese di Costantinopoli, Calcedonia e Caffa, T. lavorò a Novgorod (chiesa della Trasfigurazione) e, soprattutto, a Mosca (1395, chiesa della Natività della Vergine; 1399, cattedrale di S. Michele, e, 1405 ...
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Pseudonimo dello scrittore russo S. N. Sergeev (Preobraženskoe, Tambov, 1875 - Alušta 1958). I suoi primi racconti (Babaev, 1907; Pečal´ polej "La tristezza dei campi", 1909) ritraggono la vita delle campagne [...] e dell'intelligencija di provincia. Con Preobraženie ("Trasfigurazione", 1914) diede avvio al ciclo Preobraženie Rossii ("La trasfigurazione della Russia"), vasto affresco della Russia contemporanea che comprende 12 romanzi e alcuni racconti. Tra le ...
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Regista cinematografico (Malmö 1930 - Angelholm 1997), uno dei più interessanti della sua generazione. Nei suoi film la critica alle strutture sociali si accompagna a uno stile che oscilla tra la ricerca [...] realistica e la trasfigurazione soggettiva. Si ricordano: Kvarteret Korpen ("Il quartiere del corvo", 1963); Heja Roland ("Ciao Roland", 1966); Elvira Madigan (1967); Ȧdalen 31 (1969); Joe Hill (1971); Fimpen (F., il pigmeo, 1974); Victoria (1979); ...
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Architetto (Mosca 1769 - Pietroburgo 1848), uno degli ultimi eminenti rappresentanti del classicismo in Russia. Fu all'estero (1802-08) e nel 1807 fu nominato accademico e professore dell'Accademia di [...] S. Luca a Roma. Opere principali, a Pietroburgo: caserma Pavlov (oggi edificio Lenenergo), il duomo della Trasfigurazione (1827-29) e quello della Ss. Trinità di Izmajlov (1827-35); il completamento (1832-35) del monastero e di tutto l'insieme del ...
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Carné, Marcel
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 18 agosto 1909 e morto a Clamart (Hauts-de-Seine) il 31 ottobre 1996. Le peculiarità stilistiche del suo cinema sono nella [...] 'ultima un personaggio del dramma, elaborando fin da allora l'idea di una messa in scena calata nel sociale e trasfigurata negli archetipi drammatici.
Dopo il servizio militare in Renania, e dopo essere stato assistente operatore di Jules Kruger per ...
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Pittore (Bologna 1532 - ivi 1577). Si formò nell'ambito della tradizione classicista del Bagnacavallo, aggiornandosi su P. Tibaldi e P. Fontana; nel 1563-64 fu a Roma, dove risentì di T. Zuccari e G. Vasari [...] (Flagellazione, galleria Borghese). Dopo il ritorno a Bologna si accostò a Correggio e Parmigianino (Trasfigurazione, 1569, Bologna, Corpus Domini) per tornare, nelle ultime opere, a un classicismo più contenuto (Madonna in trono e santi, 1577, ...
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GRASSI, Tarquinio
Casimiro Debiaggi
Figlio di Francesco e Francesca Sillicina, nacque a Romagnano Sesia il 27 dic. 1656.
Nipote di Giovanni Stefano e di Giuseppe Doneda, ambedue detti il Montalto, fu [...] loro allievo; e sotto la loro guida dovette collaborare al vasto affresco della cappella della Trasfigurazione al Sacro Monte di Varallo, terminato nel 1676. Uno dei suoi primi impegni fu la decorazione del coro di S. Pietro Celestino a Milano con ...
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Pittore (Bagnacavallo 1484 - Bologna 1542). Subì dapprima l'influsso del Francia, suo maestro (Sposalizio di s. Caterina, pinacoteca di Bologna; Sacra famiglia, Palazzo ducale di Urbino), poi di Raffaello, [...] anni il B. imitò i ferraresi, in specie il Garofalo e Dosso Dossi (tavola con tre santi a Berlino). Opere a Bologna (Trasfigurazione nella chiesa di S. Michele in Bosco; Crocifissione, 1522, in S. Pietro; Sacra Famiglia e Santi nella Pinacoteca). ...
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Pseudonimo dei due fratelli, scrittori francesi, Joseph-Henri Boëx (Bruxelles 1856 - Parigi 1940) e Séraphin-Justin Boëx (Bruxelles 1859 - Ploubazlanec, Côtes-d'Armor, 1948), separatamente denominati R. [...] ; Le termite, 1890; Daniel Valgraive, 1891; Le crime du docteur, 1903, trad. it. 1922) opere dedicate alla trasfigurazione fantastica della scienza (Les Xipéhuz, 1887) o alla rappresentazione dell'umanità primitiva (Vamireh, 1892, trad. it. 1926); la ...
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trasfigurazione
trasfigurazióne (ant. transfigurazióne) s. f. [dal lat. transfiguratio -onis]. – L’atto, il fatto di trasfigurare, di trasfigurarsi; mutamento di figura o di aspetto o di espressione: molte di queste donne, accorgendosi de...
trasfiguramento
trasfiguraménto (ant. transfiguraménto) s. m. [der. di trasfigurare], non com. – Il trasfigurare, il trasfigurarsi: propuosi di dire parole, ne le quali ... significasse [= significassi] la cagione del mio trasfiguramento (Dante),...