Pascoli, Giovanni
Franco Lanza
Gl'influssi danteschi nella poesia del P. (San Mauro di Romagna 1855 - Bologna 1912) sono evidenti anche nel radicale processo di trasfigurazione che ogni ‛ oggetto ' [...] poetico, come ogni fonte letteraria, subisce tra l'idillio campestre di Myricae e le ambizioni civili dei Poemi Conviviali e degli Italici; più evidenti, data l'adeguazione al nuovo personalissimo linguaggio ...
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Pseudonimo dello scrittore russo S. N. Sergeev (Preobraženskoe, Tambov, 1875 - Alušta 1958). I suoi primi racconti (Babaev, 1907; Pečal´ polej "La tristezza dei campi", 1909) ritraggono la vita delle campagne [...] e dell'intelligencija di provincia. Con Preobraženie ("Trasfigurazione", 1914) diede avvio al ciclo Preobraženie Rossii ("La trasfigurazione della Russia"), vasto affresco della Russia contemporanea che comprende 12 romanzi e alcuni racconti. Tra le ...
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Tabor, Monte Dosso isolato della Galilea (588 m), al centro della pianura di Esdrelon. Anticamente segnava il confine della Palestina verso N.
Fin dal 3° sec. d.C. la tradizione vi localizzò la Trasfigurazione [...] del racconto evangelico. Nel 5° sec. vi fu eretta una basilica bizantina dedicata al Salvatore, che al tempo delle crociate i monaci benedettini ampliarono e fortificarono. Dopo alterne vicende, ogni costruzione ...
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Regista cinematografico (Malmö 1930 - Angelholm 1997), uno dei più interessanti della sua generazione. Nei suoi film la critica alle strutture sociali si accompagna a uno stile che oscilla tra la ricerca [...] realistica e la trasfigurazione soggettiva. Si ricordano: Kvarteret Korpen ("Il quartiere del corvo", 1963); Heja Roland ("Ciao Roland", 1966); Elvira Madigan (1967); Ȧdalen 31 (1969); Joe Hill (1971); Fimpen (F., il pigmeo, 1974); Victoria (1979); ...
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trasfiguramento
" Cambiamento ", " mutamento nell'animo ", che si rivela anche al di fuori. Unica occorrenza in Vn XIV 10 propuosi di dire parole, ne le quali, parlando... significasse la cagione del [...] mio trasfiguramento (che è detto trasfigurazione al § 7). ...
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melo
Vincenzo Valente
Indica l'albero del m. nel paragone di Pg XXXII 73 Quali a veder de' fioretti del melo / che del suo pome li angeli fa ghiotti. L'immagine del fiore del m. simboleggia la visione [...] pome), che sarà la beatitudine del Paradiso.
Il Buti: " parla con quel colore che si chiama significazione, chiamando la trasfigurazione di Cristo fioretti ".
Per il m. in particolare si citano le parole del Cantico dei Cantici: " Sicut malus inter ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La riduzione del reale alla pura datità materiale predicata dal naturalismo prelude [...] .
La riduzione del reale al puro dato materiale predicata dal naturalismo prelude in realtà alla sua trasfigurazione simbolica: apparentemente antitetiche, le poetiche naturalistiche e simbolistiche sono, alla resa dei conti, complementari. Non a ...
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PROVENZALE, Marcello
Rosanna Tozzi
Musaicista, nato a Cento nel 1577, morto a Roma il 4 giugno 1639. Studiò pittura in patria con diversi maestri, ma sentì più direttamente l'influenza del Guercino. [...] Lasciò in Cento: la Trasfigurazione nella cattedrale (1606) e un Cristo nell'orto in S. Maria dell'Annunziata. Venuto a Roma, si specializzò nello studio del musaico, ottenendo con l'impiego di tessere minutissime effetti simili alla pittura. Fu ...
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Architetto (Mosca 1769 - Pietroburgo 1848), uno degli ultimi eminenti rappresentanti del classicismo in Russia. Fu all'estero (1802-08) e nel 1807 fu nominato accademico e professore dell'Accademia di [...] S. Luca a Roma. Opere principali, a Pietroburgo: caserma Pavlov (oggi edificio Lenenergo), il duomo della Trasfigurazione (1827-29) e quello della Ss. Trinità di Izmajlov (1827-35); il completamento (1832-35) del monastero e di tutto l'insieme del ...
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Carné, Marcel
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 18 agosto 1909 e morto a Clamart (Hauts-de-Seine) il 31 ottobre 1996. Le peculiarità stilistiche del suo cinema sono nella [...] 'ultima un personaggio del dramma, elaborando fin da allora l'idea di una messa in scena calata nel sociale e trasfigurata negli archetipi drammatici.
Dopo il servizio militare in Renania, e dopo essere stato assistente operatore di Jules Kruger per ...
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trasfigurazione
trasfigurazióne (ant. transfigurazióne) s. f. [dal lat. transfiguratio -onis]. – L’atto, il fatto di trasfigurare, di trasfigurarsi; mutamento di figura o di aspetto o di espressione: molte di queste donne, accorgendosi de...
trasfiguramento
trasfiguraménto (ant. transfiguraménto) s. m. [der. di trasfigurare], non com. – Il trasfigurare, il trasfigurarsi: propuosi di dire parole, ne le quali ... significasse [= significassi] la cagione del mio trasfiguramento (Dante),...