MAGNELLI, Alberto
Agnese CONCINA SEBASTIANI
Pittore, nato a Firenze il 10 luglio 1888; autodidatta, non ha fatto parte di alcun movimento, anche se sentì gli influssi del cubismo e del futurismo. Nel [...] ", spaccati di rocce, dove il dato naturalistico è accettato in quanto offre di per sé la possibilità di una trasfigurazione formale attuata nella qualità del colore, compatto e lapideo, tale da esaltare il valore plastico e monumentale dei blocchi ...
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TORBIDO, Francesco, detto il Moro
Adolfo Venturi
Pittore, nato nel 1482 o nel 1483 a Venezia, morto a Verona nel 1561. Andò nel 1510 a Verona, ove prese dimora, godette della protezione dei conti Giusti [...] della cappella dei Fontanelli in Santa Maria in Organo e attendeva alla pala centrale con la lunetta rappresentante la Trasfigurazione, oggi nel museo di Augusta. Nel 1534, frescò il coro della cattedrale veronese su disegno di Giulio Romano; nel ...
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SIGFRIDO (ted. Siegfried o Sigfrid; antico ted. Sigufrid; antico nord. Sigurd, che però corrisponderebbe al ted. Siegwart)
Bruno Vignola
È la più importante figura della leggenda eroica germanica, le [...] S. una forma ipostatica di qualche divinità (Wodan o Balder o Freyr), o quelle che ravvisano in lui, evemeristicamente, la trasfigurazione di qualche eroe germanico dei primi secoli dell'era cristiana (Arminio o Sigiberto I d'Austrasia o altri ancora ...
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GIRARDET
Paul Ganz
. Famiglia di artisti, originaria dal cantone di Neuchâtel, di cui i più importanti sono:
Abraham. - Incisore, nato a Le Locle il 30 novembre 1764, morto a Parigi il 2 gennaio 1823, [...] collaboratore nei Tableaux de la Revolution française, e oltre ad opere di artisti contemporanei incise anche da Raffaello (Trasfigurazione), dal Poussin e da Ph. de Champagne.
Charles-Samuel. - Disegnatore, litografo e incisore, nato a Le Locle nel ...
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CORBELLINI, Paolo (Giovanni Paolo Adalberto)
Gaetano Panazza
Figlio del celebre stuccatore Giacomo Antonio, nacque a Praga il 24 apr. 1711.
Le notizie biografiche oggi note di questo modesto pittore [...] gravemente rovinate, anche in epoca recente, da cattivi "restauri". La prima opera nota è il medaglione con la Trasfigurazione nella volta della parrocchiale di Vissone, firmato "P. Corbellini Fecit 1745", malamente restaurato nel 1964; pure suoi ...
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Elia
Gian Roberto Sarolli
Profeta d'Israele che visse e vaticinò ai tempi di Achab e Achazia (919-896 a.C.), come leggesi in III Reg. 17 ss.
D. lo menziona due volte nella Commedia, in If XXVI 35, insieme [...] Monarchia che nella Commedia, dove il profeta E. è in coppia con Mosè e nominato con gli apostoli presenti alla trasfigurazione.
La presenza del profeta insieme con Mosè dev'essere dunque interpretata in funzione dell'intero episodio e cioè di un ...
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TÁBOR (A. T., 59-60)
Alzbeta BIRNBAUMOVA
F. M. BARTOS
Città della Cecoslovacchia, nella Boemia centrale, situata a 450 m. s. m. sulla Lužnice, con 1425 abitanti (1930). Fondata nel 1277 col nome di [...] era un bastione del protestantesimo; ma dopo la sua caduta nel 1621 fu cattolicizzata. Edifici principali: la chiesa della Trasfigurazione con vòlte a rete di tardo stile gotico, dovuta al maestro Staněk (1512); il palazzo comunale dello stesso stile ...
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CERNIHIV
H. Faensen
ČERNIHIV (russo Černigov)
Città dell'Ucraina, nel Medioevo capitale dell'omonimo principato sviluppatosi prevalentemente sotto la stirpe slava dei Severiani. Citata per la prima [...] e del palazzo principesco sono rimasti soltanto i resti delle fondamenta. È invece conservata la cattedrale della Trasfigurazione del Salvatore (Spaso-Preobraženskij), la più antica costruzione monumentale dell'Ucraina a essere pervenuta, fondata nel ...
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Dieterle, William (propr. Wilhelm)
Bruno Roberti
Regista e attore tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Ludwigshafen am Rhein (Renania-Palatinato) il 15 luglio 1893 e morto a Ottobrunn l'8 dicembre [...] , la sensibilità verso l'impegno sociale e anche la formazione teatrale, e fu caratterizzata dalla tendenza alla trasfigurazione fantastica, alle suggestioni melodrammatiche, a un certo fasto pittorico delle ambientazioni, a un senso plastico della ...
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Pittore (Ferrara 1852 - Lavagna 1920); allievo a Firenze (1876-77) di A. Cassioli e a Milano (1877-80) di G. Bertini, si affermò con Gli ostaggi di Crema (1879, Firenze, Galleria d'arte moderna), in cui [...] . Sensibile all'influenza di V. Grubicy e delle contemporanee correnti simboliste europee, P. tese alla trasfigurazione simbolica degli elementi visivi, elaborando uno stile personale dalle chiare gamme cromatiche e dalle lunghe, filiformi ...
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trasfigurazione
trasfigurazióne (ant. transfigurazióne) s. f. [dal lat. transfiguratio -onis]. – L’atto, il fatto di trasfigurare, di trasfigurarsi; mutamento di figura o di aspetto o di espressione: molte di queste donne, accorgendosi de...
trasfiguramento
trasfiguraménto (ant. transfiguraménto) s. m. [der. di trasfigurare], non com. – Il trasfigurare, il trasfigurarsi: propuosi di dire parole, ne le quali ... significasse [= significassi] la cagione del mio trasfiguramento (Dante),...