Prosatori Volgari del Quattrocento – Introduzione
Claudio Varese
Sul Quattrocento in genere, e sulla prosa volgare in particolare, è gravato il peso di un giudizio negativo che, partendo dalla sistemazione [...] o nel Morelli, e l'attività artistica nelle sue norme e nella sua pratica artigiana, trovano una coscienza più profonda, una trasfigurazione e quindi un tono non più di immediatezza, ma di assolutezza e di universalità, nelle pagine di Leon Battista ...
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BORGESE, Giuseppe Antonio
Enrico Ghidetti
Nato a Polizzi Generosa (Palermo) il 12 nov. 1882 da Antonio e da Rosa Di Martino, compì gli studi liceali a Palermo, sotto la guida di U. A. Amico, approfondendo [...] della poesia e delle arti, siriafferma la possibilità e la necessità di una storia della poesia, in Figurazione e trasfigurazione (saggio presentato al congresso di filosofia di Milano del 1926)il B. propone una propria concezione estetica - poi ...
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MORLAITER, Giovanni Maria
Francesco Sorce
MORLAITER, Giovanni Maria (Gian Maria, Gianmaria, Giammaria). – Nacque a Venezia il 13 luglio 1699 da Gregorio, mercante di perle, e da Bortola, di cui si ignora [...] il rilievo marmoreo raffigurante la Cena in Emmaus, posto sul retro del tabernacolo e la portella in marmo dorato con la Trasfigurazione; solo nel 1747 (De Vincenti, 1999, p. 46), tuttavia, portò a termine l’impresa mettendo in opera i due Angeli ai ...
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DEMIN, Giovanni
Fernando Mazzocca
Nacque a Belluno il 24 ott. 1786 dal conciapelli Giuseppe e da Lucia Schiochet, governante presso Francesco Maria Colle, professore nell'ateneo di Padova e successivamente [...] s. Tecla e Ilvescovo Prosdocimo reca agli Estensi la religione cristiana nella ex-collegiata di Este (1853); La Trasfigurazione in S. Giustina a Villagrande d'Auronzo (1855); La proclamazione del dogma dell'Immacolata concezione nella parrocchiale di ...
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GERALDINI, Alessandro
Francesco D'Esposito
Nacque ad Amelia, presso Terni, nel 1455; la madre, Graziosa Geraldini, figlia di Matteo, andò in sposa in prime nozze ad Andrea di Giovanni Geraldini, un [...] schiavi, perché indispensabili alla colonizzazione e per consentire loro di avvicinarsi alla fede.
Al di là della trasfigurazione letteraria e di alcuni atteggiamenti di maniera, il G. non abbandonò mai gli atteggiamenti pragmatici e utilitaristici ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I programmi figurativi della Chiesa ortodossa
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra IX e X secolo, ormai superata l’iconoclastia, [...] la prima volta il tema del compianto sul Cristo morto, threnos. Poco dopo lo stesso soggetto apparirà nella cattedrale della Trasfigurazione del Salvatore sulla Miroža a Pskov (1156-1158), ma anche qui, come già nella chiesa cipriota, l’espressività ...
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DONEDA (Danedi), Giovanni Stefano, detto il Montalto
Marco Bona Castellotti
Figlio di Giovanni Antonio e di una Clara, fratello di Giuseppe, venne battezzato il 5 genn. 1612 nella chiesa di S. Martino [...] Giuseppe, dipinse la cupola del santuario della Madonna delle Grazie di Varallo (Rosci, 1960) e la cappella della Trasfigurazione al Sacro Monte (Cusa, 1857) Frammenti della decorazione pittorica di Varallo, raffiguranti la Visione di Onorio III e ...
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COMISSO, Giovanni
Marcello Carlino
Nacque a Treviso il 3 ott. 1895 da Antonio, rappresentante di commercio in granaglie, e da Claudia Salsa, discendente da una famiglia di alto lignaggio dissestatasi [...] C.venne precisando ed aggiustando le sue posizioni: l'arte, legata indissolubilmente alla vita, rimaneva dimensione eterna di trasfigurazione memorabile dei fatti, ma doveva evitare le secche retoriche e inumane, alle quali anche D'Annunzio l'aveva ...
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vista
Domenico Consoli
Vocabolo di uso assai esteso, presente in tutte le opere canoniche di D. e nel Fiore; non figura invece nel Detto.
Si collega in tutti i casi con l'atto del vedere, specificandosi [...] per vostra bieltate / lo face, come vol, vista cangiare (XII 12 22); Con l'altre donne mia vista gabbate (XIV 11 1: allusione alla trasfigurazione [§ 7] e alla figura nova [v. 3]; v. anche il v. 12 io mi cangio in figura d'altrui; in XV 1 si torna ...
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GIROLAMO da Treviso, il Vecchio
Alessandro Serafini
L'identificazione dell'artista, attivo nel Trevigiano negli ultimi tre decenni del Quattrocento, al quale vanno attribuiti i dipinti accomunati dall'identica [...] al 1499.
Ispirata al prototipo di Giovanni Bellini, ora al Museo nazionale di Capodimonte a Napoli (1480-85), è la Trasfigurazione delle Gallerie dell'Accademia di Venezia.
La tavola a forma di lunetta, non firmata, era in origine la cimasa di un ...
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trasfigurazione
trasfigurazióne (ant. transfigurazióne) s. f. [dal lat. transfiguratio -onis]. – L’atto, il fatto di trasfigurare, di trasfigurarsi; mutamento di figura o di aspetto o di espressione: molte di queste donne, accorgendosi de...
trasfiguramento
trasfiguraménto (ant. transfiguraménto) s. m. [der. di trasfigurare], non com. – Il trasfigurare, il trasfigurarsi: propuosi di dire parole, ne le quali ... significasse [= significassi] la cagione del mio trasfiguramento (Dante),...